Un bellissimo resoconto non solo della propria vita, ma del tempo in cui viviamo, a partire dagli anni tra le due Guerre. Angela alterna aneddoti a riflessioni brevi ma profonde, a mio giudizio mai scontate.
Recensioni e commenti
Torinese, vivo a Biella. Percorso di studio professionale e un po' tortuoso però interessante tra la fisica, i diritti umani e le relazioni personali.
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diffrazioni ha recensito Il mio lungo viaggio di Piero Angela
diffrazioni ha recensito Middle England di Jonathan Coe
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4 stelle
Ero arrivato a tre quarti del libro quando, come per incanto, mi sono reso conto di aver già sentito parlare di Benjamin Trotter, di sua sorella Lois, di Doug Anderton e via dicendo. Insomma, ho capito che Coe aveva usato i protagonisti di "La banda dei brocchi" e "Circolo chiuso" per ambientare il proprio racconto dell'Inghilterra della Brexit.
Un quadro piuttosto inquietante, devo dire. Coe racconta un'Inghilterra divisa, arrabbiata, irrazionale, praticamente senza speranza. Ho letto il libro con piacere anche se, talvolta, mi è sembrato che Coe fosse un po' troppo giornalistico/documentaristico. La narrazione mi è parsa più volte soffocata dalla cronaca dei fatti.
diffrazioni ha recensito Middle England di Jonathan Coe
Review of 'Middle England' on 'Goodreads'
4 stelle
Ero arrivato a tre quarti del libro quando, come per incanto, mi sono reso conto di aver già sentito parlare di Benjamin Trotter, di sua sorella Lois, di Doug Anderton e via dicendo. Insomma, ho capito che Coe aveva usato i protagonisti di "La banda dei brocchi" e "Circolo chiuso" per ambientare il proprio racconto dell'Inghilterra della Brexit.
Un quadro piuttosto inquietante, devo dire. Coe racconta un'Inghilterra divisa, arrabbiata, irrazionale, praticamente senza speranza. Ho letto il libro con piacere anche se, talvolta, mi è sembrato che Coe fosse un po' troppo giornalistico/documentaristico. La narrazione mi è parsa più volte soffocata dalla cronaca dei fatti.
diffrazioni ha recensito Order of Time di Carlo Rovelli
L'ordine del tempo ISBD L' ordine del tempo / Carlo Rovelli. - Milano : Adelphi, …
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2 stelle
Ho fatto una certa fatica a leggerlo e, in definitiva, non mi sembra di aver capito molto. Quindi sicuramente è un limite mio, di lettore.
diffrazioni ha recensito Il Genio Dei Numeri / A Beautiful Mind di Sylvia Nasar

Sylvia Nasar: Il Genio Dei Numeri / A Beautiful Mind (Paperback, Italian language, Distribooks)
Relates how mathematical genius John Forbes Nash, Jr., suffered a breakdown at age thirty-one and …
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4 stelle
Una biografia scritta qualche anno fa, che dunque parla di Nash ancora in vita, estremamente dettagliata. Sylvia Nasar ha consultato fonti, ascoltato testimonianze, e ne è venuto fuori un quadro ampio della vita di John Nash. Non è una biografia scientifica, e i suoi risultati principali sono riassunti per sommi capi. Appassionante è anche il retroscena della decisione di assegnare a Nash il Nobel per l'economia, caso unico in cui, appunto, il retroscena è venuto a galla.
diffrazioni ha recensito Il Genio Dei Numeri / A Beautiful Mind di Sylvia Nasar

Sylvia Nasar: Il Genio Dei Numeri / A Beautiful Mind (Paperback, Italian language, Distribooks)
Relates how mathematical genius John Forbes Nash, Jr., suffered a breakdown at age thirty-one and …
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4 stelle
Una biografia scritta qualche anno fa, che dunque parla di Nash ancora in vita, estremamente dettagliata. Sylvia Nasar ha consultato fonti, ascoltato testimonianze, e ne è venuto fuori un quadro ampio della vita di John Nash. Non è una biografia scientifica, e i suoi risultati principali sono riassunti per sommi capi. Appassionante è anche il retroscena della decisione di assegnare a Nash il Nobel per l'economia, caso unico in cui, appunto, il retroscena è venuto a galla.
diffrazioni ha recensito Factfulness di Hans Rosling
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4 stelle
Saper leggere i dati, saper vedere le cose. Factufulness racconta questo. Usando i dati più affidabili a disposizione (quelli ONU e Banca Mondiale, prevalentemente) Hans Rosling ci mostra come il mondo, su molti fronti, è in rapido miglioramento. Solo che non ce ne accorgiamo.
