The InnkKeeper ha finito di leggere Pedagogia Hacker di Carlo Milani

Pedagogia Hacker di Carlo Milani, Davide Fant
Questo non è l’ennesimo manuale per «usare bene» le tecnologie digitali, ma un concentrato di attività e attivazioni alla portata …
"La forza di superare un divieto nasce tutta dal divieto stesso!"
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Questo non è l’ennesimo manuale per «usare bene» le tecnologie digitali, ma un concentrato di attività e attivazioni alla portata …
@caiofior anche a me è piaciuto molto, non saprei se il ritmo sia più deciso (dovrei rileggerlo!) ma sicuramente è diverso da Il Signore degli Anelli e ha un suo carattere personale. Per la morale mi sembra anche più esplicito sì, ma non si può dire che Tolkien non l'abbia messa nelle sue storie, pur se non in senso strettamente "moralistico" e anche in questo caso "diverso" e personalizzato -il che è un pregio a mio parere. A proposito consiglio la lettura di "Difendere la Terra di Mezzo" di Wu Ming 4 che parla anche del rapporto con il resto della letteratura fantastica precedente e successiva (e non solo)
@caiofior anche a me è piaciuto molto, non saprei se il ritmo sia più deciso (dovrei rileggerlo!) ma sicuramente è diverso da Il Signore degli Anelli e ha un suo carattere personale. Per la morale mi sembra anche più esplicito sì, ma non si può dire che Tolkien non l'abbia messa nelle sue storie, pur se non in senso strettamente "moralistico" e anche in questo caso "diverso" e personalizzato -il che è un pregio a mio parere. A proposito consiglio la lettura di "Difendere la Terra di Mezzo" di Wu Ming 4 che parla anche del rapporto con il resto della letteratura fantastica precedente e successiva (e non solo)
That sentence was on the front cover of the edition I've read (although I usually despise comments places there apart from title/author) and it was quite on the spot for once: the style and irony of Jerome K. Jerome applied in an archetypal fantasy novel. Not sure about the Peter Pan's part of that comment, as I didn't read it yet, but I guess: Twoflower makes for it?
In any case, it was a very slow reading compared to the first one I've discovered from the Discworld saga ("Sourcery"), so the enthusiasm went a bit down and it's understandable I found it less appealing also given it's the first one -but I've liked it nonetheless as an absurd/whimsical reading! ;)
That sentence was on the front cover of the edition I've read (although I usually despise comments places there apart from title/author) and it was quite on the spot for once: the style and irony of Jerome K. Jerome applied in an archetypal fantasy novel. Not sure about the Peter Pan's part of that comment, as I didn't read it yet, but I guess: Twoflower makes for it?
In any case, it was a very slow reading compared to the first one I've discovered from the Discworld saga ("Sourcery"), so the enthusiasm went a bit down and it's understandable I found it less appealing also given it's the first one -but I've liked it nonetheless as an absurd/whimsical reading! ;)

Terry Pratchett's profoundly irreverent novels are consistent number one bestsellers in England, where they have garnered him a revered position …

Questo non è l’ennesimo manuale per «usare bene» le tecnologie digitali, ma un concentrato di attività e attivazioni alla portata …
Finito pure questo. Meno faticoso del primo volume, ma comunque sta iniziando a stancarmi un po' la ripetitività dei temi e in particolare dello sviluppo delle relazioni tra i personaggi... Ora: capisco che uno dei punti di formazione del romanzo e profondità della saga è proprio quello, la riflessione sulla ciclicità e il contrasto con il quotidiano nel fantasy, però ecco non ci vedo poi un corpus filosofico così pretenzioso da giustificare una trama ridondante più delle volte. O forse sono io che (ormai) sopporto male gli strazi adolescenziali malcelati nei personaggi e che invece tanto hanno preso il pubblico giusto dell'età giusta all'epoca del boom della serie del Mondo Emerso. Immagino che se ne fosse accorta anche l'autrice arrivata a oltre la metà della sua seconda trilogia e abbia, come spero di aver intravisto da alcuni dettagli, deciso di smarcare la protagonista dal fantasma della sua prima eroina e …
