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Paolinus

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Libri di Paolinus

ha recensito Un contadino nella metropoli di Prospero Gallinari

Prospero Gallinari: Un contadino nella metropoli (Italian language, 2006, Bompiani) 5 stelle

Caro Prospero, ho letto volentieri la tua storia perché tu sei una persona da ascoltare. …

Consigliato

5 stelle

La storia della lotta armata in Italia raccontata da uno dei protagonisti, senza le dietrologie, le montature complottiste, le analisi con il senno di poi. Un racconto nudo e crudo che aiuta ad avere un quadro un po' più chiaro degli anni '70 e '80.

Solamente mi è rimasto l'amaro in bocca a pensare che terrorismo nero e mafia non sono stati combatutti dallo Stato con la stessa intensità (ed infatti non sono stati sconfitti).

Carla Vistarini: Se ho paura prendimi per mano (Italian language, 2014, Corbaccio) 3 stelle

Smilzo, fallimentare barbone nonché ex analista finanziario di successo, è al supermercato quando avviene una …

Divertente

3 stelle

Dopo "La parte sbagliata" e "Un contadino nella metropoli: Ricordi di un militante delle Brigate Rosse" mi ci voleva qualcosa di leggero e rilassante e l'ho trovato in questo libro. La trama si basa sul principio, comune ai film dell'orrore, per cui il protagonista fa sempre scelte opposte a quelle che farebbe una persona qualunque nella vita reale ma lo scopo della storia è intrattenere e non essere verosimile quindi va bene così. La scrittura è articolata e divertente, il quartetto formato da Smilzo, bambina, vecchio professore e chihuahua è spassoso e simpatico. Originale il personaggio del commissario impacciato ed insicuro che per una volta sfigura davanti alla cultura del suo sottoposto.

Insomma. non badando troppo alla coerenza della trama ed al finale frettoloso il racconto diventa un piacevole lettura.

Victor Hugo: I miserabili (Italian language, 1995, Newton Compton) 5 stelle

In this story of the trials of the peasant Jean Valjean--a man unjustly imprisoned, baffled …

Capolavoro

5 stelle

Non mi sento a mio agio a scrivere una recensione di un classico della letteratura, sul capolavoro di Hugo persone più competenti di me possono dare alla luce intere tesi, chi sono io per mettere le stelline...farò finta si tratti di un romanzo qualunque e scriverò cosa mi ha lasciato.

Innanzitutto i protagonisti ti rimangono nel cuore, Jean Valjean e Cosette su tutti ma anche Fantine, Marius, il monello Gavroche e figure apparentemente secondarie come Eponime: il merito è della prosa di Hugo, impareggiabile nel descrivere l'interiorità dei personaggi e gli eventi che si trovano ad affrontare.

Come si direbbe per un thriller moderno la trama è avvincente, anche se ad osservarla con un po' di distacco è curioso come in una città grande come Parigi ed una nazione estesa come la Francia alcuni personaggi finiscano sempre per incontrarsi - ad esempio Gavroche che, senza rendersene conto, si prende cura …

Anita Davison: Omicidio in libreria 2 stelle

Londra, 1915. In Europa infuria la guerra, e i bombardamenti degli Zeppelin stanno devastando le …

Insomma

2 stelle

Un romanzo che non riesce a conciliare la componente di frivolezza e spensieratezza (il flirt della zia della protagonista con l'ispettore lo colorano più di rosa che di giallo) con i temi importanti legati alla prima guerra mondiale, al suffragio universale ed ai diritti delle donne. Un finale con un colpo di scena totalmente slegato dal resto della storia ed una protagonista che indaga senza concludere nulla rendono il racconto quantomeno anomalo rispetto ai canoni del genere. Nonostante questi aspetti è stata comunque una lettura piacevole, forse in questo momento avevo bisogno di una lettura di questo tipo per staccare un po'

