In passato divoratore di fantascienza e saggistica scientifica.
Attualmente mi interessano soprattutto saggi di spiritualità, metafisica, retorica... ma se arriva una bella storia di fantascienza, le faccio spazio.
La vita di Frimme Hersh procedeva tranquilla, in pace con gli uomini e nel rispetto …
Semplicemente una pietra miliare.
5 stelle
Eisner è un mostro sacro.
Quest'opera è la prima graphic novel della storia, per cui anche solo per questo sarebbe in vetta.
La storia (multipla) è vivida, calata nelle ambientazioni in cui l'autore è realmente vissuto.
Nessun dettaglio, neanche il più fastidioso, viene trascurato.
Da leggere, non foss'altro per amore del media fumetto e per la perseveranza dell'autore nel voler regalare quest'opera all'umanità.
@mrasd2k2@mastodon.uno
Forse c'è un malinteso.
Io sto parlando della graphic novel, che NIENTE ha a che vedere con il reboot trasmesso dalla Rai. Su quest'ultimo ho già espresso il mio parere, non distante dal tuo, ben prima di questo.
...e se i Vegani (e di conseguenza Goldrake) tornassero a far visita alla Terra?
Un vero attualizzato seguito alla saga originale
5 stelle
Tutti noi siamo cresciuti, ma la saga di Goldrake è una pietra miliare della nostra fanciullezza.
E non solo della nostra: sappiamo bene che per francesi ed arabi (almeno) lo shock culturale di questa storia è pari se non superiore al nostro.
E così poco tempo fa alcuni coraggiosi francesi decidono di dare un seguito, chiedendo il permesso a Go Nagai.
Il risultato è questa splendida graphic novel, che immagina un'attualità dove gli amici di Actarus e Maria sono cresciuti, sono maturati, si sono talvolta scontrati ma... sono andati avanti.
Serve una nuova apparizione dei Vegani, ed a seguire di Actarus (sì, sono stati mantenuti i nomi originali occidentali e localizzati) & c., per riportare paura, azione, dramma agli occhi di "noi cresciuti come loro".
Ma la storia è adulta, congiuntamente a problemi, errori, temi, riflessioni. E come i nostri eroi non sono più gli stessi e dovranno venire a …
Tutti noi siamo cresciuti, ma la saga di Goldrake è una pietra miliare della nostra fanciullezza.
E non solo della nostra: sappiamo bene che per francesi ed arabi (almeno) lo shock culturale di questa storia è pari se non superiore al nostro.
E così poco tempo fa alcuni coraggiosi francesi decidono di dare un seguito, chiedendo il permesso a Go Nagai.
Il risultato è questa splendida graphic novel, che immagina un'attualità dove gli amici di Actarus e Maria sono cresciuti, sono maturati, si sono talvolta scontrati ma... sono andati avanti.
Serve una nuova apparizione dei Vegani, ed a seguire di Actarus (sì, sono stati mantenuti i nomi originali occidentali e localizzati) & c., per riportare paura, azione, dramma agli occhi di "noi cresciuti come loro".
Ma la storia è adulta, congiuntamente a problemi, errori, temi, riflessioni. E come i nostri eroi non sono più gli stessi e dovranno venire a patti con questa realtà, così anche noi possiamo leggere, con occhio adulto, una nuova storia che mantiene il fascino dell'originale ma non cerca nuovi effetti speciali, bensì il confronto con tematiche attualissime.
Nella città-stato di Palmariva, la tecnologia della "trasfigurazione" consente a chiunque di modificare esteriormente il proprio corpo. Attecchiscono mode sempre …
È stato Dio a creare l’uomo o è stato l’uomo a creare Dio? Dio è …
E finalmente si mette la parola "fine" a tutte le cazzate antireligiose che ormai respiriamo ogni giorno.
5 stelle
Come recita la mini recensione in 4a di copertina "Un'opera monumentale, destinata a far epoca..."
Finalmente un'analisi profonda, onesta, senza pregiudizi ma con un'immensità di riferimenti, del fenomeno "religione"; fenomeno che da sempre accompagna le società umane e che, come l'autore afferma e come anche l'attuale realtà del XXI secolo conferma, non è certo destinato a spegnersi, checché ne dicano infime percentuali di atei/agnostici che possono continuare ad "abbaiare alla luna" o a spargere la rete di ridicoli meme senza un minimo di cognizione.
