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Presentato come capostipite del romanzo gotico, avevo in mente qualcosa di simile a Stoker o Shelley. Ma i figli non sono mai identici ai genitori. Potrebbe non piacere agli amanti del genere, ma lo consiglio comunque se non altro perché è di veloce lettura.

La Storia supera i limiti delle storie raccontate, e questo mi piace (come ho già scritto), e con qualche artificio letterario i racconti tendono a portare il lettore al punto finale. Devo aggiungere che, a tratti, questi artifici mi sono sembrati eccessivi.

Mi piaccono le opere che mettono al centro la Storia, dove il tempo del racconto supera la durata della vita dei protagonisti. In questo senso, il titolo "Cronache della galassia" usato nelle pubblicazioni degli anni Sessanta era azzeccato e più preciso riguardo il contenuto del romanzo rispetto a "Prima Fondazione".

Una lettura socio-economica chiara e concreta del fenomeno (quello del titolo del libro) che da alcuni decenni pervade la nostra vita

Il libro mette in fila una pagina dopo l'altra concetti che possono essere già noti a coloro che si interessano di Internet e tecnologie digitali, di sociologia, di economia... ma li concatena dando una chiave di lettura di un fenomeno che da 2 decenni ha cambiato il nostro modo di vivere senza una nostra piena consapevolezza dell'importanza del cambiamento.

Le vite degli autori delle Cronache di Narnia, Il signore degli Anelli e altri poeti inglesi si intrecciano con quella di Lawrence d'Arabia; sullo sfondo le vite degli ex combattenti e i flashback della guerra turco-araba alla fine dell'impero Ottomano.

Ambientato alternativamente in America e nell'Ucraina russa all'epoca di Stalin, racconta il dramma dell'olocausto degli ucraini affamati dal regime comunista attraverso i ricordi di una anziana emigrata in America (come l'autrice). Sarà che quando l'ho letto era da poco scoppiata la guerra in Ucraina con la Russia, sarà che l'assistente familiare di mia mamma è di Kiev, in molti passaggi mi ha commosso.

@eklektikos Già. Parecchi anni fa avevo letto i 3 libri iniziali e almeno uno dei 2 sequel. E' per questo, immagino, che i 2 ultimi in ordine temporale mi danno questa sensazione.

Asimov mi ha affascinato da ragazzino e mi affascina ancora. Per ora ho letto i primi 2 libri del ciclo ed ho avuto l'impressione, a tratti, di leggere qualcosa inserito per dare un senso al dopo. Ma non mi scoraggio.