Finito pure questo. Meno faticoso del primo volume, ma comunque sta iniziando a stancarmi un po' la ripetitività dei temi e in particolare dello sviluppo delle relazioni tra i personaggi... Ora: capisco che uno dei punti di formazione del romanzo e profondità della saga è proprio quello, la riflessione sulla ciclicità e il contrasto con il quotidiano nel fantasy, però ecco non ci vedo poi un corpus filosofico così pretenzioso da giustificare una trama ridondante più delle volte. O forse sono io che (ormai) sopporto male gli strazi adolescenziali malcelati nei personaggi e che invece tanto hanno preso il pubblico giusto dell'età giusta all'epoca del boom della serie del Mondo Emerso. Immagino che se ne fosse accorta anche l'autrice arrivata a oltre la metà della sua seconda trilogia e abbia, come spero di aver intravisto da alcuni dettagli, deciso di smarcare la protagonista dal fantasma della sua prima eroina e farle fare scelte (almeno) diametralmente opposte. Chissà. Vedrò quando iniziare l'ultimo volume, senza fretta. A questo punto sono più curioso di capire se le "Leggende" saranno finalmente una trilogia dai presupposti diversi o se la Troisi si è adagiata ancora una volta allo stesso format "di successo" dalla prima all'ultima >_>
Finito pure questo. Meno faticoso del primo volume, ma comunque sta iniziando a stancarmi un po' la ripetitività dei temi e in particolare dello sviluppo delle relazioni tra i personaggi... Ora: capisco che uno dei punti di formazione del romanzo e profondità della saga è proprio quello, la riflessione sulla ciclicità e il contrasto con il quotidiano nel fantasy, però ecco non ci vedo poi un corpus filosofico così pretenzioso da giustificare una trama ridondante più delle volte. O forse sono io che (ormai) sopporto male gli strazi adolescenziali malcelati nei personaggi e che invece tanto hanno preso il pubblico giusto dell'età giusta all'epoca del boom della serie del Mondo Emerso. Immagino che se ne fosse accorta anche l'autrice arrivata a oltre la metà della sua seconda trilogia e abbia, come spero di aver intravisto da alcuni dettagli, deciso di smarcare la protagonista dal fantasma della sua prima eroina e …
Finito pure questo. Meno faticoso del primo volume, ma comunque sta iniziando a stancarmi un po' la ripetitività dei temi e in particolare dello sviluppo delle relazioni tra i personaggi... Ora: capisco che uno dei punti di formazione del romanzo e profondità della saga è proprio quello, la riflessione sulla ciclicità e il contrasto con il quotidiano nel fantasy, però ecco non ci vedo poi un corpus filosofico così pretenzioso da giustificare una trama ridondante più delle volte. O forse sono io che (ormai) sopporto male gli strazi adolescenziali malcelati nei personaggi e che invece tanto hanno preso il pubblico giusto dell'età giusta all'epoca del boom della serie del Mondo Emerso. Immagino che se ne fosse accorta anche l'autrice arrivata a oltre la metà della sua seconda trilogia e abbia, come spero di aver intravisto da alcuni dettagli, deciso di smarcare la protagonista dal fantasma della sua prima eroina e farle fare scelte (almeno) diametralmente opposte. Chissà. Vedrò quando iniziare l'ultimo volume, senza fretta. A questo punto sono più curioso di capire se le "Leggende" saranno finalmente una trilogia dai presupposti diversi o se la Troisi si è adagiata ancora una volta allo stesso format "di successo" dalla prima all'ultima >_>
Trovato grazie al Fediverso via reviewdb.app (un'istanza di NeoDB che è come BookWyrm ma che ha anche altri media narrativi per chi come me divora tutto :>): la recensione reviewdb.app/@WildWoila@reviewdb.app/posts/400397323712056112/ e la descrizione mi ridanno di must se non unicum con quei temi...
Trovato grazie al Fediverso via reviewdb.app (un'istanza di NeoDB che è come BookWyrm ma che ha anche altri media narrativi per chi come me divora tutto :>): la recensione reviewdb.app/@WildWoila@reviewdb.app/posts/400397323712056112/ e la descrizione mi ridanno di must se non unicum con quei temi...
