Stefano Zanardi ha iniziato a leggere La strada di fango giallo di Xue Can
La strada di fango giallo di Xue Can
Al limitare di una grande città, una strada di fango giallo è costellata di casupole in rovina. È un posto …
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Completato! Stefano Zanardi ha letto 16 di 12 libri.
Al limitare di una grande città, una strada di fango giallo è costellata di casupole in rovina. È un posto …
Il saggio mantiene quel che promette, cioè: si parla di cosmologia, fisica quantistica, metafisica ad esse collegata, frazionando il mattone in tanti piccoli capitoli che formano un arazzo multicolore sugli argomenti indicati. Capitoli che iniziano sempre con un koan e/o un piccolo racconto dove il lettore si immedesima in un viaggiatore che percorre luoghi ameni ed incontra personaggi sia reali sia fantastici, connessi agli argomenti dell'opera; a seguire una approfondita riflessione, con digressioni matematiche, fisiche e spirituali intorno al singolo argomento. Lettura non facile ma comunque scorrevole, dove si è tentati, volta per volta, di andare subito alla puntata successiva oppure di rileggere alcuni passi di quella conclusa, per capire se si è davvero capito.
Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo …
Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo …
«La mia minestra è rotta/Giace nel piatto e ha delle crepe/dei buchi». I testi di Jens Nielsen si occupano di …
«La mia minestra è rotta/Giace nel piatto e ha delle crepe/dei buchi». I testi di Jens Nielsen si occupano di …
Non anticiperò nulla sulla trama di questo romanzo. Personalmente ritengo di aver fatto bene a non leggere nessuna recensione che mi preparasse alla lettura perché pagina dopo pagina e capitolo dopo capitolo la sorpresa e la curiosità si alimentano a vicenda facendoci appassionare alle vicende dei protagonisti: una quadrigenerazionale famiglia americana. Scritto nel 2016, prima del Covid, il romanzo colloca la prima parte della storia nell'anno 2029. Si potrebbe quindi parlare di fantascienza distopica (fantapolitica? fantaeconomia? fantasociologia?). Letto però oggi, nel 2024, fa uno strano effetto perché lo scenario dipinto dall'autrice è tremendamente plausibile e pertanto terrificante. In realtà il tono è leggero e persino ironico. Molto godibile. Se vi capita, leggetelo.
Anno 2029. Gli Stati Uniti non sono più la guida dell’Occidente. Una nuova moneta, il bancor, si è imposto come …
Anno 2029. Gli Stati Uniti non sono più la guida dell’Occidente. Una nuova moneta, il bancor, si è imposto come …
Bella l'idea dei racconti autoconclusivi e al contempo interconessi. Su un palcoscenico comune, la torre-stato, vanno in scena sei storie che hanno forme e sapori differenti, ma un comune denominatore: una critica ironica alla società contemporanea e alle storture della politica. Lettura scorrevole e piacevole anche se a tratti il corso del racconto si sfalda un po', probabilmente a causa della traduzione che non riesce a rendere le convenzioni narrative della lingua coreana. (Quest'ultima osservazione è mia personale e non è supportata da alcuna conoscenza specifica. Prendetela come impressione di lettore).
Le sei storie interconnesse che compongono La Torre si svolgono in un grattacielo di 674 piani chiamato Beanstalk, uno Stato …
Le sei storie interconnesse che compongono La Torre si svolgono in un grattacielo di 674 piani chiamato Beanstalk, uno Stato …
Le sei storie interconnesse che compongono La Torre si svolgono in un grattacielo di 674 piani chiamato Beanstalk, uno Stato …
John Freeman, critico letterario e poeta, si è inventato questa particolarissima rivista che porta il suo nome. Freeman raccoglie autori da tutto il mondo e confeziona una raccolta di scritti diversissimi per genere, stile, contenuti. In questo numero, che risulta essere l'ultimo, il fil rouge sono le "conclusioni". Troviamo racconti (intimi, di fantascienza, autobiografici) aforismi, poesie, reportage, sketch, impressioni, tutti accomunati da qualcosa che si chiude e talora qualcos'altro che si apre. Ed è proprio questa eterogeneità che mi ha catturato e affascinato. Ogni scritto ha una forza sua propria che invita il lettore a soffermarsi per riflettere ed eventualmente interiorizzare quanto ogni singolo autore propone. Consigliatissimo per chi vuole trovare stimoli di riflessione sul senso del vivere.