In passato divoratore di fantascienza e saggistica scientifica.
Attualmente mi interessano soprattutto saggi di spiritualità, metafisica, retorica... ma se arriva una bella storia di fantascienza, le faccio spazio.
Oggi il mondo è a un crocevia. Una piccolissima minoranza di musulmani sembra essere decisa …
Un libro per vedere l'Islam dalla parte di chi ci vive e ci crede
4 stelle
l'Islam non è terrorismo, l'Islam non è l'Isis.
L'Islam è una delle tre religioni abramitiche, che è come dire che ebrei, cristiani e musulmani pregano lo stesso Dio.
Spesso ci dimentichiamo di questo, e vediamo l'Islam solo come un pericolo incombente (sigh).
Dalla Giordania arriva questo testo esplicativo, estremamente chiaro ed interessante, nonché equilibrato nell'esposizione.
Ho gradito molto sia il modo di esplorare l'Islam, sia l'approfondimento sulla scrittura del Corano; perché chiarisce la necessità di leggere (o meglio "cantare") il Corano in arabo, sia come costruzione poetica dei versetti, sia come visione artistica della scrittura stessa.
Non metto 5 stelle poiché non ho le conoscenze per scoprire eventuali mancanze/contraddizioni dell'opera rispetto alla teologia del Corano.
Benché spesso ci si racconti il contrario, la morale sessuale è uno degli aspetti per …
Tutti dovrebbero leggerlo, un punto di vista in grado di rovesciare paradigmi
5 stelle
Letto su segnalazione di un caro amico letterato, con il quale sin dall'adolescenza, ridendo&scherzando, ci stuzzichiamo in merito ad argomenti pruriginosi, tenendo comunque il cervello ben acceso; questo grazie ad un mentore che abbiamo avuto in comune.
E infatti questo saggio "stuzzica", o meglio "sconvolge", le nostre opinioni ed il nostro vissuto in merito soprattutto all'attività sessuale, alla morale sessuale, ed al loro rapportarsi con il sociale ed il sentimentale.
Per l'autore "l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" [cit.], e lui dichiara di esserci riuscito.
Ma già accettare, e poi accogliere, se non addirittura abbracciare, le sue tesi rimane un percorso difficile; magari andrebbe almeno fatto per obliterare tutte quelle cattive abitudini che portano, ad esempio, a giudicare una persona per le sue scelte in materia di sesso.
Difficile anche per "colpa" delle regole della nostra vita sociale, che verrebbero discretamente stravolte da questo cambio di atteggiamento verso il …
Letto su segnalazione di un caro amico letterato, con il quale sin dall'adolescenza, ridendo&scherzando, ci stuzzichiamo in merito ad argomenti pruriginosi, tenendo comunque il cervello ben acceso; questo grazie ad un mentore che abbiamo avuto in comune.
E infatti questo saggio "stuzzica", o meglio "sconvolge", le nostre opinioni ed il nostro vissuto in merito soprattutto all'attività sessuale, alla morale sessuale, ed al loro rapportarsi con il sociale ed il sentimentale.
Per l'autore "l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" [cit.], e lui dichiara di esserci riuscito.
Ma già accettare, e poi accogliere, se non addirittura abbracciare, le sue tesi rimane un percorso difficile; magari andrebbe almeno fatto per obliterare tutte quelle cattive abitudini che portano, ad esempio, a giudicare una persona per le sue scelte in materia di sesso.
Difficile anche per "colpa" delle regole della nostra vita sociale, che verrebbero discretamente stravolte da questo cambio di atteggiamento verso il sesso.
Ho messo "colpa" tra virgolette poiché, pur apprezzando le tesi dell'autore, e pur riconoscendone la validità, trovo riduttivo gettare il mantello della responsabilità solo sulla religione, che se anche complice spesso è (come per molte altre cose) scusa per nascondere usi&costumi ad essa antecedenti. Non parliamo poi di un'ipotetica accettazione generale della sua proposta di "revisione" della morale sessuale, una bellissima utopia... per ora.
Concludo osservando che, consapevole o no, a pag.43 c'è un richiamo al racconto-capolavoro "La solita zuppa" di Luciano Bianciardi.
Se qualcun altro lo avesse letto oppure avesse voglia di leggerlo (cosa che consiglio comunque), sarei molto interessato ad un confronto sui temi proposti dal saggio.
