Recensioni e commenti

Paolinus

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Registrato 11 mesi fa

Mi applico ma non sono intelligente.

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Victor Hugo: I miserabili (Italian language, 1995, Newton Compton) 5 stelle

In this story of the trials of the peasant Jean Valjean--a man unjustly imprisoned, baffled …

Capolavoro

5 stelle

Non mi sento a mio agio a scrivere una recensione di un classico della letteratura, sul capolavoro di Hugo persone più competenti di me possono dare alla luce intere tesi, chi sono io per mettere le stelline...farò finta si tratti di un romanzo qualunque e scriverò cosa mi ha lasciato.

Innanzitutto i protagonisti ti rimangono nel cuore, Jean Valjean e Cosette su tutti ma anche Fantine, Marius, il monello Gavroche e figure apparentemente secondarie come Eponime: il merito è della prosa di Hugo, impareggiabile nel descrivere l'interiorità dei personaggi e gli eventi che si trovano ad affrontare.

Come si direbbe per un thriller moderno la trama è avvincente, anche se ad osservarla con un po' di distacco è curioso come in una città grande come Parigi ed una nazione estesa come la Francia alcuni personaggi finiscano sempre per incontrarsi - ad esempio Gavroche che, senza rendersene conto, si prende cura …

Anita Davison: Omicidio in libreria 2 stelle

Londra, 1915. In Europa infuria la guerra, e i bombardamenti degli Zeppelin stanno devastando le …

Insomma

2 stelle

Un romanzo che non riesce a conciliare la componente di frivolezza e spensieratezza (il flirt della zia della protagonista con l'ispettore lo colorano più di rosa che di giallo) con i temi importanti legati alla prima guerra mondiale, al suffragio universale ed ai diritti delle donne. Un finale con un colpo di scena totalmente slegato dal resto della storia ed una protagonista che indaga senza concludere nulla rendono il racconto quantomeno anomalo rispetto ai canoni del genere. Nonostante questi aspetti è stata comunque una lettura piacevole, forse in questo momento avevo bisogno di una lettura di questo tipo per staccare un po'

ha recensito Il male oscuro di Giuseppe Berto

Giuseppe Berto: Il male oscuro (Italian language, 2006) 4 stelle

Capolavoro

5 stelle

Ma chi sono io per scrivere una recensione del capolavoro di Berto, l'unica cosa che posso dire è che deve essere assolutamente letto, sono ben più di cinque stelline e posso solo elencare le tante questioni che me lo hanno fatto sentire così vicino a partire dal difficile rapporto con il padre poi defunto, agli attacchi di panico, al costante senso di smarrimento ed a quel flusso continuo di coscienza che sto tentando di copiare adesso pur cosciente di non avere le sue capacità ed infatti sto per usare un punto cosa che Berto avrebbe fatto diverse pagine più in là. Mi sono sentito lontano invece per il tempo dedicato alla guerra ed alle associazioni fasciste che però nel libro sono appena accennate e sembrano comunque il risultato di una generale sudditanza nei confronti del padre e di una superficialità nell'approccio alle vicende politiche di quegli anni e che sono …

Gaja Cenciarelli: A scuola non si muore 4 stelle

A scuola non si fuma, a scuola non si beve alcol, a scuola non si …

4 stelle meritatissime...

4 stelle

Ci sono mestieri dove uno sbaglio può causare conseguenze importanti. E no, non parlo degli informatici, anche se i miei capi vivono il down di un database come la fine del mondo (e avevi solo da pagare meglio quello che si occupa dei backup per altro).

Parlo dei medici per esempio, o degli insegnanti.

L'insegnante ha un ruolo cardine nello sviluppo personale di un bambino o ragazzo eppure la scuola è piena di docenti che non percepiscono l'importanza di questa funzione, che lo fanno solo perché era un mestiere come un altro e che magari portano sul posto di lavoro le loro frustrazioni e le loro idee razziste, fasciste, discriminatorie. Una frase fuori posto di un insegnante può pesare come le azioni di un esercito di bulli e non sempre si tratta di superficialità, in alcuni casi, come per alcuni insegnanti in questo libro, si tratta proprio di essere delle …

Cristiano Cavina: L'ananas no (Paperback, Italiano language, 2024, Bompiani) 4 stelle

Ogni carattere ha la sua pizza e ogni pizza il suo carattere: questa è una …

In attesa del prossimo episodio ;-)

4 stelle

Sono passato dalle atmosfere cupe e deprimenti della Norvegia di Anne Holt a quelle solari e positive dellla Romagna. Mi ci voleva, dopo la lettura di "Dodici cavalli". Cinematograficamente parlando è come passare da "Uomini che odiano le donne" (che è svedese ok) a "L'ispettore Coliandro". Si tratta in entrambi i casi di gialli o thriller o come li si voglia chiamare ma nel caso scandinavo c'è una sorta di celebrazione del male che diventa protagonista assoluto, nel mondo emiliano il male è lì per essere affontato con ironia e strafottenza: "ci venisse un canchero" direbbe il protagonista Manolo Moretti. Moretti è un anti-eroe che risulta subito simpatico, anche solo per una carriera lavorativa che l'ha portato dal ruolo di sovrintendente della polizia penintenziaria a pizzaiolo, circondato dal capo (un ex-pregiudicato) e da cuochi, camerieri, amici e clienti che vengono ben caratterizzati dall'autore: l'attenzione è suddivisa in parti uguali tra …

Indriðason Arnaldur: Muro di silenzio 1 stella

Tutte le case hanno un’anima. Possono emanare delle vibrazioni positive e rassicuranti, oppure possono avere …

Thriller scandinavo fatto con lo stampino...

