Ray Bradbury e Jorge Luis Borges si incontrano al bar per bere una cosa, mentre Greg Egan, due tavolini più in là, li ascolta e sorride.
Recensioni e commenti
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ireneerre ha valutato Mia sorella è una serial killer: 3 stelle
Mia sorella è una serial killer di Oyinkan Braithwaite, Elena Malanga
"Satire meets slasher in this short, darkly funny hand grenade of a novel about a Nigerian woman whose younger sister …
ireneerre ha recensito Storie della tua vita di Ted Chiang
ireneerre ha recensito Excession (Culture, #5) di Iain M. Banks
Review of 'Excession (Culture, #5)' on 'Goodreads'
4 stelle
Questo autore, questa serie, io non so. La storia di questo libro è superbamente grandiosa. La moltitudine di personaggi non umani in questa vicenda è viva, dettagliata, stilisticamente impressionante e psicologicamente imprevedibile e genuina.
ireneerre ha recensito Quando abbiamo smesso di capire il mondo di Benjamín Labatut
Review of 'Quando abbiamo smesso di capire il mondo' on 'Goodreads'
4 stelle
Non leggo recensioni né quarte dei libri; mi piace stare di fronte a un libro senza mediazioni, solo io e lui. Stavolta mi sono superata: non avevo alcuna idea del contenuto di questo libro, ma nemmeno se fosse un romanzo o un saggio; è che mi piaceva il titolo.
È una meraviglia.
ireneerre ha recensito Use of Weapons di Iain M. Banks
ireneerre ha recensito The player of games di Iain M. Banks
Review of 'The player of games' on 'Goodreads'
3 stelle
(che sarebbe L'impero di Asad)
Partito lento, ha toccato grandi vette ma con irregolarità.
L'idea è, ovviamente ormai, grandiosa.
Questo è il libro in cui ho capito la Cultura, che nel primo era rappresentata attraverso le idee di chi la odiava (colpo da maestro Iain, davvero).
Ho già iniziato il terzo.
ireneerre ha recensito The State Of The Art di Iain M. Banks
ireneerre ha recensito A sangue freddo di Truman Capote
ireneerre ha recensito Consider Phlebas di Iain M. Banks
Review of 'Consider Phlebas' on 'Goodreads'
4 stelle
Magistrale il modo in cui, attraverso una manciata di personaggi, descrive un intero cosmo, senza spiegoni.
Due razze in conflitto su scala galattica. Space opera senza pallose robe da ingegneri né megalomanie. Ritmo avventuroso, battaglie epiche e selvagge, ma con momenti intensi di riflessione, confronto, introspezione.
ireneerre ha recensito Cent'anni Di Solitudine di Gabriel García Márquez
Review of "Cent'anni Di Solitudine" on 'Goodreads'
4 stelle
Riletto in questi giorni. Merita, non con lo stesso ardore della prima lettura, ma merita.
Certo magari un ebook con la funzione Cerca sarebbe stato meglio.
ireneerre ha valutato Antropocene Boom: 3 stelle
ireneerre ha recensito Il giudice e il suo boia di F Durrenmatt
ireneerre ha recensito Nella quarta dimensione di Cixin Liu
Review of 'Nella quarta dimensione' on 'Goodreads'
3 stelle
Forse sono io, ma nel terzo libro si esagera un po'. Balzi nel futuro sempre più audaci, ed eventi catastrofici che lasciano tracce sempre più superficiali, almeno nella lettrice che a un certo punto non si stupisce più di nulla (e meno male, perché accade di tutto, ma veramente di tutto).
L'altra debolezza del libro, ma della saga in sé solo che nella descrizione di società del futuro si mostra di più qui, è una bassa immaginazione sociologica dell'autore. Già nel fatto che i ruoli di genere rimangano binari (e molto stereotipati, il femminile materno e sensibile e il maschile forte e determinato, quindi al massimo gli uomini "si femminilizzano" come sintomo di infantilizzazione e decadenza di una civiltà), e che non ci sia una donna in posizione rilevante mai: c'è una scienziata straordinaria nel primo libro e c'è l'inspiegabile Cheng nel terzo, sono presidenti due donne ma con un …
Forse sono io, ma nel terzo libro si esagera un po'. Balzi nel futuro sempre più audaci, ed eventi catastrofici che lasciano tracce sempre più superficiali, almeno nella lettrice che a un certo punto non si stupisce più di nulla (e meno male, perché accade di tutto, ma veramente di tutto).
L'altra debolezza del libro, ma della saga in sé solo che nella descrizione di società del futuro si mostra di più qui, è una bassa immaginazione sociologica dell'autore. Già nel fatto che i ruoli di genere rimangano binari (e molto stereotipati, il femminile materno e sensibile e il maschile forte e determinato, quindi al massimo gli uomini "si femminilizzano" come sintomo di infantilizzazione e decadenza di una civiltà), e che non ci sia una donna in posizione rilevante mai: c'è una scienziata straordinaria nel primo libro e c'è l'inspiegabile Cheng nel terzo, sono presidenti due donne ma con un ruolo molto "anziana del villaggio", per il resto tutti uomini. Ma benché enorme, non è quello che mi ha colpita: è proprio l'incapacità di immaginare la diversità, in tutto tranne che negli artefatti spaziali, un po' nell'architettura, ma in niente nel pensiero filosofico e umanistico. In un secolo abbiamo visto frame concettuali (ideologie, narrazioni, religioni, ideali) emergere, dominare incontrastati e venire dimenticati. Abbiamo dovuto cambiare il linguaggio perché le parole che avevamo indicavano concetti non più esistenti e c'erano dei nuovi concetti per cui trovare parole. E secondo Cixin Liu tra duecento, tra quattrocento anni, dopo un contatto alieno, dopo il Grande Baratro, dopo la foresta oscura, l'umanità sarà identica a noi oggi? Pensa di cavarsela con "umori della folla" e variazione nelle mode per esprimere la differenza che passa tra un essere umano di oggi, di quattrocento anni fa, tra quattrocento anni?
Bello è bello, l'ho letto in due giorni, figurarsi, e avvincente. Ma avrebbe potuto essere molto di più.