Elian è una giovane mezz’elfa che lavora come apprendista presso Abel, l’incantatore della città di …
Un ottimo inizio per un'autrice che ha sempre amato il fantasy, la natura, l'arte.
4 stelle
L'opera segue le avventure della protagonista, Elian, che intraprende una classica "cerca" fantasy con l'eterogenea, ed a tratti molto originale, squadra che pian piano si forma.
Lo stile è fresco e riflette lo sguardo giovane e innocente, ma comprensivo, con cui l'autrice ha sempre guardato il mondo. La trama non si ferma mai e "tocca" i classici tòpoi di questo tipo di storia, mentre la protagonista ed i suoi amici, complice la "cerca", maturano e ridiscutono le loro certezze.
Il finale ci lascia un po' l'amaro in bocca, perché vorremmo continuare la storia di Elian per scoprire dove la porterà la sua avventurosa vita.
Una lettura mai pesante, estremamente piacevole e dalle descrizioni vivide, complice la frequentazione delle arti visive da parte dell'autrice.
Elian è una giovane mezz’elfa che lavora come apprendista presso Abel, l’incantatore della città di …
Le mie dita presero fuoco, il dolore era insopportabile, ma resistetti. Quando un boato annunciò che il sortilegio era concluso, caddi a terra stremata. La testa di un femore, sicuramente umano, sormontata da una rozza pietra grigia intrappolata nell’acciaio era stretta nel mio pugno. La luce si affievoli e, spegnendosi, gli artigli che ghermivano l’oggetto magico si ritirarono.
Orley Space Station (OSS), Isla de las Estrellas, oceano Pacifico, 19 maggio 2025. Il miliardario …
Bei personaggi, idee originali, ritmo che non crolla... ma si perde nel finale.
3 stelle
Come recita la citazione in 4a di copertina, da DIE WELT (quotidiano tedesco): "Limit è la massima espressione dello stile cinematografico applicato alla narrativa".
Ecco, questo è lo spirito del libro: una storia grandiosa, personaggi delineati alla perfezione (forse un po' troppi), una vicenda che corre su fili paralleli sparsi nel mondo, visioni e azioni spettacolari, lo spazio, la luna, conquiste e tragedie... tutto quel che serve per essere trasposto in un colossal cinematografico.
Peccato che si perda nel finale, e mi rimane quel senso di "la montagna ha partorito un topolino".
Antonio Cabras, dottore in legge e attivista per i diritti LGBT+ mette la sua arte …
Una piacevole sorpresa
4 stelle
Questo libro fumetto, che ho acquisito in ritardo, è stata una piacevole sorpresa.
Un po' per lo stile allegro seppur affrontando temi forti; un po' per la perfetta triangolazione fumetto(Cabras)-approfondimento(Covelli)-riferimenti(Gubitosa).
Un plauso anche alla capacità di accostare ai temi fondamentali della Costituzione non solo i "fascisti propriamente detti", ma anche quanti ne hanno ignorato i principi (della Costituzione, non del fascismo) nel corso della storia recente; spolverando episodi, come D'Alema-Öcalan, che anche iome tende a dimenticare.
Quindi una bella idea, un bell'esercizio, una bella occasione per ripassare idee/concetti/problemi che dovremmo sapere a memoria; iome per primo, che ha sempre snobbato tali materie in ambito scolastico.
Gubitosa poi, nella parte dei riferimenti, riesce a mantenere una onestà intellettuale invidiabile, scavando nelle singole vicende senza dimenticare le varie posizioni (esemplare il caso di Galeazzo Bignami).
Ecco, parto da qui per spiegare il corsivo iniziale sul termine "piacevole": se l'opera volutamente(?) mantiene, nella …
Questo libro fumetto, che ho acquisito in ritardo, è stata una piacevole sorpresa.
Un po' per lo stile allegro seppur affrontando temi forti; un po' per la perfetta triangolazione fumetto(Cabras)-approfondimento(Covelli)-riferimenti(Gubitosa).
Un plauso anche alla capacità di accostare ai temi fondamentali della Costituzione non solo i "fascisti propriamente detti", ma anche quanti ne hanno ignorato i principi (della Costituzione, non del fascismo) nel corso della storia recente; spolverando episodi, come D'Alema-Öcalan, che anche iome tende a dimenticare.
