Ciò che mi aveva spinto ad acquistare il libro era la promessa, accennata sul risvolto (a cui vi rimando per avere un'idea del contenuto), di trovarmi di fronte ad un romanzo molto particolare, fuori dagli schemi. Ebbene, la promessa è stata ampiamente mantenuta. Ammetto di aver affrontato la lettura in modo errato: cercando un filo conduttore, una trama, o anche solo degli indizi che rendessero conto delle intenzioni dell'autrice. Mi aspettavo insomma di capire dove si andava a parare, attendevo un evento risolutore o almeno un plot twist. E invece niente di tutto questo. Il romanzo è un accumulo di accadimenti, dialoghi, descrizioni senza apparente costrutto. Ci sono i personaggi, ma di molti di essi si dice che non siano mai esisti. Ci sono eventi che vengono descritti per poi essere travisati o negati nelle pagine che seguono. Anche i dialoghi sono sconclusionati, insensati, senza vere intenzioni comunicative. Non c'è …
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Libri di Stefano Zanardi
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Stefano Zanardi ha recensito La strada di fango giallo di Xue Can
Un apparente delirio onirico
3 stelle
Ciò che mi aveva spinto ad acquistare il libro era la promessa, accennata sul risvolto (a cui vi rimando per avere un'idea del contenuto), di trovarmi di fronte ad un romanzo molto particolare, fuori dagli schemi. Ebbene, la promessa è stata ampiamente mantenuta. Ammetto di aver affrontato la lettura in modo errato: cercando un filo conduttore, una trama, o anche solo degli indizi che rendessero conto delle intenzioni dell'autrice. Mi aspettavo insomma di capire dove si andava a parare, attendevo un evento risolutore o almeno un plot twist. E invece niente di tutto questo. Il romanzo è un accumulo di accadimenti, dialoghi, descrizioni senza apparente costrutto. Ci sono i personaggi, ma di molti di essi si dice che non siano mai esisti. Ci sono eventi che vengono descritti per poi essere travisati o negati nelle pagine che seguono. Anche i dialoghi sono sconclusionati, insensati, senza vere intenzioni comunicative. Non c'è nemmeno una vera e propria sequenza temporale. E allora, cosa è mai questo romanzo? Secondo me è un quadro. Un dipinto surrealista dai colori acidi che vuole rappresentare l'odierna società cinese (ma non solo). Un quadro che va visto nel suo insieme, facendo qualche passo indietro, in modo da cogliere meno i singoli dettagli quanto piuttosto l'impianto generale. Ecco allora che si capisce che si sta parlando di inquinamento, di cambiamenti climatici, di natura violentata, di dissesti idrogeologici, di epidemie, di inettitudine delle istituzioni. E infine anche di ignoranza e superficialità nel riconoscere ed affrontare questi temi. Sarà perché l'ho appena letto, ma questo romanzo mi ha fatto tornare alla mente "Picnic sul ciglio della strada" dei fratelli Strugatski. Nel caso del romanzo russo si trattava di una zona visitata dagli alieni, piena di anomalie nocive e pertanto interdetta agli uomini. Invece nel romanzo cinese la zona, cioè la strada di fango giallo, è incoscientemente frequentata dai suoi abitanti che in un continuo delirio onirico non si rendono conto della realtà in cui vivono.
Stefano Zanardi ha finito di leggere La strada di fango giallo di Xue Can
La strada di fango giallo di Xue Can
Al limitare di una grande città, una strada di fango giallo è costellata di casupole in rovina. È un posto …
Stefano Zanardi ha iniziato a leggere La strada di fango giallo di Xue Can
La strada di fango giallo di Xue Can
Al limitare di una grande città, una strada di fango giallo è costellata di casupole in rovina. È un posto …
The Gib ha recensito Zen e multiversi di Anthony Aguirre
Complesso ma scorrevole
5 stelle
Il saggio mantiene quel che promette, cioè: si parla di cosmologia, fisica quantistica, metafisica ad esse collegata, frazionando il mattone in tanti piccoli capitoli che formano un arazzo multicolore sugli argomenti indicati. Capitoli che iniziano sempre con un koan e/o un piccolo racconto dove il lettore si immedesima in un viaggiatore che percorre luoghi ameni ed incontra personaggi sia reali sia fantastici, connessi agli argomenti dell'opera; a seguire una approfondita riflessione, con digressioni matematiche, fisiche e spirituali intorno al singolo argomento. Lettura non facile ma comunque scorrevole, dove si è tentati, volta per volta, di andare subito alla puntata successiva oppure di rileggere alcuni passi di quella conclusa, per capire se si è davvero capito.
Stefano Zanardi ha finito di leggere Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi
Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi
Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo …
Stefano Zanardi ha iniziato a leggere Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi
Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi
Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo …
Stefano Zanardi ha finito di leggere L’ippopotamo al lido delle donne di Jens Nielsen
L’ippopotamo al lido delle donne di Jens Nielsen
«La mia minestra è rotta/Giace nel piatto e ha delle crepe/dei buchi». I testi di Jens Nielsen si occupano di …
Stefano Zanardi ha iniziato a leggere L’ippopotamo al lido delle donne di Jens Nielsen
L’ippopotamo al lido delle donne di Jens Nielsen
«La mia minestra è rotta/Giace nel piatto e ha delle crepe/dei buchi». I testi di Jens Nielsen si occupano di …
Stefano Zanardi ha recensito I Mandible di Lionel Shriver
America, non più America
4 stelle
Non anticiperò nulla sulla trama di questo romanzo. Personalmente ritengo di aver fatto bene a non leggere nessuna recensione che mi preparasse alla lettura perché pagina dopo pagina e capitolo dopo capitolo la sorpresa e la curiosità si alimentano a vicenda facendoci appassionare alle vicende dei protagonisti: una quadrigenerazionale famiglia americana. Scritto nel 2016, prima del Covid, il romanzo colloca la prima parte della storia nell'anno 2029. Si potrebbe quindi parlare di fantascienza distopica (fantapolitica? fantaeconomia? fantasociologia?). Letto però oggi, nel 2024, fa uno strano effetto perché lo scenario dipinto dall'autrice è tremendamente plausibile e pertanto terrificante. In realtà il tono è leggero e persino ironico. Molto godibile. Se vi capita, leggetelo.
Stefano Zanardi ha finito di leggere I Mandible di Lionel Shriver
I Mandible di Lionel Shriver
Anno 2029. Gli Stati Uniti non sono più la guida dell’Occidente. Una nuova moneta, il bancor, si è imposto come …
Stefano Zanardi ha iniziato a leggere I Mandible di Lionel Shriver
I Mandible di Lionel Shriver
Anno 2029. Gli Stati Uniti non sono più la guida dell’Occidente. Una nuova moneta, il bancor, si è imposto come …
Stefano Zanardi ha recensito La torre di Myung-hoon Bae
Fantascienza coreana
Bella l'idea dei racconti autoconclusivi e al contempo interconessi. Su un palcoscenico comune, la torre-stato, vanno in scena sei storie che hanno forme e sapori differenti, ma un comune denominatore: una critica ironica alla società contemporanea e alle storture della politica. Lettura scorrevole e piacevole anche se a tratti il corso del racconto si sfalda un po', probabilmente a causa della traduzione che non riesce a rendere le convenzioni narrative della lingua coreana. (Quest'ultima osservazione è mia personale e non è supportata da alcuna conoscenza specifica. Prendetela come impressione di lettore).
Stefano Zanardi ha valutato La torre: 4 stelle
La torre di Myung-hoon Bae
Le sei storie interconnesse che compongono La Torre si svolgono in un grattacielo di 674 piani chiamato Beanstalk, uno Stato …
Stefano Zanardi ha finito di leggere La torre di Myung-hoon Bae
La torre di Myung-hoon Bae
Le sei storie interconnesse che compongono La Torre si svolgono in un grattacielo di 674 piani chiamato Beanstalk, uno Stato …