The InnkKeeper citazione da Difendere la Terra di Mezzo di Wu Ming 4
Avviso sul contenuto Citazione di una riflessione chiave sulla figura dello Hobbit in relazione con le persone e la storia presente
Dunque anche per Tolkien gli Hobbit sono il vero Mistero: tendenzialmente provinciali e avulsi dalla storia, ma capaci di slanci tanto incredibili quanto improvvisi (“Ti basta un mese per sapere tutto quello che c’è da sapere di loro, eppure dopo cento anni all’occorrenza possono sempre sorprenderti”)[41] e destinati a scuotere i grandi e i potenti. Tolkien ci dice che l’uomo comune, nonostante la piccineria, l’individualismo e tutto il suo smarrimento, conserva una debole forza per sollevare lo sguardo sull’orizzonre e valicarlo. Attraverso gli Hobbit, la domanda alla quale Tolkien sembra voler rispondere è: l’homo modernus può essere un eroe? E la risposta — problematica come ogni risposta intelligente — è affermativa a condizione che costui sappia mettere in discussione ciò a cui tiene e che tende a dare per scontato, e al tempo stesso sia in grado di non dimenticare alcune invarianze. A condizione, cioè, che sappia mettersi in relazione con l’altro da sé, con l’ignoto, con il diverso, cercando ciò che è comune. Perché è precisamente questo che fanno i protagonisti del ciclo dell’Anello. Compiono un viaggio attraverso altre società, altre culture, altri popoli, altri modelli etici, e nell’incontro con essi mutano il proprio essere, scoprono in se stessi risorse che non sospettavano di avere, accettano fardelli inimmaginabili, prendono addirittura su di sé i destini collettivi. Ma mentre fanno questo, cedono alle altre culture una parte del proprio “buon senso hobbit” in uno scambio valoriale che non trova un punto d’equilibrio assoluto, ma che produce costantemente nuove soluzioni ad antichi problemi proprio attraverso l’attrito etico tra diversi.
In questo modo gli Hobbit, insieme ai loro alleati più alti e più antichi, affrontano un male cataclismatico che minaccia il mondo intero e che muove guerra a tutti i popoli per renderli schiavi. E non è certo la guerra dei cavalieri [...]
— Difendere la Terra di Mezzo di Wu Ming 4 (Pagina 208 - 209)
Perché usare la narrativa, pure quella fantastica, per sensibilizzare sul tema della diversità e il pensiero critico? Ecco l'esempio di Tolkien dalle riflessioni di Wu Ming 4 in "Difendere la Terra di Mezzo", della struttura del suo mondo in relazione al cambiamento che poteva ispirare nei confronti di un mondo distrutto dal Novecento, non escapismo ma esercizio profondo di proiezione...