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Quando ti trovi davanti ad una grande penna te ne accorgi subito. Sciascia è in grado di eseguire acrobazie con la sua scrittura elegante ma non leziosa. E' stato quindi bello lasciarmi trasportare dalle considerazioni critiche (e mai banali) di questo autore.

Personaggi ben delineati anche a livello psicologico in questo giallo francese. Non saprei dire cosa sia stato a farmelo pensare, ma la scrittura mi ricorda vagamente Georges Simenon.

Libro che parla di disagio mentale e della condizione dei "manicomi" nella Svezia di alcuni decenni fa. Lo consiglio se vi interessano questi temi che sono stati rimossi dalla memoria collettiva (anche italiana).

Narrazione a fumetti in lapis bianco e nero della storia della giornalista "cattiva non rieducabile"(trovate il significato di qst definizione proprio nella storia)che ha criticato il regime di Putin ed è morta per i suoi scritti.Le tavole sono molto evocative:il nero e il tratto intenso e calcato della matita sottolineano i dolori e i traumi di Anna e delle persone coinvolte negli attacchi terroristici.Ho imparato tanto in merito alla questione Cecenia -Russia.

Questo è il secondo libro della serie "I delitti del casello". Si legge senza fatica anche se il primo volume della serie mi era piaciuto di più. Valuterò se proseguire.