The InnkKeeper ha recensito Pedagogia Hacker di Carlo Milani
Nella direzione della convivialità...
4 stelle
Questo non è un libro (solo) per persone interessate all'informatica. Anzi. Penso non sia proprio quello il punto, e l'introduzione lo dice chiaramente. Leggete almeno quella, se non vi convinco io. Dopodiché posso solo promettervi che mantiene la parola data. Non aspettatevi però risposte o istruzioni miracolose da seguire, prendetelo come uno spunto esperienziale, un resoconto discorsivo e scorrevole che può farvi chi ha partecipato ad un laboratorio trasformativo e ogni tanto ve ne propone quale assaggio interattivo dandovi qualche dritta e riferimento da cercare e svolgere in autonomia. La sensazione che lascia è che la prossima volta sarebbe sicuramente meglio partecipare di persona, a un laboratorio simile. Ma intanto è stato interessante e puoi solo esprimere gratitudine per aver condiviso questo racconto, di un'esperienza della quale altrimenti tu -personalmente- in fondo non avresti pensato di avere bisogno. E invece ci vorrebbe proprio sai?
Personalmente vorrei "restituire" questo libro con …
Questo non è un libro (solo) per persone interessate all'informatica. Anzi. Penso non sia proprio quello il punto, e l'introduzione lo dice chiaramente. Leggete almeno quella, se non vi convinco io. Dopodiché posso solo promettervi che mantiene la parola data. Non aspettatevi però risposte o istruzioni miracolose da seguire, prendetelo come uno spunto esperienziale, un resoconto discorsivo e scorrevole che può farvi chi ha partecipato ad un laboratorio trasformativo e ogni tanto ve ne propone quale assaggio interattivo dandovi qualche dritta e riferimento da cercare e svolgere in autonomia. La sensazione che lascia è che la prossima volta sarebbe sicuramente meglio partecipare di persona, a un laboratorio simile. Ma intanto è stato interessante e puoi solo esprimere gratitudine per aver condiviso questo racconto, di un'esperienza della quale altrimenti tu -personalmente- in fondo non avresti pensato di avere bisogno. E invece ci vorrebbe proprio sai?
Personalmente vorrei "restituire" questo libro con le parole con le quali mi è stato presentato cioè: "Nella direzione della convivialità (spero)". Penso sia azzeccato perché (anche) questo a fatto. Oltre a dare spunti preziosi da provare per me stesso e verso altre persone, ricorda l'importanza del processo e le sue possibilità di riuscita come di fallimento ugualmente generative, anche agli occhi di chi si è perso talmente tanto a capire e combattere giganti mulini a vento digitali fino a dimenticare quasi che "i mezzi devono giustificare il fine". Perché quando qualcosa mi spiazza, anche se è inconcludente, comunque avrà avuto il valore di farmi fermare a pensare un attimo in più -e quel fine apparentemente vuoto è giustificato dai mezzi creativi e riflessivi che lo hanno accompagnato: anche da questo posso imparare a fare "hacking" al portale della mia coscienza (e spero così possano fare anche altre persone, insieme, nella direzione della convivialità).