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Con questo si entra, soprattutto nella seconda parte, in pieno territorio Fondazione, e a testa alta. Teoria dei giochi, sociologia cosmica, ENORMI ASTRONAVI, in questo libro succedono così tante ed enormi cose (tra cui astronavi) da non credere. No davvero, ciclo epico - scrittura mediocre, purtroppo, ma ritmo e grandezza epici.

Fantascienza hardcore (scienziati vs militari/Partito, problemi di fisica, astronomia, alieni) + Greg Egan + ma SONO TUTTI CINESI!
Spettacolo, un godimento totale. Ho già iniziato il secondo.

Durante la lettura ho pensato di darle due stellette, perché ci sono pagine in cui ti cadono le braccia. Non capisco se è una questione di lingua, di traduzione o che, ma lo stile è così piatto, elementare, e il monologo interiore della giovane donna protagonista mi sembra quello di un'adolescente.
Sono in realtà due storie. Questo è un libro giovanile che poi è stato riscritto aggiungendo la seconda parte. Ciò nonostante non si sente uno scollamento tra le due parti.
Ti rimane comunque qualcosa, perché si gira attorno a questioni importanti nella vita di una persona e l'approccio naif funziona perché aiuta a osservarle da una prospettiva diversa.

Un tragico avvenimento porta due famiglie a confrontarsi con perdita, lutto, valori, tradizioni, relazioni famigliari con un'intensità di carattere epico. I protagonisti sono nativi americani e questo ha un enorme peso nel romanzo, a livello di trama e di "voce" della scrittura. Quando lo finisci pensi "Madò, che storia ho letto". Raramente puoi avere di più da un romanzo.

questo romanzo è un librone. davvero, la gente dovrebbe conoscerlo. è un romanzo che dovrebbe avere lo stesso riconoscimento di "Metà di un sole giallo" di Adichie e di "Patria" di Arumburu.
due amiche, primi del novecento, adolescenti filatrici dello strato più povero di Ovada: una fugge in America, e vive le sfide e i successi e i dubbi di un'italoamericana, l'altra rimane e si fa prima guerra mondiale, squadristi, regime fascista, seconda guerra mondiale, Resistenza, in una famiglia allargata di mezzadri comunisti le cui vicende si intrecciano con quelle della figlia del proprietario terriero (terzo personaggio centrale, questo libro ha tre protagoniste nella sua coralità) che decide di farne la sua famiglia.
un finale che al confronto quello di "Patria" è buttato lì.

È un argomento incredibilmente interessante, una lettura piacevole, ma: troppo breve. Stuzzica la curiosità ma non la appaga.

Dagli anni precedenti alla deportazione degli schiavi nelle colonie a oggi: la storia di un clan che si disperde per il mondo. Giustamente accostata alla trilogia di Chinua Achebe per il racconto delle origini e il senso di una maledizione che ricade sulle generazioni successive. Bellissimo.

Sorprendente. Nonostante la premessa, il racconto "autobiografico" del protagonista, con la sua epica delle esplorazioni scientifiche e con tanto di mimesi delle note bibliografiche, appassiona in maniera totalizzante. Il finale è sconvolgente.