Daniele "tarlo" Tarlazzi ha recensito Ti ho vista ieri di Patrizia Laquidara
Cara Patrizia
5 stelle
Cara Patì, ho affrontato la lettura del tuo libro con un po’ di patema d’animo, perché da un musicista di grande valore, non ti aspetti mai un bel libro e ho dovuto ricredermi e pure in fretta: già alla fine del primo capitolo. Apprezzo sempre i racconti che parlano della vita in Sicilia e soprattutto che narrano dei ricordi della nostra gioventù. Per carità, mia cara Patì tu sei più giovane del sottoscritto, ma abbiamo ricordi simili perché gli eventi di quel periodo sono ben stampati nella mia memoria e alcuni di quei ricordi, seppure in paesi diversi, li abbiamo pure “condivisi”. E poi, dopo aver parlato di una terra che da sempre mi affascina e cattura per la sua magia, racconti di Schio e anche di quell’altopiano che ha vissuto una grande guerra e che ha visto anche crescere il sottoscritto sulle sue piste, sui suoi prati. Un altopiano in cui si staglia un ossario dedicato ai morti della grande guerra. Ad Asiago ho passato gran parte della mia infanzia e nel tuo romanzo, nelle poche pagine in cui racconti di quel luogo, io ho riconosciuto posti, ma anche odori. Devo ringraziarti Patì, perché ti conoscevo come musicista ed ho sempre apprezzato la tua voce e le tue interpretazioni, ma da oggi (se possibile) ti stimo ancora di più per ciò che hai scritto nel tuo libro “Ti ho vista ieri” edito da Neri Pozza. Un libro che parla di ricordi, di sapori, di leggende, di favole e che ha contribuito a risvegliare e rispolverare la mia memoria. Cara Patrizia Laquidara, mi auguro che il tuo libro possa essere letto da tante persone e che possa piacere così come è piaciuto a me. Ps: ho pianto molto per Fifì, ma sono molto sensibile su quegli argomenti.
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