1 stella

Ci sono ricascato. Dopo Anne Holt ho voluto dare una possibilità ad un altro autore di thriller scandinavo.

Stesse atmosfere cupe e deprimenti (mai una gioia si direbbe da queste parti). Protagonisti tristi e soli con l'alcol come rifugio. E tutta la storia che ruota, tanto per cambiare, intorno alla violenza verso donne e bambine. Finale senza un perché. Libri fatti con lo stampino, ma uno stampino brutto.

Anne Holt: Dodici cavalli 3 stelle

«Per la prima volta da quando era uscita dalla Scuola di polizia, non conosceva piú …

Un buon thriller

3 stelle

In scandinavia hanno decisamente "qualche problema" con l'estrema destra misogina e razzista... nel romanzo di Holt si parla di "Uomini che odiano le donne" con un riferimento che mi è sembrato abbastanza esplicito alle opere di Stieg Larsson, anche se il fenomeno "incel", che non conoscevo, non è ovviamente limitato a Svezia e Norvegia.

Probabilmente stavo meglio prima di leggere l'ennesimo libro sulle crudeltà e perversioni che riesce anche solo a pensare l'essere umano.

La trama è avvincente, il testo è ben scritto, scorre velocemente ed è il classico thriller da cui verrebbe fuori un film di successo...anche se i protagonisti, proprio come nei film, fanno scelte che nella vita reale sembrano alquanto improbabili e sono quelle che tengono in piedi il libro. Ho trovato poi una notevole forzatura il fatto che Ebba Braut, amica della protagonista, sia la redattrice del poeta che poi guarda caso si rivela essere...non spoilero...ma …

Antonio Fusco: La scomparsa di Elisa Ohlsen 4 stelle

Elisa Ohlsen è scomparsa da sette anni quando il cadavere mummificato di una giovane donna …

Ottimo giallo

4 stelle

Il terzo episodio de l'Indiano mi ha convinto: L’Indiano era fondamentalmente un anarchico, uno spirito libero. Non sopportava l’idea di essere comandato e nemmeno quella di comandare. Lo schiavo e il padrone sono imprigionati con la stessa catena, che si chiama potere. Chi da un lato, chi dall’altro. Potere esercitato o potere subito. Cambia la prospettiva ma non la dipendenza che esso genera

La trama ti tiene incollato alle pagine e pur essendo frutto di fantasia per ammissione dello stesso autore fa riferimento ad alcuni eventi drammatici che hanno segnato le cronache del secolo scorso. Rimane un bel po' di amarezza a pensare che le crudeltà descritte capitano veramente e che non si verrà mai a capo di alcuni misteri irrisolti che riguardano i rapporti stato-mafia-servizisegreti-chiesa-estremadestra.

Buona la caratterizzazione dei personaggi e del protagonista, efficace e scorrevole la scrittura di Fusco. Ottimo giallo.

Antonio Fusco: Io sono l'indiano 3 stelle

Capelli lunghi legati con un codino, impulsivo, insofferente alle gerarchie e alle ingiustizie, l’ispettore Massimo …

Quanta fretta...

3 stelle

Secondo me al libro mancano un centinaio di pagine...interessanti il protagonista e la trama ho avuto una sensazione di fretta nella scrittura, come se l'autore volesse al più presto terminare il racconto ed arrivare alla parola fine. Per carità, nell'era delle serie Netflix dove un contenuto interessante (a volte manco quello) viene dilatato eccessivamente per arrivare a fare puntate su puntate molto meglio un approccio essenziale, però ecco, forse proprio perché mi è piaciuta la storia avrei voluto essere accompagnato con più calma alla fine.

Una storia estremamente attuale di migranti e di disperazione, di politica e di corruzione.

Ruth Ware: L'inganno perfetto - Zero Days (Hardcover, Italiano language, 2023, Newton Compton) 3 stelle

Jack Cross e suo marito Gabe sono i migliori specialisti sulla piazza per quanto riguarda …

Buon thriller

3 stelle

Il libro si fa leggere tutto d'un fiato ed adempie al suo ruolo di thriller, il fatto che a metà libro si scoprano i giochi (o anche prima con un po' di intuito) è probabilmente voluto perché l'azione rimane comunque incalzante con ritmi molto serrati in bilico tra diversi scenari. Dal punto di vista informatico nonostante le molte consulenze (ho notato per esempio HD Moore nei ringraziamenti) rimangono comunque alcuni errori ma in generale l'operazione è riuscita tenendo conto della difficoltà di trattare argomenti quali backdoor, spyware e zero days. Alcuni dettagli rimangono senza risposta: nella prima operazione Jack chiama il CISO dell'azienda che non risponde, cosa che da contratto non doveva assolutamente succedere...questo causa un intoppo che risulta poi critico e alla fine non viene spiegato se c'era un collegamento con la storia o si è trattato di una casualità. Lettura consigliata.

ha recensito Oltre di Gigi Paoli

Gigi Paoli: Oltre 2 stelle

Può l'etica umana fermare la scienza se la scienza mette il mondo in pericolo? Fino …

Non va oltre...