ha recensito Il male oscuro di Giuseppe Berto

Giuseppe Berto: Il male oscuro (Italian language, 2006) 4 stelle

Capolavoro

5 stelle

Ma chi sono io per scrivere una recensione del capolavoro di Berto, l'unica cosa che posso dire è che deve essere assolutamente letto, sono ben più di cinque stelline e posso solo elencare le tante questioni che me lo hanno fatto sentire così vicino a partire dal difficile rapporto con il padre poi defunto, agli attacchi di panico, al costante senso di smarrimento ed a quel flusso continuo di coscienza che sto tentando di copiare adesso pur cosciente di non avere le sue capacità ed infatti sto per usare un punto cosa che Berto avrebbe fatto diverse pagine più in là. Mi sono sentito lontano invece per il tempo dedicato alla guerra ed alle associazioni fasciste che però nel libro sono appena accennate e sembrano comunque il risultato di una generale sudditanza nei confronti del padre e di una superficialità nell'approccio alle vicende politiche di quegli anni e che sono …

Gaja Cenciarelli: A scuola non si muore 4 stelle

A scuola non si fuma, a scuola non si beve alcol, a scuola non si …

4 stelle meritatissime...

4 stelle

Ci sono mestieri dove uno sbaglio può causare conseguenze importanti. E no, non parlo degli informatici, anche se i miei capi vivono il down di un database come la fine del mondo (e avevi solo da pagare meglio quello che si occupa dei backup per altro).

Parlo dei medici per esempio, o degli insegnanti.

L'insegnante ha un ruolo cardine nello sviluppo personale di un bambino o ragazzo eppure la scuola è piena di docenti che non percepiscono l'importanza di questa funzione, che lo fanno solo perché era un mestiere come un altro e che magari portano sul posto di lavoro le loro frustrazioni e le loro idee razziste, fasciste, discriminatorie. Una frase fuori posto di un insegnante può pesare come le azioni di un esercito di bulli e non sempre si tratta di superficialità, in alcuni casi, come per alcuni insegnanti in questo libro, si tratta proprio di essere delle …

Cristiano Cavina: L'ananas no (Paperback, Italiano language, 2024, Bompiani) 4 stelle

Ogni carattere ha la sua pizza e ogni pizza il suo carattere: questa è una …

In attesa del prossimo episodio ;-)

4 stelle

Sono passato dalle atmosfere cupe e deprimenti della Norvegia di Anne Holt a quelle solari e positive dellla Romagna. Mi ci voleva, dopo la lettura di "Dodici cavalli". Cinematograficamente parlando è come passare da "Uomini che odiano le donne" (che è svedese ok) a "L'ispettore Coliandro". Si tratta in entrambi i casi di gialli o thriller o come li si voglia chiamare ma nel caso scandinavo c'è una sorta di celebrazione del male che diventa protagonista assoluto, nel mondo emiliano il male è lì per essere affontato con ironia e strafottenza: "ci venisse un canchero" direbbe il protagonista Manolo Moretti. Moretti è un anti-eroe che risulta subito simpatico, anche solo per una carriera lavorativa che l'ha portato dal ruolo di sovrintendente della polizia penintenziaria a pizzaiolo, circondato dal capo (un ex-pregiudicato) e da cuochi, camerieri, amici e clienti che vengono ben caratterizzati dall'autore: l'attenzione è suddivisa in parti uguali tra …

Indriðason Arnaldur: Muro di silenzio 1 stella

Tutte le case hanno un’anima. Possono emanare delle vibrazioni positive e rassicuranti, oppure possono avere …

Thriller scandinavo fatto con lo stampino...

1 stella

Ci sono ricascato. Dopo Anne Holt ho voluto dare una possibilità ad un altro autore di thriller scandinavo.

Stesse atmosfere cupe e deprimenti (mai una gioia si direbbe da queste parti). Protagonisti tristi e soli con l'alcol come rifugio. E tutta la storia che ruota, tanto per cambiare, intorno alla violenza verso donne e bambine. Finale senza un perché. Libri fatti con lo stampino, ma uno stampino brutto.