Quindi una bella idea, un bell'esercizio, una bella occasione per ripassare idee/concetti/problemi che dovremmo sapere a memoria; iome per primo, che ha sempre snobbato tali materie in ambito scolastico.
Gubitosa poi, nella parte dei riferimenti, riesce a mantenere una onestà intellettuale invidiabile, scavando nelle singole vicende senza dimenticare le varie posizioni (esemplare il caso di Galeazzo Bignami).
Ecco, parto da qui per spiegare il corsivo iniziale sul termine "piacevole": se l'opera volutamente(?) mantiene, nella parte disegnata, un tono leggero e vignettistico, a mio parere questo può inficiare lo scopo informativo/esplicativo/critico dell'opera stessa presa nel suo insieme; cioè, a mio parere, si doveva osare di più e senza cercare banalità come il titolo rivisto del libro del Generalissimo. Analogamente il deciso utilizzo delle vicende pinguinesche, bellino bellino per un'opera fanciullesca e per degradare le controparti, è un esempio di "arma a doppio taglio": poiché si basa su un espediente retorico un po' traballante, volendo fare l'avvocato del diavolo può diventare obiezione ragionata con effetto boomerang.
Per cui carino sì, bellobello non sono sicuro.
Va detto che iome divora fumetti da più di 50 anni (praticamente iome ha imparato a leggere con Topolino); e acquisisce con frenesia laqualunque di Ortolani e Zerocalcare, due soggetti che sul balletto umorismo-criticaferoce-compassione-satira dovrebbero essere studiati all'università. Quindi iome probabilmente non rappresenta il "lettore standard" ;)
"L'amore è la nostra natura, noi siamo amore.
Spero che questo libro vi insegnerà a …
Consigliato solo se non si è refrattari a concezioni spirituali di ampio respiro.
4 stelle
L'opera nasce dalle esperienze dell'autore, che ha sperimentato con i suoi pazienti ipnosi regressive aventi lo scopo (n.b. terapeutico) di sbloccare ricordi di vite passate.
Quindi il suo punto di partenza è la realtà della reincarnazione, che non viene mai messa in dubbio.
Di contro non è questo l'argomento dell'opera, ma solo il mezzo attraverso il quale l'autore conosce e condivide una nutrita serie di "messaggi" e di "impostazioni", da parte di ipotetici "maestri", che mettono al primo posto l'altruismo, l'amore, l'attenzione sia agli altri sia alla propria crescita spirituale; crescita che deve essere sfrondata da rimorsi e stati d'animo ad essi collegati, per guardare al futuro anche personale in maniera positiva e ottimista, poiché comunque "è tutta esperienza".
In tal senso le conclusioni sono totalmente condivisibili, ed inseribili sia in una morale atea, sia in un percorso spirituale di tipo cristiano o buddista (almeno).
Dico questo perché nel libro …
L'opera nasce dalle esperienze dell'autore, che ha sperimentato con i suoi pazienti ipnosi regressive aventi lo scopo (n.b. terapeutico) di sbloccare ricordi di vite passate.
Quindi il suo punto di partenza è la realtà della reincarnazione, che non viene mai messa in dubbio.
Di contro non è questo l'argomento dell'opera, ma solo il mezzo attraverso il quale l'autore conosce e condivide una nutrita serie di "messaggi" e di "impostazioni", da parte di ipotetici "maestri", che mettono al primo posto l'altruismo, l'amore, l'attenzione sia agli altri sia alla propria crescita spirituale; crescita che deve essere sfrondata da rimorsi e stati d'animo ad essi collegati, per guardare al futuro anche personale in maniera positiva e ottimista, poiché comunque "è tutta esperienza".
In tal senso le conclusioni sono totalmente condivisibili, ed inseribili sia in una morale atea, sia in un percorso spirituale di tipo cristiano o buddista (almeno).
Dico questo perché nel libro si parla sia di reincarnazione, sia di entità celesti non divine (anime non reincarnate), sia talvolta di Dio; quindi la sua "teologia" non è incasellabile direttamente (per quanto io possa sapere) in un corpus noto, ma ne prende spunto distillando una serie di punti fondamentali comuni a molte visioni filosofico/religiose; e, perché no, anche ad una morale atea di tipo agnostico.