Dal punto di vista delle condizioni di vita delle persone, dell'uscita dalla povertà estrema, dell'istruzione, della parità di genere. Attenzione: non dice che al mondo va tutto bene, dice che, su molte questioni, le cose stanno migliorando e lo fanno a una velocità impressionante.
A migliorare in modo estremamente rapido sono le condizioni di vita in molti paesi asiatici e africani, e facciamo tenerezza, noi Europei - ma pure statunitensi - strenuamente impegnati nel difenderci da un mondo che, nel giro di qualche decennio, ci supererà di slancio.
(A proposito di andamenti, va detto che, dopo la pubblicazione di questo libro, sono usciti dati FAO che …
Saper leggere i dati, saper vedere le cose. Factufulness racconta questo. Usando i dati più affidabili a disposizione (quelli ONU e Banca Mondiale, prevalentemente) Hans Rosling ci mostra come il mondo, su molti fronti, è in rapido miglioramento. Solo che non ce ne accorgiamo.
Dal punto di vista delle condizioni di vita delle persone, dell'uscita dalla povertà estrema, dell'istruzione, della parità di genere. Attenzione: non dice che al mondo va tutto bene, dice che, su molte questioni, le cose stanno migliorando e lo fanno a una velocità impressionante.
A migliorare in modo estremamente rapido sono le condizioni di vita in molti paesi asiatici e africani, e facciamo tenerezza, noi Europei - ma pure statunitensi - strenuamente impegnati nel difenderci da un mondo che, nel giro di qualche decennio, ci supererà di slancio.
(A proposito di andamenti, va detto che, dopo la pubblicazione di questo libro, sono usciti dati FAO che documentano una battuta d'arresto nella lotta alla fame nel mondo: una situazione drammatica, ovviamente, che però ancora non è un andamento. Occorre vedere cosa succede negli anni prossimi).
Sia chiaro: questo libro non dice che il mondo va bene e non bisogna preoccuparsi. Dice che dobbiamo imparare a riconoscere i veri grandi problemi che ci si parano davanti. E no, tra questi non rientra l'immigrazione. Rientrano invece il cambiamento climatico, la possibilità di una pandemia come quella del 1919, lo scoppio di un conflitto planetario.
'Curiosamente', i nostri leader di governo - penso agli Stati Uniti, all'Italia e altri paesi europei - sui problemi prioritari nicchiano, mentre su quelli che sarebbero gestibili senza particolari difficoltà, per potenze sviluppate come le nostre, montano su un cinematografo che lèvati. Ancora più 'curiosamente', noi cittadini gli andiamo dietro.
diffrazioni ha valutato La formula segreta dei Simpson: 3 stelle
diffrazioni ha recensito L'ultimo teorema di Fermat di Simon Singh (BUR. Saggi)
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4 stelle
Una formula banale, così semplice che la può capire anche chi ha le nozioni matematiche della scuola media (e forse pure delle elementari). Eppure, dimostrare questa formula, è stato il più arduo compito della storia della matematica.
Simon Singh usa la vicenda dell'ultimo Teorema di Fermat per raccontare la storia non solo della matematica, ma più in generale del pensiero umano. Racconta i momenti bui, come quando prima i fanatici cristiani e poi quelli islamici, uccisero la straordinaria esperienza della biblioteca d'Alessandria, contribuendo a far sprofondare le fiorenti società occidentali nel Medio Evo (serva da monito: le conquiste intellettuali e civili non sono mai definitive, si può sempre tornare indietro).
Racconta la difficoltà che le donne hanno avuto nell'ottenere il rispetto dovuto, nel mondo della scienza (un problema che permane ancora oggi: tra i tanti che nel '900 hanno dato l'assalto all'ultimo teorema di Fermat, ma non vi è nessuna …
Una formula banale, così semplice che la può capire anche chi ha le nozioni matematiche della scuola media (e forse pure delle elementari). Eppure, dimostrare questa formula, è stato il più arduo compito della storia della matematica.
