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Alfredo Castelli, Corrado Roi: APOCALISSE (Hardcover, Italiano language, 2019, Sergio Bonelli Editore) 4 stelle

Un libro evento, un'occasione unica per vedere al lavoro insieme una coppia di straordinari artisti …

Un evento, una riscoperta, un piacere alla vista.

4 stelle

Sin dal suo annuncio ero incuriosito da quest'opera, avendo approfondito a scopo didattico e divulgativo testo&struttura del libro da cui è tratta. Parlare degli autori è inutile, la vastità e l'importanza delle loro opere non è negoziabile. Veniamo dunque a questo volume, una perfetta simbiosi di sceneggiatura-testo-immagini... come lo è la stessa Apocalisse "scritta" originale; che ha una valenza scenica spesso cinematografica, e quindi ben si evolve in un prodotto, il fumetto, che intreccia appunto immagini, significati, ed un percorso di fede maanche di introspezione che non ha uguali. Va letto piano, gustando ogni passaggio e facendo risuonare ogni monologo o dialogo, lasciando che i cupi chiaroscuri di Roi rivelino la loro tridimensionalità negli echi delle parole del testo orchestrate da Castelli. Capolavoro? Avrebbe potuto esserlo, ma... ...di seguito la mia missiva all'editore, che non ha mai avuto risposta.

Oggetto: APOCALISSE Data: Mon, 16 Dec 2019 19:27:41 +0100 Mittente: xxxxxxxxxxx A: servizio.clienti@sergiobonelli.it

Buongiorno.

Ho acquistato il Vs. volume “APOCALISSE” di Castelli & Roi, per la non indifferente cifra di 20 €

Mi duole constatare almeno due “disattenzioni” che, visto l’argomento, gli autori, il tipo di pubblicazione e la casa editrice, proprio non mi sarei aspettato.

Nell’introduzione scritta sulla numerologia dell’Apocalisse, a pag. 9, si afferma che il numero 7 è “il primo numero primo escludendo l’1”; spero non ci sia bisogno di spiegarVi la castroneria, e considerarla una svista non credo sia possibile.

Nella citazione (parole nel 1° fumetto) dell’inizio del cap.11 dell’Apocalisse, a pag. 39, si è scritto “tempo” invece di “tempio”, stravolgendo completamente il senso del discorso; questa può essere una svista, ma grave se si immagina una seria revisione dell’opera assegnata non dico a chi conosce il testo biblico (pretendo troppo?), ma almeno che riconosca la coerenza di un periodo scritto.

Mi auguro quindi che venga pubblicata una nuova edizione… “riveduta e corretta”.