The Gib ha iniziato a leggere Project Hail Mary di Andy Weir

Project Hail Mary di Andy Weir
Ryland Grace sta viaggiando a bordo della Hail Mary, una minuscola navicella spaziale lanciata nelle profondità dello spazio, unico sopravvissuto …
In passato divoratore di fantascienza e saggistica scientifica. Attualmente mi interessano soprattutto saggi di spiritualità, metafisica, retorica... ma se arriva una bella storia di fantascienza, le faccio spazio.
Questo collegamento si apre in una finestra pop-up
66% completato! The Gib ha letto 8 di 12 libri.
Ryland Grace sta viaggiando a bordo della Hail Mary, una minuscola navicella spaziale lanciata nelle profondità dello spazio, unico sopravvissuto …
Rispetto ad altro saggi dello stesso autore, questo risulta meno scorrevole e, nella seconda parte, poco incisivo perché (a mio parere) confusionario. Si riprende comunque nel finale. Ciò non toglie che, come sempre, Stark castiga certa tradizione anticristiana (o anticattolica) così radicata nel post illuminismo, con ampia trattazione & confutazione (completamente LAICA) del "è tutta colpa della Chiesa del Medio Evo"; e con una visione storica ampliata del concetto di "capitalismo", insieme a tutto quanto nell'occidente è da esso scaturito.
Molto è stato scritto sui motivi per i quali, a partire dal Medioevo, l’Occidente ha sopravanzato il resto del mondo. …
Molto è stato scritto sui motivi per i quali, a partire dal Medioevo, l’Occidente ha sopravanzato il resto del mondo. …
Alcuni racconti risentono del tempo passato, altri non sono proprio fantascienza. Ciò non toglie che siamo di fronte a qualcuno che sa scrivere veramente bene.
Per festeggiare le cento uscite del «Millemondi» abbiamo deciso di offrire ai nostri lettori il meglio delle opere brevi di …
Per festeggiare le cento uscite del «Millemondi» abbiamo deciso di offrire ai nostri lettori il meglio delle opere brevi di …
Affascinante leggere l'opera di un autore così a suo agio tra filosofia, teologia e scienza; soprattutto per il sottoscritto che, per forma mentis evaporata con questa lettura, tende(va) a mantenere almeno un sottile diaframma tra questi argomenti. La partenza è in salita, con un utilizzo di termini tecnici (teo-filosofici) abbastanza invadente, ma si addolcisce man mano che ci si avvicina alla fine. Una sorpresa per chi pensava di "aver messo al suo posto" sia scienza sia teologia, perché le riflessioni profondamente fondate e motivate dell'autore sull'intreccio possibile e non doloroso tra questi due campi, nonché la puntigliosa analisi e distruzione dei principali moti di avversione tra gli stessi campi, porta ad una serenità interiore che farebbe bene sia a certi "accaniti religiosi", sia ai simmetrici "accaniti antireligiosi": entrambi impegnati, spesso con astio diabolico (e -nota bene- ci sono cascato anch'io più di una volta), nello sforzo di "smontare" qualcosa che... …
Affascinante leggere l'opera di un autore così a suo agio tra filosofia, teologia e scienza; soprattutto per il sottoscritto che, per forma mentis evaporata con questa lettura, tende(va) a mantenere almeno un sottile diaframma tra questi argomenti. La partenza è in salita, con un utilizzo di termini tecnici (teo-filosofici) abbastanza invadente, ma si addolcisce man mano che ci si avvicina alla fine. Una sorpresa per chi pensava di "aver messo al suo posto" sia scienza sia teologia, perché le riflessioni profondamente fondate e motivate dell'autore sull'intreccio possibile e non doloroso tra questi due campi, nonché la puntigliosa analisi e distruzione dei principali moti di avversione tra gli stessi campi, porta ad una serenità interiore che farebbe bene sia a certi "accaniti religiosi", sia ai simmetrici "accaniti antireligiosi": entrambi impegnati, spesso con astio diabolico (e -nota bene- ci sono cascato anch'io più di una volta), nello sforzo di "smontare" qualcosa che... non esiste proprio. Questo è, a mio parere, il miglior messaggio di questo libro ed il merito maggiore dell'autore, che riassumo nella frase: "prima di parlare e accusare/smontare, sei sicuro di esserti ben informato, ed aver altrettanto compreso, in merito a quello che ti sta a cuore?"
Oggi più che mai il Cattolicesimo deve cambiare il linguaggio tramite cui dialoga con le scienze, e lo deve fare …
Oggi più che mai il Cattolicesimo deve cambiare il linguaggio tramite cui dialoga con le scienze, e lo deve fare …
La (mia) speranza è che questo piccolo saggio si diffonda tra chi si dichiara o atteggia ad anticristiano. Non perché cambierà idea sulla religione o, come d'incanto, troverà la fede. Semplicemente perché potrà "toccare con mano" quante sciocchezze sono "vendute" come inestimabili verità antireligiose, cioè quanto si possa essere superficiali o illusi... senza bisogno di far ricorso a Dio. Scienza/razionalità e fede non sono antitetici, e chi lo professa dimostra solo di... avere una differente fede ;)
Riporto come splendida citazione la conclusione dell'opera: "La speranza è di aver dato una testimonianza della maniera in cui vivo in concreto la mia fede assieme al mio ruolo di matematico, favorito in questo dalla presenza di Dio, che sento viva in me e che non mi ha mai abbandonato."
Come può un matematico credere in Dio? Un luogo comune nato con l'illuminismo vuole che gli scienziati siano atei o …
Come può un matematico credere in Dio? Un luogo comune nato con l'illuminismo vuole che gli scienziati siano atei o …
Una buona base di fantascienza, ben strutturata, condita con giallo e un pizzico di body horror. Una storia originale, scorrevole, dove ogni capitolo tira verso il successivo, con diversi colpi di scena; e con un finale vero e soddisfacente, senza facili trucchetti di aggancio postumo. Un’ambientazione italiana proiettata nel futuro prossimo, con un regresso distorto e distopico; in essa si stagliano personaggi tridimensionali e mai noiosi, nemmeno la “stupenda creatura idiota”.
Se proprio vogliamo trovare qualche riferimento, seppur involontario, penso a “Dr.Adder” (1984) di K.W.Jeter; oppure “Povere creature” (1992+2023), romanzo di Alasdair Gray e film di Yorgos Lanthimos. Non come critica, tutt’altro.
Sarebbe ottimo per una… “trasfigurazione” cinematografica: Mainetti, dove sei? ;)
Peccato per qualche svista nella composizione del testo.
Nella città-stato di Palmariva, la tecnologia della "trasfigurazione" consente a chiunque di modificare esteriormente il proprio corpo. Attecchiscono mode sempre …