In passato divoratore di fantascienza e saggistica scientifica.
Attualmente mi interessano soprattutto saggi di spiritualità, metafisica, retorica... ma se arriva una bella storia di fantascienza, le faccio spazio.
Come può un matematico credere in Dio? Un luogo comune nato con l'illuminismo vuole che …
Facciamo chiarezza.
4 stelle
La (mia) speranza è che questo piccolo saggio si diffonda tra chi si dichiara o atteggia ad anticristiano. Non perché cambierà idea sulla religione o, come d'incanto, troverà la fede. Semplicemente perché potrà "toccare con mano" quante sciocchezze sono "vendute" come inestimabili verità antireligiose, cioè quanto si possa essere superficiali o illusi... senza bisogno di far ricorso a Dio. Scienza/razionalità e fede non sono antitetici, e chi lo professa dimostra solo di... avere una differente fede ;)
Riporto come splendida citazione la conclusione dell'opera:
"La speranza è di aver dato una testimonianza della maniera in cui vivo in concreto la mia fede assieme al mio ruolo di matematico, favorito in questo dalla presenza di Dio, che sento viva in me e che non mi ha mai abbandonato."
Nella città-stato di Palmariva, la tecnologia della "trasfigurazione" consente a chiunque di modificare esteriormente il …
Una vivida ventata d'aria fresca
4 stelle
Una buona base di fantascienza, ben strutturata, condita con giallo e un pizzico di body horror.
Una storia originale, scorrevole, dove ogni capitolo tira verso il successivo, con diversi colpi di scena; e con un finale vero e soddisfacente, senza facili trucchetti di aggancio postumo.
Un’ambientazione italiana proiettata nel futuro prossimo, con un regresso distorto e distopico; in essa si stagliano personaggi tridimensionali e mai noiosi, nemmeno la “stupenda creatura idiota”.
Se proprio vogliamo trovare qualche riferimento, seppur involontario, penso a “Dr.Adder” (1984) di K.W.Jeter; oppure “Povere creature” (1992+2023), romanzo di Alasdair Gray e film di Yorgos Lanthimos. Non come critica, tutt’altro.
Sarebbe ottimo per una… “trasfigurazione” cinematografica: Mainetti, dove sei? ;)
Peccato per qualche svista nella composizione del testo.
Nella città-stato di Palmariva, la tecnologia della "trasfigurazione" consente a chiunque di modificare esteriormente il proprio corpo. Attecchiscono mode sempre …
La vita di Frimme Hersh procedeva tranquilla, in pace con gli uomini e nel rispetto …
Semplicemente una pietra miliare.
5 stelle
Eisner è un mostro sacro.
Quest'opera è la prima graphic novel della storia, per cui anche solo per questo sarebbe in vetta.
La storia (multipla) è vivida, calata nelle ambientazioni in cui l'autore è realmente vissuto.
Nessun dettaglio, neanche il più fastidioso, viene trascurato.
Da leggere, non foss'altro per amore del media fumetto e per la perseveranza dell'autore nel voler regalare quest'opera all'umanità.
@mrasd2k2@mastodon.uno
Forse c'è un malinteso.
Io sto parlando della graphic novel, che NIENTE ha a che vedere con il reboot trasmesso dalla Rai. Su quest'ultimo ho già espresso il mio parere, non distante dal tuo, ben prima di questo.
...e se i Vegani (e di conseguenza Goldrake) tornassero a far visita alla Terra?
Un vero attualizzato seguito alla saga originale
5 stelle
Tutti noi siamo cresciuti, ma la saga di Goldrake è una pietra miliare della nostra fanciullezza.
E non solo della nostra: sappiamo bene che per francesi ed arabi (almeno) lo shock culturale di questa storia è pari se non superiore al nostro.
E così poco tempo fa alcuni coraggiosi francesi decidono di dare un seguito, chiedendo il permesso a Go Nagai.
Il risultato è questa splendida graphic novel, che immagina un'attualità dove gli amici di Actarus e Maria sono cresciuti, sono maturati, si sono talvolta scontrati ma... sono andati avanti.
Serve una nuova apparizione dei Vegani, ed a seguire di Actarus (sì, sono stati mantenuti i nomi originali occidentali e localizzati) & c., per riportare paura, azione, dramma agli occhi di "noi cresciuti come loro".
Ma la storia è adulta, congiuntamente a problemi, errori, temi, riflessioni. E come i nostri eroi non sono più gli stessi e dovranno venire a …
Tutti noi siamo cresciuti, ma la saga di Goldrake è una pietra miliare della nostra fanciullezza.
E non solo della nostra: sappiamo bene che per francesi ed arabi (almeno) lo shock culturale di questa storia è pari se non superiore al nostro.
E così poco tempo fa alcuni coraggiosi francesi decidono di dare un seguito, chiedendo il permesso a Go Nagai.
Il risultato è questa splendida graphic novel, che immagina un'attualità dove gli amici di Actarus e Maria sono cresciuti, sono maturati, si sono talvolta scontrati ma... sono andati avanti.
Serve una nuova apparizione dei Vegani, ed a seguire di Actarus (sì, sono stati mantenuti i nomi originali occidentali e localizzati) & c., per riportare paura, azione, dramma agli occhi di "noi cresciuti come loro".
Ma la storia è adulta, congiuntamente a problemi, errori, temi, riflessioni. E come i nostri eroi non sono più gli stessi e dovranno venire a patti con questa realtà, così anche noi possiamo leggere, con occhio adulto, una nuova storia che mantiene il fascino dell'originale ma non cerca nuovi effetti speciali, bensì il confronto con tematiche attualissime.
Nella città-stato di Palmariva, la tecnologia della "trasfigurazione" consente a chiunque di modificare esteriormente il proprio corpo. Attecchiscono mode sempre …
È stato Dio a creare l’uomo o è stato l’uomo a creare Dio? Dio è …
E finalmente si mette la parola "fine" a tutte le cazzate antireligiose che ormai respiriamo ogni giorno.
5 stelle
Come recita la mini recensione in 4a di copertina "Un'opera monumentale, destinata a far epoca..."
Finalmente un'analisi profonda, onesta, senza pregiudizi ma con un'immensità di riferimenti, del fenomeno "religione"; fenomeno che da sempre accompagna le società umane e che, come l'autore afferma e come anche l'attuale realtà del XXI secolo conferma, non è certo destinato a spegnersi, checché ne dicano infime percentuali di atei/agnostici che possono continuare ad "abbaiare alla luna" o a spargere la rete di ridicoli meme senza un minimo di cognizione.
Perché la ricerca e l'affermazione religiosa sono insiti e costanti nella nascita e nell'evoluzione delle civiltà, così come la/le religioni abbracciate da ogni singolo consesso umano tendono ad evolversi ed affermarsi secondo schemi sociali che l'autore ben conosce e spiega; sempre e comunque con una bibliografia paurosa, che non teme aride smentite e risatine di "chi sa tutto".
Chiarito questo, troviamo un'analisi storica, sociale ed evolutiva …
Come recita la mini recensione in 4a di copertina "Un'opera monumentale, destinata a far epoca..."
Finalmente un'analisi profonda, onesta, senza pregiudizi ma con un'immensità di riferimenti, del fenomeno "religione"; fenomeno che da sempre accompagna le società umane e che, come l'autore afferma e come anche l'attuale realtà del XXI secolo conferma, non è certo destinato a spegnersi, checché ne dicano infime percentuali di atei/agnostici che possono continuare ad "abbaiare alla luna" o a spargere la rete di ridicoli meme senza un minimo di cognizione.
Perché la ricerca e l'affermazione religiosa sono insiti e costanti nella nascita e nell'evoluzione delle civiltà, così come la/le religioni abbracciate da ogni singolo consesso umano tendono ad evolversi ed affermarsi secondo schemi sociali che l'autore ben conosce e spiega; sempre e comunque con una bibliografia paurosa, che non teme aride smentite e risatine di "chi sa tutto".
Chiarito questo, troviamo un'analisi storica, sociale ed evolutiva delle principali religioni che, volenti o nolenti, seguono quasi sempre determinati schemi. Questa parte è stata per me di enorme accrescimento, aprendomi gli occhi su fenomeni e radici che non conoscevo, o conoscevo solo in parte.
Il capitolo finale fornisce una risposta, in chiave di analisi sociale&logica, alla domanda (attenzione all'IPOTESI iniziale): "SE Dio esiste, quali religioni si dimostrano, a livello di rivelazione all'uomo (che si evolve nel tempo), effettivamente vicine ad un entità siffatta, ed in cammino verso di essa?"
E la risposta coincide esattamente con quella ricavata, ponendo lo stesso quesito con la stessa ipotesi, se si effettua un'analisi puramente filosofica. Il che, a mio parere, è una magnifica sintesi per la questione a livello generale.
La risposta è del tutto politicamente scorretta, e lo stesso autore, che non può certo dirsi religioso, sa perfettamente che sarà rifiutata ed osteggiata da... parecchie teste ;)
Pazienza se, come per l'altra opera più specifica dello stesso autore precedentemente letta, chi ritiene di avere la verità in tasca (e si rifiuta di approfondire onestamente le realtà di spiritualità/fede/religione) ignorerà l'opera o si ostinerà a negarne le tesi.