Recensioni e commenti

diffrazioni

diffrazioni@bookwyrm.it

Registrato 1 anno, 3 mesi fa

Torinese, vivo a Biella. Percorso di studio professionale e un po' tortuoso però interessante tra la fisica, i diritti umani e le relazioni personali.

Questo collegamento si apre in una finestra pop-up

Chiara Valerio: La matematica è politica (Italian language, 2020)

None

«Sono sempre stata insofferente al principio di autorità, mai alla regola». E la matematica è il regno delle regole, che non sono immutabili, che evolvono a seconda di quello che si capisce, degli errori che si fanno, dei punti di vista che si aggiungono. Esattamente come dovrebbe essere per la democrazia.

È una perla, questo breve libro di Chiara Valerio. La scrittrice non dice mai che noi italiani siamo un popolo di ignoranti, in matematica (mi permetto di dirlo io) ma dice che la matematica è una disciplina intesa come minore. Ci possiamo autodenunciare come incompetenti, in matematica, senza alcuna vergogna, anzi, contando di suscitare un po' di simpatia.

E questo è un problema serio, non solo per la qualità della nostra cultura in generale ma anche per la democrazia in cui, a fatica, proviamo a vivere. Un problema che ha origini lontane: illustri e influenti personalità, come Croce e …

Chiara Valerio: La matematica è politica (Italian language, 2020)

Review of 'La matematica è politica' on 'Goodreads'

«Sono sempre stata insofferente al principio di autorità, mai alla regola». E la matematica è il regno delle regole, che non sono immutabili, che evolvono a seconda di quello che si capisce, degli errori che si fanno, dei punti di vista che si aggiungono. Esattamente come dovrebbe essere per la democrazia.

È una perla, questo breve libro di Chiara Valerio. La scrittrice non dice mai che noi italiani siamo un popolo di ignoranti, in matematica (mi permetto di dirlo io) ma dice che la matematica è una disciplina intesa come minore. Ci possiamo autodenunciare come incompetenti, in matematica, senza alcuna vergogna, anzi, contando di suscitare un po' di simpatia.

E questo è un problema serio, non solo per la qualità della nostra cultura in generale ma anche per la democrazia in cui, a fatica, proviamo a vivere. Un problema che ha origini lontane: illustri e influenti personalità, come Croce e …

John Niven: La lista degli stronzi (Italian language)

None

Niven immagina gli Stati Uniti tra qualche anno. Immagina che la frangia più estrema e reazionaria tra i supporter di Trump sia diventata larga maggioranza, in tutto il paese. In questo contesto ambienta la sua storia, che a me fa venire in mente a tratti Breaking Bad, a tratti Kill Bill. Non azzardo a dire che si tratti di scopiazzature, però neppure mi sembra che alcune trovate siano particolarmente originali.

«La lista degli stronzi» mi sembra soprattutto un libro di denuncia su quello che potrebbero diventare gli Stati Uniti, se le cose andassero nel peggiore dei modi possibili. Ma anche così mi pare un libro debole, perché i cattivi sono davvero delle macchiette (che poi ne esistano davvero, di personaggi così, non ne dubito: ho appena letto che moglie e marito che hanno puntato la pistola e il fucile di fronte a dei manifestanti colpevoli di passare davanti a casa …

John Niven: La lista degli stronzi (Italian language)

Review of 'La lista degli stronzi' on 'Goodreads'

Niven immagina gli Stati Uniti tra qualche anno. Immagina che la frangia più estrema e reazionaria tra i supporter di Trump sia diventata larga maggioranza, in tutto il paese. In questo contesto ambienta la sua storia, che a me fa venire in mente a tratti Breaking Bad, a tratti Kill Bill. Non azzardo a dire che si tratti di scopiazzature, però neppure mi sembra che alcune trovate siano particolarmente originali.

«La lista degli stronzi» mi sembra soprattutto un libro di denuncia su quello che potrebbero diventare gli Stati Uniti, se le cose andassero nel peggiore dei modi possibili. Ma anche così mi pare un libro debole, perché i cattivi sono davvero delle macchiette (che poi ne esistano davvero, di personaggi così, non ne dubito: ho appena letto che moglie e marito che hanno puntato la pistola e il fucile di fronte a dei manifestanti colpevoli di passare davanti a casa …

ha recensito Le vendicatrici di Massimo Carlotto (Einaudi stile libero big)

Review of 'Le vendicatrici' on 'Goodreads'

Che dire? È una lettura divertente, molto. È il secondo libro della serie, in cui ho ritrovato le protagoniste della prima. Le vicende, però, sono un po' più spostate su Eva, come si capisce dal sottotitolo, la romanissima titolare del negozio di profumi.

Come il primo, l'ho letto in un giorno, perché scorre via, nell'attesa di vedere i cattivi che si prendono le botte che si meritano. Ho già per le mani il terzo, dedicato a Sara.

ha recensito Le vendicatrici di Massimo Carlotto (Einaudi stile libero big)

None

Che dire? È una lettura divertente, molto. È il secondo libro della serie, in cui ho ritrovato le protagoniste della prima. Le vicende, però, sono un po' più spostate su Eva, come si capisce dal sottotitolo, la romanissima titolare del negozio di profumi.

Come il primo, l'ho letto in un giorno, perché scorre via, nell'attesa di vedere i cattivi che si prendono le botte che si meritano. Ho già per le mani il terzo, dedicato a Sara.

ha recensito Le vendicatrici di Massimo Carlotto (Einaudi stile libero. Big)

Review of 'Le vendicatrici' on 'Goodreads'

Letto molto velocemente, perché mi ha divertito ed è stato perfetto per passare una giornata sotto l'ombrellone. Penso che passerò anche ai volumi successivi, ma sempre con lo spirito di una lettura di totale evasione. Non che manchino i riferimenti - ben poco d'evasione - alla criminalità organizzata che devasta Roma e alla discriminazione di genere. Ma, lo confesso, in me come lettore è prevalsa la spinta al 'vedere quando 'sti cattivi si prenderanno le mazzate che meritano'.

ha recensito Le vendicatrici di Massimo Carlotto (Einaudi stile libero. Big)

None

Letto molto velocemente, perché mi ha divertito ed è stato perfetto per passare una giornata sotto l'ombrellone. Penso che passerò anche ai volumi successivi, ma sempre con lo spirito di una lettura di totale evasione. Non che manchino i riferimenti - ben poco d'evasione - alla criminalità organizzata che devasta Roma e alla discriminazione di genere. Ma, lo confesso, in me come lettore è prevalsa la spinta al 'vedere quando 'sti cattivi si prenderanno le mazzate che meritano'.

A few weeks after marrying an attractive young widow, Gordon Cloade is tragically killed by …

None

La trama, la suspense, lo scoprire l'assassino, per me è secondario. È decisamente più interessante il quadro di una famiglia con personaggi diversi, che vivono in un mondo tutto loro. A mio gusto, è un romanzo bello e piacevola. Non al livello di «Dieci piccoli indiani», che è il mio preferito, ma bello.

Agatha Christie: There is a Tide (Paperback, 1961, Dell)

A few weeks after marrying an attractive young widow, Gordon Cloade is tragically killed by …

Review of 'There is a Tide' on 'Goodreads'

La trama, la suspense, lo scoprire l'assassino, per me è secondario. È decisamente più interessante il quadro di una famiglia con personaggi diversi, che vivono in un mondo tutto loro. A mio gusto, è un romanzo bello e piacevola. Non al livello di «Dieci piccoli indiani», che è il mio preferito, ma bello.

ha recensito Tre camere a Manhattan di Georges Simenon (Biblioteca Adelphi -- 360)

Review of 'Tre camere a Manhattan' on 'Goodreads'

Credo di aver commesso un errore, e cioè di aver centellinato la lettura di questo libro, poche pagine alla sera prima di addormentarmi. Così ne ho avuto la sensazione del racconto di un amore claustrofobico. A metà ho accelerato, e in un paio di apertura l'ho finito, trovandolo decisamente più coinvolgente. Ricordo che «L'uomo che guardava passare i treni» mi era piaciuto parecchio, questo un po' meno ma, in ogni caso, il Simenon 'non-Magreit' lo trovo sempre piacevole.

ha recensito Tre camere a Manhattan di Georges Simenon (Biblioteca Adelphi -- 360)

None

Credo di aver commesso un errore, e cioè di aver centellinato la lettura di questo libro, poche pagine alla sera prima di addormentarmi. Così ne ho avuto la sensazione del racconto di un amore claustrofobico. A metà ho accelerato, e in un paio di apertura l'ho finito, trovandolo decisamente più coinvolgente. Ricordo che «L'uomo che guardava passare i treni» mi era piaciuto parecchio, questo un po' meno ma, in ogni caso, il Simenon 'non-Magreit' lo trovo sempre piacevole.

ha recensito Le luci nelle case degli altri di Chiara Gamberale (Scrittori italiani e stranieri)

Chiara Gamberale: Le luci nelle case degli altri (Italian language, 2010, Mondadori)

None

Ho scelto di leggerlo attratto dal titolo, che trovo molto bello. Il racconto pure l'ho trovato piacevole, unica nota è che, a mio gusto, è eccessivamente lungo. La quarta di copertina promette che all'ultima pagina ci sarà una rivelazione che 'vi mette knockout'. Ecco, a me non è successo.

ha recensito Le luci nelle case degli altri di Chiara Gamberale (Scrittori italiani e stranieri)

Chiara Gamberale: Le luci nelle case degli altri (Italian language, 2010, Mondadori)

Review of 'Le luci nelle case degli altri' on 'Goodreads'

Ho scelto di leggerlo attratto dal titolo, che trovo molto bello. Il racconto pure l'ho trovato piacevole, unica nota è che, a mio gusto, è eccessivamente lungo. La quarta di copertina promette che all'ultima pagina ci sarà una rivelazione che 'vi mette knockout'. Ecco, a me non è successo.

Ilaria Capua: Io, trafficante di virus (Hardcover, Italian language, 2017, Rizzoli)

Review of 'Io, trafficante di virus' on 'Goodreads'

Premessa doverosa, per quanto scontata: questo è un racconto in prima persona, va da sé che la professoressa Capua racconta la sua vicenda dal proprio punto di vista. In ogni caso, riporta fatti che distingue bene dalle sue opinioni e sensazioni.

Storia di scienza e amara giustizia, recita il titolo di questo libro. Ed è vero, ci sono queste componenti. C'è la storia di una brillante scienziata che, in estrema sintesi, oggi lavora in Florida e non in Italia perché l'Italia l'ha mandata via. C'è la storia di una giustizia piena di lacune, difetti e che fatica a correggere le sue imperfezioni.

Ci sono però anche la politica e il tema dell'informazione, che non ne escono bene. Che il cosiddetto 'palazzo' fatichi ad accogliere persone preparate e utili alla società, forse non ci sorprende (non che la sostanza cambi, ma va considerato che Ilaria Capua è entrata in parlamento con …