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In trasloco da Goodreads, dove avevo lo status di librarian. Ora esploro il Fediverso libresco, vediamo un po' come va...

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Libri di Damiana Atzeni

Da leggere

Euroclub Mondolibri (Visualizza tutti i 5)

Obiettivo di lettura 2025

42% completato! Damiana Atzeni ha letto 11 di 26 libri.

Michela Murgia: Ricordatemi come vi pare (Paperback, Italiano language, 2024, Mondadori)

La viva voce dell'intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per …

Recensione per Ricordatemi come vi pare

Ricordatemi come vi pare può essere considerato il testamento spirituale di Michela Murgia. Un lungo e sincero colloquio tra l'autrice e Beppe Cottafavi, suo editor e amico, che racconta la sua vita, con tutte le dinamiche e gli inciampi del caso, nell'ora in cui la sua vita si sta spegnendo. Un libro, come tutti quelli della Murgia, che merita di essere letto, intenso e coerente con le sue idee, e che permette una rilettura più profonda dei suoi testi. La sua lucidità nel racconto è disarmante, è onesta e coraggiosa fino alla fine. All'interno si tovano anche quattro racconti ritrovati e inseriti tra un ricordo e l'altro.

Michela Murgia: Chirù (Hardcover, Italiano language, 2016, Mondolibri)

Quando Eleonora e Chirù s'incontrano, lui ha diciotto anni e lei venti di più. Le …

Recensione di Chirù (in precedenza su Goodreads)

Amarsi vuol dire perdere l'equilibrio, derubarsi l'un l'altro, attrarsi e spaventarsi, scambiarsi di posto: è questo che fanno Eleonora e Chirù. La loro è una storia di apprendistato, dono, manipolazione e gioventù. Lei maestra, lui allievo, ma entrambi impreparati davanti alla lezione più difficile: quando l'amore smette di essere una forza e diventa un potere?

Michela Murgia: Accabadora (Hardcover, Italiano language, 2009, Mondolibri)

Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia, ma la loro intesa ha il …

Recensione di Accabadora (in precedenza su Goodreads)

"Acabar", in spagnolo, significa finire. E in sardo "accabadora" è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non è il gesto di un'assassina, ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. È lei l'ultima madre. Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia, ma la loro intesa ha il valore speciale delle cose che si sono scelte. La vecchia sarta ha visto Maria rubacchiare in un negozio, e siccome nessuno la guardava ha pensato di prenderla con sé, perché "le colpe, come le persone, iniziano a esistere se qualcuno se ne accorge". E adesso avrà molto da insegnare a quella bambina cocciuta e sola: come cucire le asole, come armarsi per le guerre che l'aspettano, come imparare l'umiltà di accogliere sia la vita sia la morte. D'altra parte, "non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri …