Review of 'QUATTRO ANZIANI, DUE CANI e una PROSTITUTA - Atto Primo' on 'Goodreads'
3 stelle
Una lettura piacevole e rilassante: la storia è abbastanza inverosimile a dire la verità ma scorre molto bene e questi quattro vecchietti sono simpaticissimi ed il loro continuo battibeccare anche nelle situazioni più complicate e difficili rende il racconto divertente. Discutibile la scelta di dividire in due libri distinti quello che di fatto è un racconto unico.
E niente, ho provato in tutti i modi ad arrivare alla fine ma ho capitolato al 62% mentre l'autore si prodigava nella descrizione del suo monaco asceta a metà tra Bruce Lee e Gandhi, una via di mezzo tra un personaggio di Jason Statham e Mr. Bean (si perché uno che parte per il Messico perché vuole mettersi con i narcotrafficanti è semplicemente ridicolo ed infatti poi rinuncia), una via di mezzo tra un filosofo ed un buttafuori, insomma qualcosa di semplicemente inesistente. Al contrario degli altri protagonisti che sono invece puri stereotipi, scontati e banali nella loro descrizione.
Al centro della narrazione c'è la violenza ma cosa ci sia intorno non si capisce proprio.
Scrivere come l'autore è difficile, invece di "mestruazioni" dovete scrivere "catameniali occorrenze ematiche delle donne fertili", invece di "il palazzo rischia di cadere" dovete dire "una brusca risoluzione dei dilemmi geologici del palazzo epatopatico" e …
E niente, ho provato in tutti i modi ad arrivare alla fine ma ho capitolato al 62% mentre l'autore si prodigava nella descrizione del suo monaco asceta a metà tra Bruce Lee e Gandhi, una via di mezzo tra un personaggio di Jason Statham e Mr. Bean (si perché uno che parte per il Messico perché vuole mettersi con i narcotrafficanti è semplicemente ridicolo ed infatti poi rinuncia), una via di mezzo tra un filosofo ed un buttafuori, insomma qualcosa di semplicemente inesistente. Al contrario degli altri protagonisti che sono invece puri stereotipi, scontati e banali nella loro descrizione.
Al centro della narrazione c'è la violenza ma cosa ci sia intorno non si capisce proprio.
Scrivere come l'autore è difficile, invece di "mestruazioni" dovete scrivere "catameniali occorrenze ematiche delle donne fertili", invece di "il palazzo rischia di cadere" dovete dire "una brusca risoluzione dei dilemmi geologici del palazzo epatopatico" e non azzardatevi a scrivere "nuvole" si dice "cumulonembi" e l'amore di un adolescente è "il principale impulso tettonico della sua balorda orografia di rovelli".
Cosa vuole comunicare l'autore usando un simile linguaggio? Che conosce più termini del dizionario rispetto al suo lettore medio? Che ha una prosa che lo distingue da tutti gli altri scrittori e rende orgogliosi i suoi ex-insegnanti di italiano? Boh non lo so.
Ho fatto parecchia fatica con il dialetto napoletano, ho anche pensato di interrompere la lettura perché il continuo uso di parole scritte in dialetto spezza il flusso narrativo e preciso che fosse stato piemontese o veneto sarebbe stato uguale. Tuttavia la storia piano piano ti prende e non potevo non arrivare alla fine: Luce, la protagonista, si fa voler bene ed il suo personaggio è molto ben riuscito con il suo presente che si alterna in modo armonico ai suoi ricordi di bambina.
Poco credibile secondo me il "percorso" del marito di Carmen, camorrista, che non starò a commentare per non spoilerare.
Riuscitissima invece la famiglia allargata di Luce, in cui ognuno ha un ruolo essenziale per la felicità di tutti. Un romanzo che nella continua ricerca della felicità si snoda intorno ad un concetto fondamentale: non restate per paura di cambiare e non andate via solo per fuggire.