2 stelle

Ci sono troppi elementi tutti insieme...intelligenza artificiale, clonazione, computer quantistici tutto concentrato in una azienda al confine tra Italia e Francia, poi ci sono i politici potenti e corrotti che governano il mondo e tirano le fila di tutto (qualcuno ha detto Andreotti?) e i militari... e sembra un po' la trama di quei film stranieri di fantascienza che adesso abbondano su piattaforme di streaming come Netflix, che devono proporre sempre nuovi contenuti ma non sanno dove andarli a pescare e quindi ti ritrovi ste trame che "assomigliano" a quelle di altri film di Sci-Fi ma cui alla fine mancano protagonisti credibili e una ricetta che metta insieme tutti gli ingredienti in modo armonico.

Il professore-protagonista-ex militare nella realtà con tutto l'alcol e l'efferalgan che assume sarebbe già in ospedale, la co-protagonista deve ovviamente essere bella (ma gli autori pensano che a descrivere una brutta il lettore smetterebbe di leggere? …

Silvia Avallone: Acciaio (Italian language, 2010, Rizzoli) 2 stelle

Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. E se tuo …

Troppo acciaio

2 stelle

Il romanzo è pieno di acciaio. Ok, il lettore era stato avvisato con il titolo ma non pensavo ce ne fosse così tanto. Ok l'importanza della fabbrica nell'ecosistema sociale ma il fascino di tutto quell'acciaio dopo la novità delle prime pagine stufa. Invece il libro va avanti con descrizioni lunghissime e ripetitive dei forni e di tutto quello che ruota intorno alla lavorazione dell'acciaio. Ok, l'autrice ha dovuto documentarsi un sacco e giustamente doveva rientrare dello sforzo, ma dopo un po' anche basta.

Le protagoniste Anna e Francesca...a quanto pare ce l'hanno solo loro. In tutta la Toscana, le due più belle ragazze sono loro, non ce ne sono altre e tutti i maschi nessuno escluso hanno occhi solo per loro. E vai di descrizioni di sederi, seni, gambe... ma veramente? La bellezza non è un fatto oggettivo e non deriva solo dall'aspetto esteriore, ok che l'ambiente è degradato e …

ha finito di leggere Acciaio di Silvia Avallone

Silvia Avallone: Acciaio (Italian language, 2010, Rizzoli) 2 stelle

Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. E se tuo …

Il romanzo è pieno di acciaio. Ok, il lettore era stato avvisato con il titolo ma non pensavo ce ne fosse così tanto. Ok l'importanza della fabbrica nell'ecosistema sociale ma il fascino di tutto quell'acciaio dopo la novità delle prime pagine stufa. Invece il libro va avanti con descrizioni lunghissime e ripetitive dei forni e di tutto quello che ruota intorno alla lavorazione dell'acciaio. Ok, l'autrice ha dovuto documentarsi un sacco e giustamente doveva rientrare dello sforzo, ma dopo un po' anche basta.

Le protagoniste Anna e Francesca...a quanto pare ce l'hanno solo loro. In tutta la Toscana, le due più belle ragazze sono loro, non ce ne sono altre e tutti i maschi nessuno escluso hanno occhi solo per loro. E vai di descrizioni di sederi, seni, gambe... ma veramente? La bellezza non è un fatto oggettivo e non deriva solo dall'aspetto esteriore, ok che l'ambiente è degradato e …

Alessandro Piperno: Di chi è la colpa (Italian language, 2021, Mondadori) 4 stelle

Dare agli altri la colpa della propria infelicità è un esercizio di malafede collaudato, una …

Di chi è la recensione

4 stelle

Cosa scrivere che non sia già stato scritto nelle recensioni di chi mi ha preceduto? Il Philip Roth de' noantri, il romanzo di formazione nel XX secolo, oppure la citazione “Troppe parole forbite, ragazzo mio, e non abbastanza verità” che riassume in modo estremo e necessariamente sommario l'intero romanzo? Personalmente trovo insopportabile il continuo e smodato utilizzo di termini desueti se non addirittura arcaici e comunque di uso assolutamente non comune e mi chiedo quale sia il fine: vuole forse l'autore manifestare la sua superiorità linguistica sul lettore? Prendersela con me perché ho fatto studi scientifici e non umanistici e vado in difficoltà con un lessico così costruito? Se mi capita un firmacopie gli chiedo come dedica l'equazione di Schrödinger, vediamo come se la cava. Ma nonostante questo il libro mi è piaciuto e ne consiglio la lettura perché anche se l'autore sembra tirarsela tantissimo (anche nelle parti in cui …