Perché la ricerca e l'affermazione religiosa sono insiti e costanti nella nascita e nell'evoluzione delle civiltà, così come la/le religioni abbracciate da ogni singolo consesso umano tendono ad evolversi ed affermarsi secondo schemi sociali che l'autore ben conosce e spiega; sempre e comunque con una bibliografia paurosa, che non teme aride smentite e risatine di "chi sa tutto".
Chiarito questo, troviamo un'analisi storica, sociale ed evolutiva …
Come recita la mini recensione in 4a di copertina "Un'opera monumentale, destinata a far epoca..."
Finalmente un'analisi profonda, onesta, senza pregiudizi ma con un'immensità di riferimenti, del fenomeno "religione"; fenomeno che da sempre accompagna le società umane e che, come l'autore afferma e come anche l'attuale realtà del XXI secolo conferma, non è certo destinato a spegnersi, checché ne dicano infime percentuali di atei/agnostici che possono continuare ad "abbaiare alla luna" o a spargere la rete di ridicoli meme senza un minimo di cognizione.
Perché la ricerca e l'affermazione religiosa sono insiti e costanti nella nascita e nell'evoluzione delle civiltà, così come la/le religioni abbracciate da ogni singolo consesso umano tendono ad evolversi ed affermarsi secondo schemi sociali che l'autore ben conosce e spiega; sempre e comunque con una bibliografia paurosa, che non teme aride smentite e risatine di "chi sa tutto".
Chiarito questo, troviamo un'analisi storica, sociale ed evolutiva delle principali religioni che, volenti o nolenti, seguono quasi sempre determinati schemi. Questa parte è stata per me di enorme accrescimento, aprendomi gli occhi su fenomeni e radici che non conoscevo, o conoscevo solo in parte.
Il capitolo finale fornisce una risposta, in chiave di analisi sociale&logica, alla domanda (attenzione all'IPOTESI iniziale): "SE Dio esiste, quali religioni si dimostrano, a livello di rivelazione all'uomo (che si evolve nel tempo), effettivamente vicine ad un entità siffatta, ed in cammino verso di essa?"
E la risposta coincide esattamente con quella ricavata, ponendo lo stesso quesito con la stessa ipotesi, se si effettua un'analisi puramente filosofica. Il che, a mio parere, è una magnifica sintesi per la questione a livello generale.
La risposta è del tutto politicamente scorretta, e lo stesso autore, che non può certo dirsi religioso, sa perfettamente che sarà rifiutata ed osteggiata da... parecchie teste ;)
Pazienza se, come per l'altra opera più specifica dello stesso autore precedentemente letta, chi ritiene di avere la verità in tasca (e si rifiuta di approfondire onestamente le realtà di spiritualità/fede/religione) ignorerà l'opera o si ostinerà a negarne le tesi.
«Nel XXVI secolo, nella visione di Zamjatin, gli abitanti di Utopia hanno perso completamente la …
Purtroppo semisconosciuto ma certamente spunto per Orwell e Huxley
5 stelle
Scoperto grazie ad una segnalazione in rete, mi ha subito incuriosito.
Lo stile (un diario per "gli alieni" scritto in prima persona), le trame, la forma mentis "matematica" dell'autore riversata in molti particolari dell'ambientazione, rappresentano un unicum per una storia distopica che mescola fantascienza e critica sociale.
Orwell lo ha recensito (il testo si trova in coda a questa edizione), Huxley non può non averlo conosciuto, visti i punti di contatto tra questo romanzo e "Brave New World": credo non si debba aggiungere altro.
L'introduzione ci parla della storia travagliata sia dell'autore sia dell'opera, opera "riscoperta completa" solo di recente. Una meraviglia.
Un solo piccolo appunto, al 99% demerito della traduzione: una evidente e ripetuta confusione sull'aggettivo da utilizzare per... un "numero famoso" ;)
P.S. L'adattamento cinematografico (naturalmente russo) è stato completato e mi auguro esca a breve: youtu.be/wwoitf-nz_U