Ci sono alieni e UFO, ma non è un libro di fantascienza. Ci sono i morti viventi, ma non è una storia horror. Ci sono la bella e la bestia, ma non è una fiaba. Ci sono veggenti, guardiani e luoghi incantati, ma non è un racconto fantasy. Ma allora cosa vuol essere questo romanzo? Mi sbilancio e dico che potrebbe essere un romanzo di formazione. La protagonista rivede le proprie convinzioni e la propria vita alla luce di tutta una serie di fatti "strani" o addirittura assurdi che le capitano quando ritorna al paese d'origine. Nel romanzo troviamo i temi cari a Banana Yoshimoto: la famiglia, l'amicizia, la morte, i disagio giovanile. Il tutto però è ambientato in un luogo surreale, ambiguo, sfuggevole. E la leggerezza della sua scrittura (sono tentato di dire "superficialità") non fa che confondere di più le cose. Se non vogliamo considerare questo scritto un …
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Libri di Stefano Zanardi
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25% completato! Stefano Zanardi ha letto 3 di 12 libri.
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Stefano Zanardi ha iniziato a leggere Parlo dunque sono di Andrea Moro
Stefano Zanardi ha recensito Le strane storie di Fukiage di Yoshimoto Banana
Non è
2 stelle
Ci sono alieni e UFO, ma non è un libro di fantascienza. Ci sono i morti viventi, ma non è una storia horror. Ci sono la bella e la bestia, ma non è una fiaba. Ci sono veggenti, guardiani e luoghi incantati, ma non è un racconto fantasy. Ma allora cosa vuol essere questo romanzo? Mi sbilancio e dico che potrebbe essere un romanzo di formazione. La protagonista rivede le proprie convinzioni e la propria vita alla luce di tutta una serie di fatti "strani" o addirittura assurdi che le capitano quando ritorna al paese d'origine. Nel romanzo troviamo i temi cari a Banana Yoshimoto: la famiglia, l'amicizia, la morte, i disagio giovanile. Il tutto però è ambientato in un luogo surreale, ambiguo, sfuggevole. E la leggerezza della sua scrittura (sono tentato di dire "superficialità") non fa che confondere di più le cose. Se non vogliamo considerare questo scritto un polpettone pasticciato, bisogna supporre che l'autrice abbia volutamente utilizzato tutti quegli elementi surreali citati per simboleggiare in qualche modo la condizione disturbata della protagonista.
Stefano Zanardi ha finito di leggere Le strane storie di Fukiage di Yoshimoto Banana

Le strane storie di Fukiage di Yoshimoto Banana
Mimi e Kodachi sono due sorelle gemelle cresciute nella cittadina di Fukiage. Allevate da una coppia di amici dei genitori …
Stefano Zanardi ha iniziato a leggere A cavallo di un manico di scopa di E. H. Gombrich

A cavallo di un manico di scopa di E. H. Gombrich
Un semplice giocattolo, una testa di cavallo infilata su un bastone o un manico di scopa, fa da filo conduttore …
Stefano Zanardi ha iniziato a leggere Le strane storie di Fukiage di Yoshimoto Banana

