In passato divoratore di fantascienza e saggistica scientifica.
Attualmente mi interessano soprattutto saggi di spiritualità, metafisica, retorica... ma se arriva una bella storia di fantascienza, le faccio spazio.
Ryland Grace sta viaggiando a bordo della Hail Mary, una minuscola navicella spaziale lanciata nelle …
Molto bello, a parte la traduzione
5 stelle
Il racconto è in prima persona come in "The Martian", e di nuovo solitudine + problemi continui sono elementi della trama; però stavolta abbiamo vita aliena di vario tipo, un conto alla rovescia non solo per il protagonista ma per tutta l'umanità (e oltre...), una "spalla" indimenticabile.
Ovviamente ho amato tutte le disquisizioni scientifiche, in primis quelle fisico-matematiche, e lo spirito da insegnante che sgorga dal protagonista. Maanche il disvelarsi della memoria sino alla catarsi dell'antieroe.
Trama originale, sviluppo intrigante, personaggi (pochi) ottimamente tracciati, finale commovente.
Peccato per l'adattamento italiano, con errori che vanno dalle sviste ad un uso tragico (suppongo) di mezzi automatici senza neanche rileggere il risultato.
Sicuramente da leggere... ma in lingua originale.
Molto è stato scritto sui motivi per i quali, a partire dal Medioevo, l’Occidente ha …
Non lineare
3 stelle
Rispetto ad altro saggi dello stesso autore, questo risulta meno scorrevole e, nella seconda parte, poco incisivo perché (a mio parere) confusionario. Si riprende comunque nel finale.
Ciò non toglie che, come sempre, Stark castiga certa tradizione anticristiana (o anticattolica) così radicata nel post illuminismo, con ampia trattazione & confutazione (completamente LAICA) del "è tutta colpa della Chiesa del Medio Evo"; e con una visione storica ampliata del concetto di "capitalismo", insieme a tutto quanto nell'occidente è da esso scaturito.
Per festeggiare le cento uscite del «Millemondi» abbiamo deciso di offrire ai nostri lettori il …
Lettura varia e piacevole
4 stelle
Alcuni racconti risentono del tempo passato, altri non sono proprio fantascienza.
Ciò non toglie che siamo di fronte a qualcuno che sa scrivere veramente bene.
Oggi più che mai il Cattolicesimo deve cambiare il linguaggio tramite cui dialoga con le …
Regna la pace, ma con un po' di tecnicismi.
4 stelle
Affascinante leggere l'opera di un autore così a suo agio tra filosofia, teologia e scienza; soprattutto per il sottoscritto che, per forma mentis evaporata con questa lettura, tende(va) a mantenere almeno un sottile diaframma tra questi argomenti.
La partenza è in salita, con un utilizzo di termini tecnici (teo-filosofici) abbastanza invadente, ma si addolcisce man mano che ci si avvicina alla fine.
Una sorpresa per chi pensava di "aver messo al suo posto" sia scienza sia teologia, perché le riflessioni profondamente fondate e motivate dell'autore sull'intreccio possibile e non doloroso tra questi due campi, nonché la puntigliosa analisi e distruzione dei principali moti di avversione tra gli stessi campi, porta ad una serenità interiore che farebbe bene sia a certi "accaniti religiosi", sia ai simmetrici "accaniti antireligiosi": entrambi impegnati, spesso con astio diabolico (e -nota bene- ci sono cascato anch'io più di una volta), nello sforzo di "smontare" qualcosa che... …
Affascinante leggere l'opera di un autore così a suo agio tra filosofia, teologia e scienza; soprattutto per il sottoscritto che, per forma mentis evaporata con questa lettura, tende(va) a mantenere almeno un sottile diaframma tra questi argomenti.
La partenza è in salita, con un utilizzo di termini tecnici (teo-filosofici) abbastanza invadente, ma si addolcisce man mano che ci si avvicina alla fine.
Una sorpresa per chi pensava di "aver messo al suo posto" sia scienza sia teologia, perché le riflessioni profondamente fondate e motivate dell'autore sull'intreccio possibile e non doloroso tra questi due campi, nonché la puntigliosa analisi e distruzione dei principali moti di avversione tra gli stessi campi, porta ad una serenità interiore che farebbe bene sia a certi "accaniti religiosi", sia ai simmetrici "accaniti antireligiosi": entrambi impegnati, spesso con astio diabolico (e -nota bene- ci sono cascato anch'io più di una volta), nello sforzo di "smontare" qualcosa che... non esiste proprio.
Questo è, a mio parere, il miglior messaggio di questo libro ed il merito maggiore dell'autore, che riassumo nella frase: "prima di parlare e accusare/smontare, sei sicuro di esserti ben informato, ed aver altrettanto compreso, in merito a quello che ti sta a cuore?"
Come può un matematico credere in Dio? Un luogo comune nato con l'illuminismo vuole che …
Facciamo chiarezza.
4 stelle
La (mia) speranza è che questo piccolo saggio si diffonda tra chi si dichiara o atteggia ad anticristiano. Non perché cambierà idea sulla religione o, come d'incanto, troverà la fede. Semplicemente perché potrà "toccare con mano" quante sciocchezze sono "vendute" come inestimabili verità antireligiose, cioè quanto si possa essere superficiali o illusi... senza bisogno di far ricorso a Dio. Scienza/razionalità e fede non sono antitetici, e chi lo professa dimostra solo di... avere una differente fede ;)
Riporto come splendida citazione la conclusione dell'opera:
"La speranza è di aver dato una testimonianza della maniera in cui vivo in concreto la mia fede assieme al mio ruolo di matematico, favorito in questo dalla presenza di Dio, che sento viva in me e che non mi ha mai abbandonato."