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Cristiano Cavina: L'ananas no (Paperback, Italiano language, 2024, Bompiani) 4 stelle

Ogni carattere ha la sua pizza e ogni pizza il suo carattere: questa è una …

In attesa del prossimo episodio ;-)

4 stelle

Sono passato dalle atmosfere cupe e deprimenti della Norvegia di Anne Holt a quelle solari e positive dellla Romagna. Mi ci voleva, dopo la lettura di "Dodici cavalli". Cinematograficamente parlando è come passare da "Uomini che odiano le donne" (che è svedese ok) a "L'ispettore Coliandro". Si tratta in entrambi i casi di gialli o thriller o come li si voglia chiamare ma nel caso scandinavo c'è una sorta di celebrazione del male che diventa protagonista assoluto, nel mondo emiliano il male è lì per essere affontato con ironia e strafottenza: "ci venisse un canchero" direbbe il protagonista Manolo Moretti. Moretti è un anti-eroe che risulta subito simpatico, anche solo per una carriera lavorativa che l'ha portato dal ruolo di sovrintendente della polizia penintenziaria a pizzaiolo, circondato dal capo (un ex-pregiudicato) e da cuochi, camerieri, amici e clienti che vengono ben caratterizzati dall'autore: l'attenzione è suddivisa in parti uguali tra il vissuto dei protagonisti e gli eventi delittuosi. Il racconto è intervallato da brevi momenti in un cui l'amico parroco si rivolge al figlio del protagonista con delle lettere spiegando i problemi lavorativi e le scelte difficili che hanno portato alla separazione e all'allontanamento. Il clima spensierato del dream team di detective (cit.) viene poi interrotto sul finale quando due situazioni dolorose rimaste seminascoste vengono portate alla luce. Per me sono 4 stelle meritate, in attesa del prossimo "episodio".