Cesare is 77 years old, a widower and cynical troublemaker, a man who has always …
Review of 'La tentazione di essere felici' on 'Goodreads'
5 stelle
Questo romanzo è stata una piacevolissima sorpresa: mi piacciono i libri che parlano di persone normali e descrivono la vita com'è, senza dover inventare intrecci improbabili, protagonisti poco credibili o scontati e supereroi marvel. Qui la poesia della vecchiaia è reale e purtroppo anche la storia di violenza che percorre il libro lo è. Da subito mi sono affezionato al protagonista, Cesare, che con i suoi rimpianti, le sue non-scelte, le sue debolezze e la sua scontrosità si fa subito volere bene. Ho completato la lettura in soli due giorni perché l'autore sa tenerti incollato alle pagine e se ci è riuscito con una storia ordinaria e comune è perché sa scrivere bene.
Review of 'Bacci Pagano. Una storia da Carruggi' on 'Goodreads'
4 stelle
Il libro è del 2004 e le ferite del G8 sono tutte nelle sue pagine: una Genova ed una nazione che tanto per cambiare sono spaccate in due da quegli eventi (e lo sono ancora adesso come si vede dalle recensioni). C'è tanta politica e tanta società italiana e il protagonista è ovviamente schierato e forse il romanzo finisce per piacere o non piacere a seconda delle proprie inclinazioni. Insomma qui Don Camillo e l'onorevole Peppone se le danno di santa ragione e non c'è traccia dell'Italia forzatanente "pacificata" del dopoguerra. Tra mafie e fascismi vari la storia lascia decisamente l'amaro in bocca.
Il detective Bacci Pagano sarebbe perfetto per un fumetto: già mettere i jeans senza mutande nella quotidianità penso sia di una scomodità inaudita ma lui da esperto karateka riesce anche a tirar calci ed a tener testa (per poi soccombere) ad un gruppetto di picchiatori fascisti neanche …
Il libro è del 2004 e le ferite del G8 sono tutte nelle sue pagine: una Genova ed una nazione che tanto per cambiare sono spaccate in due da quegli eventi (e lo sono ancora adesso come si vede dalle recensioni). C'è tanta politica e tanta società italiana e il protagonista è ovviamente schierato e forse il romanzo finisce per piacere o non piacere a seconda delle proprie inclinazioni. Insomma qui Don Camillo e l'onorevole Peppone se le danno di santa ragione e non c'è traccia dell'Italia forzatanente "pacificata" del dopoguerra. Tra mafie e fascismi vari la storia lascia decisamente l'amaro in bocca.
Il detective Bacci Pagano sarebbe perfetto per un fumetto: già mettere i jeans senza mutande nella quotidianità penso sia di una scomodità inaudita ma lui da esperto karateka riesce anche a tirar calci ed a tener testa (per poi soccombere) ad un gruppetto di picchiatori fascisti neanche fosse in kimono.
Bacci lo descrive benissimo Morchio in poche righe: "Questa è la verità. Ecco perché sono solo. Non perché la sfortuna si è accanita contro di me, ma perché con questo carattere di merda rendo a chiunque la vita impossibile. Non padre, non marito. E nemmeno fidanzato. Un ratto dei carruggi, ecco quello che sei, Bacci Pagano".
L'altra protagonista del romanzo, dopo Bacci, è Genova: l'autore dedica sempre molto amore e cura nella descrizione della sua città e per ogni spostamento del detective, in moto in auto o a piedi prende il lettore per mano e lo porta a vivere quelle strade ed a respirare quelle atmosfere.
L'unica nota stonata (in cui cadono tanti autori, forse mal consigliati da finti esperti del settore) è la solita figura dell'hacker che in modo alquanto irrealistico riesce velocemente a recuperare informazioni che diventano importantissime per l'indagine.
Mi verebbe da togliere una stella per il finale che mi deluso, ma nel complesso il personaggio di Bacci mi è piaciuto e mi appresto a leggere il secondo capitolo delle sue avventure "Maccaia" con la speranza di ritrovare anche qualcosa del primo (ma sento che rimmarrò deluso su questo aspetto).
Review of 'Comici spaventati guerrieri' on 'Goodreads'
5 stelle
Il mio preferito tra tutti i suoi libri, il romanzo che ai tempi dell'università ha fatto nascere in me il mito di Stefano Benni. Voglio rileggerlo adesso, in una sorta di operazione nostalgia che so già potrebbe riservare alcune sorprese.