Simon Singh usa la vicenda dell'ultimo Teorema di Fermat per raccontare la storia non solo della matematica, ma più in generale del pensiero umano. Racconta i momenti bui, come quando prima i fanatici cristiani e poi quelli islamici, uccisero la straordinaria esperienza della biblioteca d'Alessandria, contribuendo a far sprofondare le fiorenti società occidentali nel Medio Evo (serva da monito: le conquiste intellettuali e civili non sono mai definitive, si può sempre tornare indietro).
Racconta la difficoltà che le donne hanno avuto nell'ottenere il rispetto dovuto, nel mondo della scienza (un problema che permane ancora oggi: tra i tanti che nel '900 hanno dato l'assalto all'ultimo teorema di Fermat, ma non vi è nessuna donna).
Ma tra le storie tragiche vi è anche l'avventura di una conquista intellettuale che nasce da un dettaglio (una banale formula, appunto, appena più complicata del teorema di Pitagora), per svilupparsi in tanti campi diversi e fondamentali. Un po' di basi matematiche le ho, ma credo che chiunque possa lasciarsi trasportare da Singh in questo racconto straordinario.
diffrazioni ha recensito L'ultimo teorema di Fermat di Simon Singh (BUR. Saggi)
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4 stelle
Una formula banale, così semplice che la può capire anche chi ha le nozioni matematiche della scuola media (e forse pure delle elementari). Eppure, dimostrare questa formula, è stato il più arduo compito della storia della matematica.
Simon Singh usa la vicenda dell'ultimo Teorema di Fermat per raccontare la storia non solo della matematica, ma più in generale del pensiero umano. Racconta i momenti bui, come quando prima i fanatici cristiani e poi quelli islamici, uccisero la straordinaria esperienza della biblioteca d'Alessandria, contribuendo a far sprofondare le fiorenti società occidentali nel Medio Evo (serva da monito: le conquiste intellettuali e civili non sono mai definitive, si può sempre tornare indietro).
Racconta la difficoltà che le donne hanno avuto nell'ottenere il rispetto dovuto, nel mondo della scienza (un problema che permane ancora oggi: tra i tanti che nel '900 hanno dato l'assalto all'ultimo teorema di Fermat, ma non vi è nessuna …
Una formula banale, così semplice che la può capire anche chi ha le nozioni matematiche della scuola media (e forse pure delle elementari). Eppure, dimostrare questa formula, è stato il più arduo compito della storia della matematica.
Simon Singh usa la vicenda dell'ultimo Teorema di Fermat per raccontare la storia non solo della matematica, ma più in generale del pensiero umano. Racconta i momenti bui, come quando prima i fanatici cristiani e poi quelli islamici, uccisero la straordinaria esperienza della biblioteca d'Alessandria, contribuendo a far sprofondare le fiorenti società occidentali nel Medio Evo (serva da monito: le conquiste intellettuali e civili non sono mai definitive, si può sempre tornare indietro).
Racconta la difficoltà che le donne hanno avuto nell'ottenere il rispetto dovuto, nel mondo della scienza (un problema che permane ancora oggi: tra i tanti che nel '900 hanno dato l'assalto all'ultimo teorema di Fermat, ma non vi è nessuna donna).
Ma tra le storie tragiche vi è anche l'avventura di una conquista intellettuale che nasce da un dettaglio (una banale formula, appunto, appena più complicata del teorema di Pitagora), per svilupparsi in tanti campi diversi e fondamentali. Un po' di basi matematiche le ho, ma credo che chiunque possa lasciarsi trasportare da Singh in questo racconto straordinario.
diffrazioni ha recensito Primo Levi e Tullio Regge di Primo Levi (Struzzi -- 329)
Review of 'Primo Levi e Tullio Regge' on 'Goodreads'
4 stelle
Un paio d'ore di discussione tra due persone curiose. C'è molta fisica, nella chiacchierata tra Levi e Regge, a tratti pure specialistica. Ma ci sono anche riflessioni sul modo con cui ci si pone di fronte ai problemi. Nelle parole dei due torinesi c'è una voglia di capire che sovrasta quella di giudicare. Il dialogo nella sua forma più bella.
diffrazioni ha recensito Primo Levi e Tullio Regge di Primo Levi (Struzzi -- 329)
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4 stelle
Un paio d'ore di discussione tra due persone curiose. C'è molta fisica, nella chiacchierata tra Levi e Regge, a tratti pure specialistica. Ma ci sono anche riflessioni sul modo con cui ci si pone di fronte ai problemi. Nelle parole dei due torinesi c'è una voglia di capire che sovrasta quella di giudicare. Il dialogo nella sua forma più bella.