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🖖 εκᴧεκτικός

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Ho vari aspetti. Uno è quasi bello, l’altro è quasi brutto. Sono cosa? Un quasi tutto.

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Citerei Keruac sul piacermi troppe cose e ritrovarmi sempre a correre da una stella cadente all’altra... Il caleidoscopio di libri che leggo è una logica conseguenza (nomen omen). 😁

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Libri di 🖖 εκᴧεκτικός

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ha recensito La fine dell'eternità di Isaac Asimov

Isaac Asimov: La fine dell'eternità (Italian language, 1987, Mondadori) 5 stelle

In un futuro ancora molto lontano l'uomo ha imparato a viaggiare nel tempo, spostandosi con …

La parola definitiva sull'argomento "viaggi nel tempo"

5 stelle

Desideravo rileggere questo romanzo di Asimov, di cui talvolta si vagheggia una trasposizione cinematografica.

L'ho fatto e posso confermare quanto dissi dopo la prima lettura: così come Watchmen può essere considerato il fumetto definitivo sui supereroi, e in un certo senso Daybreakers il film definitivo sui vampiri, così questo romanzo è a tutt'oggi l'opera definitiva sui viaggi nel tempo; il suo titolo da questo punto di vista è qualificabile come meta-linguaggio :P

Ed è stato scritto nel 1955, quasi settanta anni fa (assimilate bene questo fatto).

Diverso da altri romanzi del maestro, la sua anima di SF, pur estremamente presente e puntigliosa, viene affiancata da una storia di uomini e di sentimenti, ricca di colpi di scena e con sorpresa finale; tanto che definirlo semplicemente "romanzo di SF" è forse riduttivo, come è riduttivo definire IT di S.King un "romanzo horror". Certo, la mano dell'autore si sente, e pesantemente: il …

Primo Levi: La tregua (Italiano language, 2014, Einaudi) 4 stelle

"La tregua", seguito di "Se questo è un uomo", è considerato da molti il capolavoro …

Quando c'è la guerra, a due cose bisogna pensare prima di tutto: in primo luogo alle scarpe, in secondo alla roba da mangiare; e non viceversa, come ritiene il volgo: perché chi ha le scarpe può andare in giro a trovar da mangiare, mentre non vale l'inverso. – Ma la guerra è finita, – obiettai: e la pensavo finita, come molti in quei mesi di tregua, in un senso molto più universale di quanto si osi pensare oggi.

Guerra è sempre, – rispose memorabilmente Mordo Nahum.

La tregua di 

Oggi una ripassata veloce è d'obbligo. 😉

Paul A.M. Dirac: La bellezza come metodo (Italiano language, Raffaello Cortina Editore) Nessuna valutazione

"Il ricercatore, nel suo sforzo di esprimere matematicamente le leggi fondamentali della Natura, deve mirare …

Andai alle lezioni di Einstein e a volte lui mi invitava a casa sua, il che era un privilegio enorme. In quelle occasioni potei conoscerlo di persona. Ebbi l’occasione di notare come le idee scientifiche dominassero quasi ogni suo pensiero; persino quando ti veniva offerta una tazza di tè e la mescolavi, il moto delle foglioline di tè era qualcosa che Einstein stava immaginando come spiegare. Nel corso delle sue discussioni con gli altri fisici, Einstein fece un’osservazione che è diventata celebre e oggi è scolpita nella pietra, sopra il camino della sala comune dell’Istituto di matematica dell’Università di Princeton. Per comprendere appieno questa osservazione occorre davvero essere un fisico e capire che Dio ha formulato certi problemi che il ricercatore tenta di risolvere. Inoltre, occorre cercare di penetrare la mente di Dio nel formulare tali problemi. Einstein riassunse la sua opinione al riguardo con queste parole: “Raffiniert ist der Herrgott, aber boshaft ist er nicht”. “Sottile è il Signore, ma non malizioso.”

La bellezza come metodo di 

Ve beh, alla fine la buttavano sempre in caciara. 😆 😉

Piero Angela: Dieci cose che ho imparato (Hardcover, Italiano language, Mondadori) Nessuna valutazione

"Questo libro raccoglie alcune cose che ho imparato in tanti anni di professione, di incontri, …

...insegnare ad affrontare i problemi tenendo conto delle varie connessioni e sapere che c’è sempre un prezzo da pagare, o che esistono vincoli che non possono essere ignorati, è fondamentale, perché aiuta a porsi la vera domanda: cioè, quali svantaggi sono disposto ad accettare per avere quel determinato vantaggio? Questo vale a livello individuale, ma soprattutto a livello sociale, quando si debbono affrontare scelte impegnative (ambientali, energetiche, educative, economiche) che comportano rinunce o sacrifici: qui si accettano soltanto i benefici, non i costi. Molte delle nostre crisi sono dovute proprio all’incompatibilità di certe scelte.