Lo ha inseguito per una vita, ma Autunnale è sempre stato un passo davanti a …
Review of 'Il caso Bramard' on 'Goodreads'
2 stelle
Ho incominciato la lettura attratto dall'ambientazione torinese/piemontese della storia. L'autore ha una prosa notevole ma la sua bravura rimane fine a se stessa, forse le storie di serial killer sono troppo americane e male si adattano alle nostre abitudini oppure forse più semplicemente c'è troppo non detto e poco detto al punto da terminare il libro con tanti punti interrogativi e la sensazione che le indagini siano state svolte in modo poco realistico. Se ci aggiungiamo alcuni luoghi comuni e figure stereotipate come quello della poliziotta che aiuta il protagonista nelle indagini si arriva al totale di 2 stelle su 5.
La morte non fa sconti a nessuno. Forse è per questo che anche un uomo …
Review of 'La cacciatrice di teste' on 'Goodreads'
4 stelle
Ho cominciato da questo libro a leggere le avventure di Marco Luciani, un personaggio unico ed originale, uno "spilungone" con problemi alimentari che convivono con la passione per lo sport. Una trama che si svolge in due momenti temporali molto distanti negli anni ma che l'autore riesce a riavvicinare con grande maestria. La fine mi è sembrata "frettolosa" ma il protagonista mi è piaciuto ed ho letto anche le avventure successive.
Il protagonista di questo libro è un vecchio scorbutico, vitale, simpaticissimo, che fa i conti …
Review of 'Un calcio in bocca fa miracoli' on 'Goodreads'
5 stelle
Per me un capolavoro assoluto, non conoscevo l'autore prima di avventurarmi in questa splendida lettura e devo dire che è stata una bellissima sorpresa. Tutti bravi a scrivere di alieni, controspionaggio, amori, avventure, complotti...provate a raccontare la quotidianità della vecchiaia facendo ridere (tanto) e commuovere. Marco Presta ci è riuscito alla grande.
"Peter is boy from a city. His parents have him spend summers in village in …
Review of 'Le otto montagne' on 'Goodreads'
5 stelle
Ho letto questo capolavoro nell'estate del 2017 mentre ero in vacanza in Puglia, durante una settimana caldissima, con il condizionatore del bungalow che non funzionava. I paesaggi e le atmosfere montane mi hanno probabilmente salvato dal collasso e mai contesto per la lettura di questo libro avrebbe potuto essere più distante.
Io sono un amante della montagna, ma come turista, dentro di me sono cittadino e penso non potrei mai adattarmi al tipo di vita dei protagonisti del romanzo. La prosa di Cognetti permette di fuggire totalmente dal proprio contesto e calarsi in una montagna che diventa evasione ben sapendo che nella realtà dei fatti per il 99% delle persone quello sarebbe un incubo.
Intenso ed emozionante il rapporto del protagonista con il padre e con la montagna in tutto il libro mi sembra che luoghi e personaggi si incastrino sempre alla perfezione.
Mentre scrivo questa recensione ripensando alla lettura …
Ho letto questo capolavoro nell'estate del 2017 mentre ero in vacanza in Puglia, durante una settimana caldissima, con il condizionatore del bungalow che non funzionava. I paesaggi e le atmosfere montane mi hanno probabilmente salvato dal collasso e mai contesto per la lettura di questo libro avrebbe potuto essere più distante.
Io sono un amante della montagna, ma come turista, dentro di me sono cittadino e penso non potrei mai adattarmi al tipo di vita dei protagonisti del romanzo. La prosa di Cognetti permette di fuggire totalmente dal proprio contesto e calarsi in una montagna che diventa evasione ben sapendo che nella realtà dei fatti per il 99% delle persone quello sarebbe un incubo.
Intenso ed emozionante il rapporto del protagonista con il padre e con la montagna in tutto il libro mi sembra che luoghi e personaggi si incastrino sempre alla perfezione.
Mentre scrivo questa recensione ripensando alla lettura di questo libro sento che per stare bene mi mancano almeno 1700m in più sul livello del mare.