"It belongs in a museum" -ma è una riflessione critica sul senso di musealizzare, contro l'essenzialismo vuoto, per una visione meno superficiale e retorica della cosiddetta "cancel culture"
Leggetevelo prima di saltare a conclusioni affrettate sul modo in cui sono state presentate le proteste che hanno portato dal semplice imbrattamento (senza danni) alla rimozione e/o alla ri-semantizzazione di statue e opere: è un dovuto commento storico e artistico sui fenomeni sociali e il loro contesto.
"It belongs in a museum" -ma è una riflessione critica sul senso di musealizzare, contro l'essenzialismo vuoto, per una visione meno superficiale e retorica della cosiddetta "cancel culture"
Leggetevelo prima di saltare a conclusioni affrettate sul modo in cui sono state presentate le proteste che hanno portato dal semplice imbrattamento (senza danni) alla rimozione e/o alla ri-semantizzazione di statue e opere: è un dovuto commento storico e artistico sui fenomeni sociali e il loro contesto.
"It belongs in a museum" -ma è una riflessione critica sul senso di musealizzare, contro l'essenzialismo vuoto, per una visione meno superficiale e retorica della cosiddetta "cancel culture"
"It belongs in a museum" -ma è una riflessione critica sul senso di musealizzare, contro l'essenzialismo vuoto, per una visione meno superficiale e retorica della cosiddetta "cancel culture"

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Lo consiglio a chi è piaciuta la serie ed era già entusiasta delle integrazioni dei fumetti: potreste ritrovarvi spiazzatə dalla differenza di media narrativo, ma ne vale la pena, e non ha troppe pretese letterarie quindi lo stile è abbastanza fluido come fosse un adattamento scenografico.
MA lo ammetto. Pensavo di aver comprato un fumetto. E l'ho comprato alla cieca perché quelli (i fumetti) precedenti sulla serie mi sono piaciuti tutti, integrando parti di storia lasciati fuori tra le Aang e Korra, quando questo mi era forse anche più interessando parlando di un'epoca ancora più lontana.
Solo dopo mi sono ricordato di una storia su Kyoshi, partita (forse) come fanfiction e poi canonizzata perché riconosciuta dagli autori della serie, che avevo scoperto per le critiche a netflix di adattare male la storia principale invece di prenderne una (come questa di Kyoshi) già in linea con lo stile 'crudo' …
Lo consiglio a chi è piaciuta la serie ed era già entusiasta delle integrazioni dei fumetti: potreste ritrovarvi spiazzatə dalla differenza di media narrativo, ma ne vale la pena, e non ha troppe pretese letterarie quindi lo stile è abbastanza fluido come fosse un adattamento scenografico.
MA lo ammetto. Pensavo di aver comprato un fumetto. E l'ho comprato alla cieca perché quelli (i fumetti) precedenti sulla serie mi sono piaciuti tutti, integrando parti di storia lasciati fuori tra le Aang e Korra, quando questo mi era forse anche più interessando parlando di un'epoca ancora più lontana.
Solo dopo mi sono ricordato di una storia su Kyoshi, partita (forse) come fanfiction e poi canonizzata perché riconosciuta dagli autori della serie, che avevo scoperto per le critiche a netflix di adattare male la storia principale invece di prenderne una (come questa di Kyoshi) già in linea con lo stile 'crudo' della loro produzione. Insomma: sono partito con la fiducia tradita e pregiudizi grossi.
E invece ne è valsa tutta la pena! Storia ben fatta per questo primo volume, senso di sviluppo e profondità dei personaggi molto "alla Avatar", ampliamento del materiale originale non forzato e piacevole. Come paragone, dal punto di vista di lettore appassionato più che letterario, la sensazione è quella de "Il figli di Hurin" per "Il Signore degli Anelli": come un pezzo di storia del world-building precedente che prende vita, in modo meno epico del previsto e quasi familiare, nonostante faccia parte delle leggende nell'opera originale.
P.S.: se Tunué non pubblica il continuo o le cronache di Yangchen, sempre dello stesso autore, i prossimi volumi li leggerò in lingua originale sperando che la traduzione sia stata abbastanza simile!