
Cinzia di Leo Ortolani
Di tutti i personaggi che Leo Ortolani ha creato all'interno della saga ormai quasi trentennale di Rat-Man, uno dei più …
In passato divoratore di fantascienza e saggistica scientifica. Attualmente mi interessano soprattutto saggi di spiritualità, metafisica, retorica... ma se arriva una bella storia di fantascienza, le faccio spazio.
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Di tutti i personaggi che Leo Ortolani ha creato all'interno della saga ormai quasi trentennale di Rat-Man, uno dei più …
Che Leonardo Ortolani fosse un genio, io l'ho sempre sostenuto. E lo dice uno che ha la vera prima uscita di Rat-Man, su "SPOT" nr.2, supplemento della compianta rivista "L'Eternauta", nr.86 del Giugno 1990; per la cronaca, Cinzia "nasce" lì ;)
Ma torniamo a noi: CAPOLAVORO.
L'autore snocciola tranquillamente cifre, situazioni, analisi storico-politiche. Non giudica, si limita a "registrare" fornendo le fonti (e le relative estrapolazioni) che lo hanno guidato. Lo stile serio ma sereno, talvolta sarcastico, su come l'uomo riesca sempre a fare del suo peggio, aiuta nella lettura di taluni passi davvero pesanti. L'opera ha un capitolo per ognuna delle atrocità che l'autodefinitosi "atrocitologo" descrive, dandoci un quadro praticamente completo (accettando che molte cifre sono, appunto, solo estrapolazioni) sin da quando si possono trovare registrazioni storiche. La lettura toglie molte false certezze e ci fa invece scoprire atrocità di cui magari nemmeno sospettavamo l'esistenza; o, più semplicemente, inquadra in maniera rigorosa fatti&persone di cui spesso si parla ma senza la giusta proporzione. Ad esempio sarà divertente snocciolare dati a chi accusa le religioni di essere la più grande tragedia dell'umanità (spoiler: non lo sono...)
Dopo un introduzione sull'argomento, che spiega come+dove+perché si inizia a parlare della "Fonte Q", il libro intraprende un'analisi dettagliata e documentata, da molti punti di vista, per soggetti, teologie, origini, collocazione storica, messaggi "di Gesù", figura "di Cristo", rapporto "con Dio". Non mancano citazioni, confronti con altri studi, approfondimenti secondo il metodo della falsificazione Popperiana. Non è un romanzo, non è un semplice saggio. Da leggere solo se si è interessati a capire la "fisionomia" di questo presunto protovangelo, oppure come approfondimento di fede in merito alla figura di Gesù Cristo.
Il Dottor Black è un folle, ma la sua storia merita di essere conosciuta; analisi lucida e "scientifica" del desiderio (nonché realizzazione) di ricostruire i presunti antenati/cugini mitologici dell'uomo. Non un capolavoro, ma una lettura agghiacciante per il dettaglio e per le situazioni. Giudizio a parte per la sezione degli studi anatomici, appunto "spettacolare".
Desideravo rileggere questo romanzo di Asimov, di cui talvolta si vagheggia una trasposizione cinematografica.
L'ho fatto e posso confermare quanto dissi dopo la prima lettura: così come Watchmen può essere considerato il fumetto definitivo sui supereroi, e in un certo senso Daybreakers il film definitivo sui vampiri, così questo romanzo è a tutt'oggi l'opera definitiva sui viaggi nel tempo; il suo titolo da questo punto di vista è qualificabile come meta-linguaggio :P
Ed è stato scritto nel 1955, quasi settanta anni fa (assimilate bene questo fatto).
Diverso da altri romanzi del maestro, la sua anima di SF, pur estremamente presente e puntigliosa, viene affiancata da una storia di uomini e di sentimenti, ricca di colpi di scena e con sorpresa finale; tanto che definirlo semplicemente "romanzo di SF" è forse riduttivo, come è riduttivo definire IT di S.King un "romanzo horror". Certo, la mano dell'autore si sente, e pesantemente: il …
Desideravo rileggere questo romanzo di Asimov, di cui talvolta si vagheggia una trasposizione cinematografica.
L'ho fatto e posso confermare quanto dissi dopo la prima lettura: così come Watchmen può essere considerato il fumetto definitivo sui supereroi, e in un certo senso Daybreakers il film definitivo sui vampiri, così questo romanzo è a tutt'oggi l'opera definitiva sui viaggi nel tempo; il suo titolo da questo punto di vista è qualificabile come meta-linguaggio :P
Ed è stato scritto nel 1955, quasi settanta anni fa (assimilate bene questo fatto).
Diverso da altri romanzi del maestro, la sua anima di SF, pur estremamente presente e puntigliosa, viene affiancata da una storia di uomini e di sentimenti, ricca di colpi di scena e con sorpresa finale; tanto che definirlo semplicemente "romanzo di SF" è forse riduttivo, come è riduttivo definire IT di S.King un "romanzo horror". Certo, la mano dell'autore si sente, e pesantemente: il tema spinoso della manipolazione del tempo viene analizzato e raccontato da un particolare punto di vista, ma non mancano le spiegazioni (fanta)scientifiche che per qualcuno potrebbero risultare un poco ostiche. Alcuni dettagli dell'ambientazione sono ovviamente datati, ma questo non inficia la bellezza della storia, anche nell'ottica di ciò che apprendiamo nel finale ;)
Vorrei dire che è il (uno dei?) capolavoro di Asimov, ma non ho letto tutte le sue opere. Di certo sarà difficilmente raggiungibile sul tema trattato e con l'ampio respiro utilizzato; se, tanto per fare un esempio, Primer affronta il tema da un punto di vista umano minimalista, e Predestination spinge al parossismo i problemi del paradosso, in quest'opera la domanda fondamentale è: che cosa accadrebbe davvero alla realtà se l'umanità scoprisse i viaggi nel tempo?
La risposta di Asimov è appunto "l'Eternità", che nel romanzo è altro da un concetto, così come "umanità" e "realtà"; e il lettore scoprirà che la risposta ha risvolti ben più ambigui di quanto si pensasse, mentre si confermano come forza attiva dell'universo le emozioni ed in particolare l'amore.
Lettura consigliata a CHIUNQUE.