Brossura, 360 pagine

lingua Italian

ISBN:
978-88-04-68211-0
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Goodreads:
36473264

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Armin e Wulf, figli del principe germanico Sigmer, vengono catturati da una pattuglia di soldati romani. Devono abbandonare la terra natale e il padre, per essere condotti a Roma. Sono principi, per quanto barbari. E saranno educati secondo i costumi dell’Impero, fino a diventare comandanti degli ausiliari germanici delle legioni di Augusto. Impareranno una nuova lingua, adotteranno nuove abitudini, un modo diverso di pensare. Diventeranno Arminius e Flavus, cittadini romani e giovani guerrieri stimati da tutta Roma, capaci di conquistarsi la fiducia dello stesso princeps Augusto.

Ma il richiamo del sangue è davvero spento in loro? La fedeltà agli avi può portare alla decisione di tradire la terra che li ha adottati a favore di quella che li ha generati?

Valerio Massimo Manfredi racconta, unendo alla perfezione esattezza storica e respiro epico, la vicenda straordinaria e mai narrata prima di due fratelli, due guerrieri, le cui scelte hanno …

2 edizioni

Manfredi al massimo delle sue capacità

Se si supera un attacco un po' lento, Teutoburgo è un romanzo manfrediano a piena potenza. È sostanzialmente una biografia di Arminio, il traditore germanico che per dodici anni dissanguò le legioni romane; lo incontriamo ragazzino in Germania, lo seguiamo negli anni della sua educazione a Roma, cortigiano della corte augustea, e siamo con lui nella maturità, quando abbandona l'impero e tenta invano di unire contro Roma i popoli germanici. E intrecciate alla sua ci sono le storie di tutti i personaggi, grandi e piccoli, che hanno preso parte a questa pagina della Storia: il fratello di Arminio, leale a Roma sino alla fine, il suo maestro romano il centurione Tauro, il governatore Varo e i membri della famiglia imperiale. Un grande e avventuroso affresco del momento in cui "Roma perse la Germania e la Germania perse Roma".

Review of 'Teutoburgo' on 'Goodreads'

Un libro che forse meritava di essere più ampio vista l’importanza dell’argomento ma che alla fine non delude di certo.
Probabilmente i due personaggi germanici avrebbero meritato una caratterizzazione maggiore in vista di una battaglia fondamentale per l’impero romano come quella della foresta di Teutoburgo, concentrata nella seconda parte del libro. Penso tuttavia che l’attenzione sia da spostare sulla visione del mondo e dello Stato che avevano i romani e sull’importanza dei popoli germanici, più che sugli eventi di guerra in sé. E di questo, l’opera di Manfredi é maestra fornendo come sempre spunti per approfondimenti.

Argomenti

  • Teutoburger Wald, Battle of, Germany, 9 A.D.
  • Fiction