Dieci cose che ho imparato di 

Paul A.M. Dirac: La bellezza come metodo (Italiano language, Raffaello Cortina Editore) Nessuna valutazione

"Il ricercatore, nel suo sforzo di esprimere matematicamente le leggi fondamentali della Natura, deve mirare …

L'introduzione ("l'anima pura della fisica"), di Vincenzo Barone, in cui viene presentata e analizzata la filosofia naturale di Dirac (fondamentale per capire il suo "criterio estetico"), meriterebbe un libro a parte. 😎

Piero Angela: Dieci cose che ho imparato (Hardcover, Italiano language, Mondadori) Nessuna valutazione

"Questo libro raccoglie alcune cose che ho imparato in tanti anni di professione, di incontri, …

Di filosofia, va detto, oggi abbiamo un gran bisogno. Una filosofia però che rifletta sul prorompente sviluppo che stiamo vivendo. Esiste, certo, una filosofia della scienza, ma abbiamo urgente bisogno anche di una forte filosofia della tecnologia, che studi tutte le contraddizioni della nostra crescita, sempre più veloce, e ci aiuti a trovare delle regole, stringenti. E la “sapienza” di farle osservare. È anche questo il gravissimo ritardo della nostra cultura (e della nostra politica) a entrare nella modernità.

Del resto, quando io sono nato, nel 1928, la mia speranza di vita era di soli 52 anni. Ho superato i 93. All’epoca non c’erano antibiotici, si moriva per una semplice infezione. Nell’arco di due sole generazioni si è passati dall’analfabetismo di massa all’intelligenza artificiale. Pensate che salto. Ma la nostra cultura ha seguito la stessa curva? C’è stata una parallela preparazione per gestire la transizione in modo adeguato? In realtà quello che è successo è che la velocità dei cambiamenti è stata più rapida della velocità degli adattamenti. Ed è probabilmente questa una delle cause dei problemi che ci troviamo oggi a dover affrontare.

Dieci cose che ho imparato di 

Accorpo e raggruppo, altrimenti intaso. 😆

Piero Angela: Dieci cose che ho imparato (Hardcover, Italiano language, Mondadori) Nessuna valutazione

"Questo libro raccoglie alcune cose che ho imparato in tanti anni di professione, di incontri, …

Si dice spesso che la cultura è ciò che rimane dopo che si è dimenticato tutto ciò che si è imparato. Ed effettivamente quello che conta è disporre di un quadro d’insieme degli eventi, saper porre (e porsi) le domande giuste, inquadrare i problemi e trovare soluzioni, saper comunicare, individuare connessioni e collegamenti, riconoscere contraddizioni e incompatibilità, aver imparato a imparare. Ma se in questo straordinario montaggio di idee e di conoscenze vengono a mancare i “pezzi” fondamentali messi oggi a disposizione dalla scienza e dalla tecnologia, quello che esce non rappresenta più la complessità del sistema. La nostra tradizione umanistica, così ricca e preziosa, non può più illuminare e guidare il nostro tempo se non si integra con una nuova visione della realtà. Perché tutto sta cambiando, dall’economia all’ambiente, dall’energia alla scuola, dall’informazione alla demografia, all’idea stessa della politica intesa come motore dello sviluppo. Ed è proprio da qui che cominceremo, perché in realtà la politica, contrariamente a quanto solitamente si pensa, non ha mai prodotto ricchezza.

Dieci cose che ho imparato di 

Già da questo passaggio potete intuire se il "testamento" può interessarvi. 😉

Sono tutte riflessioni e visioni già note a chi ha letto i suoi libri; qui vengono preparate al meglio per essere tramandate alle nuove generazioni. 😎

Aspettatevi lenzuolate di citazioni nel feed. 😆

Costica Bradatan: Elogio del fallimento (Italiano language, Il Saggiatore) Nessuna valutazione

Dobbiamo prendere sul serio il fallimento. Basta con il culto del successo, con le storie …

Il paradosso estremo, ovviamente, è che, quando un congegno è completamente automatizzato, rappresenta un prodigio dell’ingegneria e una dimostrazione dell’intelligenza umana. Mentre quando un essere umano si automatizza, diventa l’incarnazione della stupidità.

Elogio del fallimento di