Paolinus ha recensito Bacci Pagano. Una storia da Carruggi di Bruno Morchio
Review of 'Bacci Pagano. Una storia da Carruggi' on 'Goodreads'
4 stelle
Il libro è del 2004 e le ferite del G8 sono tutte nelle sue pagine: una Genova ed una nazione che tanto per cambiare sono spaccate in due da quegli eventi (e lo sono ancora adesso come si vede dalle recensioni). C'è tanta politica e tanta società italiana e il protagonista è ovviamente schierato e forse il romanzo finisce per piacere o non piacere a seconda delle proprie inclinazioni. Insomma qui Don Camillo e l'onorevole Peppone se le danno di santa ragione e non c'è traccia dell'Italia forzatanente "pacificata" del dopoguerra. Tra mafie e fascismi vari la storia lascia decisamente l'amaro in bocca.
Il detective Bacci Pagano sarebbe perfetto per un fumetto: già mettere i jeans senza mutande nella quotidianità penso sia di una scomodità inaudita ma lui da esperto karateka riesce anche a tirar calci ed a tener testa (per poi soccombere) ad un gruppetto di picchiatori fascisti neanche …
Il libro è del 2004 e le ferite del G8 sono tutte nelle sue pagine: una Genova ed una nazione che tanto per cambiare sono spaccate in due da quegli eventi (e lo sono ancora adesso come si vede dalle recensioni). C'è tanta politica e tanta società italiana e il protagonista è ovviamente schierato e forse il romanzo finisce per piacere o non piacere a seconda delle proprie inclinazioni. Insomma qui Don Camillo e l'onorevole Peppone se le danno di santa ragione e non c'è traccia dell'Italia forzatanente "pacificata" del dopoguerra. Tra mafie e fascismi vari la storia lascia decisamente l'amaro in bocca.
Il detective Bacci Pagano sarebbe perfetto per un fumetto: già mettere i jeans senza mutande nella quotidianità penso sia di una scomodità inaudita ma lui da esperto karateka riesce anche a tirar calci ed a tener testa (per poi soccombere) ad un gruppetto di picchiatori fascisti neanche fosse in kimono.
Bacci lo descrive benissimo Morchio in poche righe: "Questa è la verità. Ecco perché sono solo. Non perché la sfortuna si è accanita contro di me, ma perché con questo carattere di merda rendo a chiunque la vita impossibile. Non padre, non marito. E nemmeno fidanzato. Un ratto dei carruggi, ecco quello che sei, Bacci Pagano".
L'altra protagonista del romanzo, dopo Bacci, è Genova: l'autore dedica sempre molto amore e cura nella descrizione della sua città e per ogni spostamento del detective, in moto in auto o a piedi prende il lettore per mano e lo porta a vivere quelle strade ed a respirare quelle atmosfere.
L'unica nota stonata (in cui cadono tanti autori, forse mal consigliati da finti esperti del settore) è la solita figura dell'hacker che in modo alquanto irrealistico riesce velocemente a recuperare informazioni che diventano importantissime per l'indagine.
Mi verebbe da togliere una stella per il finale che mi deluso, ma nel complesso il personaggio di Bacci mi è piaciuto e mi appresto a leggere il secondo capitolo delle sue avventure "Maccaia" con la speranza di ritrovare anche qualcosa del primo (ma sento che rimmarrò deluso su questo aspetto).