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ha recensito La fine dell'eternità di Isaac Asimov

Isaac Asimov: La fine dell'eternità (Italian language, 1987, Mondadori) 5 stelle

In un futuro ancora molto lontano l'uomo ha imparato a viaggiare nel tempo, spostandosi con …

La parola definitiva sull'argomento "viaggi nel tempo"

5 stelle

Desideravo rileggere questo romanzo di Asimov, di cui talvolta si vagheggia una trasposizione cinematografica.

L'ho fatto e posso confermare quanto dissi dopo la prima lettura: così come Watchmen può essere considerato il fumetto definitivo sui supereroi, e in un certo senso Daybreakers il film definitivo sui vampiri, così questo romanzo è a tutt'oggi l'opera definitiva sui viaggi nel tempo; il suo titolo da questo punto di vista è qualificabile come meta-linguaggio :P

Ed è stato scritto nel 1955, quasi settanta anni fa (assimilate bene questo fatto).

Diverso da altri romanzi del maestro, la sua anima di SF, pur estremamente presente e puntigliosa, viene affiancata da una storia di uomini e di sentimenti, ricca di colpi di scena e con sorpresa finale; tanto che definirlo semplicemente "romanzo di SF" è forse riduttivo, come è riduttivo definire IT di S.King un "romanzo horror". Certo, la mano dell'autore si sente, e pesantemente: il tema spinoso della manipolazione del tempo viene analizzato e raccontato da un particolare punto di vista, ma non mancano le spiegazioni (fanta)scientifiche che per qualcuno potrebbero risultare un poco ostiche. Alcuni dettagli dell'ambientazione sono ovviamente datati, ma questo non inficia la bellezza della storia, anche nell'ottica di ciò che apprendiamo nel finale ;)

Vorrei dire che è il (uno dei?) capolavoro di Asimov, ma non ho letto tutte le sue opere. Di certo sarà difficilmente raggiungibile sul tema trattato e con l'ampio respiro utilizzato; se, tanto per fare un esempio, Primer affronta il tema da un punto di vista umano minimalista, e Predestination spinge al parossismo i problemi del paradosso, in quest'opera la domanda fondamentale è: che cosa accadrebbe davvero alla realtà se l'umanità scoprisse i viaggi nel tempo?

La risposta di Asimov è appunto "l'Eternità", che nel romanzo è altro da un concetto, così come "umanità" e "realtà"; e il lettore scoprirà che la risposta ha risvolti ben più ambigui di quanto si pensasse, mentre si confermano come forza attiva dell'universo le emozioni ed in particolare l'amore.

Lettura consigliata a CHIUNQUE.