Caporetto di Alessandro Barbero
"Alle due del mattino del 24 ottobre 1917, i cannoni austro-tedeschi cominciarono a colpire le linee italiane. All’alba le Sturmtruppen, …
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"Alle due del mattino del 24 ottobre 1917, i cannoni austro-tedeschi cominciarono a colpire le linee italiane. All’alba le Sturmtruppen, …
Il 12 settembre 1919 Gabriele D'Annunzio, alla testa di un gruppo di ribelli, granatieri, bersaglieri, cavalleggeri, arditi del Regio esercito …
La bellezza del libro non sta tanto nelle ricette da eseguire per sentirsi “fighi”, quanto nell’importante lavoro di cernita delle fonti eseguita dagli autori (cosa fondamentale per un serio lavoro storico). L’analisi intrecciata di esse porta a dipingere uno splendido quadro dell’Europa del XIV sec. e delle sue abitudini culinarie e sociali.
Da sempre le frontiere ci attraggono, allo stesso tempo sono un punto di partenza e di approdo.
Da qui nascono e muoiono sogni.
Luoghi e città di frontiera sono porte aperte sulla vita, verso l’ignoto.
Il mare, la polvere della storia e i tramonti poi, fanno tutto il resto in una città come Trieste.
Lussu, con le sue memorie, riesce a sospendere il tempo di quell'anno terrificante, trascinando il lettore attraverso le sue trincee insieme ai suoi uomini nel cuore dell'abominio della guerra di logoramento.
La memoria è storia?
La storia è memoria?
Certamente la storia non può non passare attraverso chi, la Grande Storia (come lo è la Grande Guera), l'ha vissuta, caricandosi di sentimenti, pensieri, contrasti, umanità e disumanità plasmandone appunto, la memoria personale.