Le strane storie di Fukiage di Yoshimoto Banana
Mimi e Kodachi sono due sorelle gemelle cresciute nella cittadina di Fukiage. Allevate da una coppia di amici dei genitori …
Stefano Zanardi ha finito di leggere I terrori che preferisco di AA. VV.
Stefano Zanardi vorrebbe leggere 12 libri nel 2025
Stefano Zanardi ha iniziato a leggere I terrori che preferisco di AA. VV.
Stefano Zanardi ha recensito La strada di fango giallo di Xue Can
Un apparente delirio onirico
3 stelle
Ciò che mi aveva spinto ad acquistare il libro era la promessa, accennata sul risvolto (a cui vi rimando per avere un'idea del contenuto), di trovarmi di fronte ad un romanzo molto particolare, fuori dagli schemi. Ebbene, la promessa è stata ampiamente mantenuta. Ammetto di aver affrontato la lettura in modo errato: cercando un filo conduttore, una trama, o anche solo degli indizi che rendessero conto delle intenzioni dell'autrice. Mi aspettavo insomma di capire dove si andava a parare, attendevo un evento risolutore o almeno un plot twist. E invece niente di tutto questo. Il romanzo è un accumulo di accadimenti, dialoghi, descrizioni senza apparente costrutto. Ci sono i personaggi, ma di molti di essi si dice che non siano mai esisti. Ci sono eventi che vengono descritti per poi essere travisati o negati nelle pagine che seguono. Anche i dialoghi sono sconclusionati, insensati, senza vere intenzioni comunicative. Non c'è …
Ciò che mi aveva spinto ad acquistare il libro era la promessa, accennata sul risvolto (a cui vi rimando per avere un'idea del contenuto), di trovarmi di fronte ad un romanzo molto particolare, fuori dagli schemi. Ebbene, la promessa è stata ampiamente mantenuta. Ammetto di aver affrontato la lettura in modo errato: cercando un filo conduttore, una trama, o anche solo degli indizi che rendessero conto delle intenzioni dell'autrice. Mi aspettavo insomma di capire dove si andava a parare, attendevo un evento risolutore o almeno un plot twist. E invece niente di tutto questo. Il romanzo è un accumulo di accadimenti, dialoghi, descrizioni senza apparente costrutto. Ci sono i personaggi, ma di molti di essi si dice che non siano mai esisti. Ci sono eventi che vengono descritti per poi essere travisati o negati nelle pagine che seguono. Anche i dialoghi sono sconclusionati, insensati, senza vere intenzioni comunicative. Non c'è nemmeno una vera e propria sequenza temporale. E allora, cosa è mai questo romanzo? Secondo me è un quadro. Un dipinto surrealista dai colori acidi che vuole rappresentare l'odierna società cinese (ma non solo). Un quadro che va visto nel suo insieme, facendo qualche passo indietro, in modo da cogliere meno i singoli dettagli quanto piuttosto l'impianto generale. Ecco allora che si capisce che si sta parlando di inquinamento, di cambiamenti climatici, di natura violentata, di dissesti idrogeologici, di epidemie, di inettitudine delle istituzioni. E infine anche di ignoranza e superficialità nel riconoscere ed affrontare questi temi. Sarà perché l'ho appena letto, ma questo romanzo mi ha fatto tornare alla mente "Picnic sul ciglio della strada" dei fratelli Strugatski. Nel caso del romanzo russo si trattava di una zona visitata dagli alieni, piena di anomalie nocive e pertanto interdetta agli uomini. Invece nel romanzo cinese la zona, cioè la strada di fango giallo, è incoscientemente frequentata dai suoi abitanti che in un continuo delirio onirico non si rendono conto della realtà in cui vivono.
Stefano Zanardi ha finito di leggere La strada di fango giallo di Xue Can

La strada di fango giallo di Xue Can
Al limitare di una grande città, una strada di fango giallo è costellata di casupole in rovina. È un posto …
Stefano Zanardi ha iniziato a leggere La strada di fango giallo di Xue Can

La strada di fango giallo di Xue Can
Al limitare di una grande città, una strada di fango giallo è costellata di casupole in rovina. È un posto …

The Gib ha recensito Zen e multiversi di Anthony Aguirre
Complesso ma scorrevole
5 stelle
Il saggio mantiene quel che promette, cioè: si parla di cosmologia, fisica quantistica, metafisica ad esse collegata, frazionando il mattone in tanti piccoli capitoli che formano un arazzo multicolore sugli argomenti indicati. Capitoli che iniziano sempre con un koan e/o un piccolo racconto dove il lettore si immedesima in un viaggiatore che percorre luoghi ameni ed incontra personaggi sia reali sia fantastici, connessi agli argomenti dell'opera; a seguire una approfondita riflessione, con digressioni matematiche, fisiche e spirituali intorno al singolo argomento. Lettura non facile ma comunque scorrevole, dove si è tentati, volta per volta, di andare subito alla puntata successiva oppure di rileggere alcuni passi di quella conclusa, per capire se si è davvero capito.
Stefano Zanardi ha finito di leggere Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi

Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi
Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo …
Stefano Zanardi ha iniziato a leggere Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi

Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi
Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo …