La scomparsa di Elisa Ohlsen

4 stelle (1 recensione)

Elisa Ohlsen è scomparsa da sette anni quando il cadavere mummificato di una giovane donna viene rinvenuto all'Idroscalo di Ostia. Porta al dito un anello simile a quello che indossava Elisa quando, all'età di diciassette anni, svanì nel nulla in un pomeriggio di settembre mentre passeggiava nei boschi che costeggiano il lago di Albano. Il pensiero di cronisti e investigatori va subito a lei. L'attenzione dei media sulla riapertura del fascicolo Ohlsen è massima e tutti, nel XVII distretto di polizia, sono impegnati a vederci tutti tranne l'ispettore Massimo Valeri, detto l'Indiano, che dopo l'ennesima lite con il suo superiore è stato destinato al caso di un anziano professore, probabilmente morto suicida nella propria abitazione. Un'indagine semplice, da archiviare in fretta, almeno così sembra. Ma delle apparenze l'Indiano non si è mai fidato molto e capisce presto che questa è una di quelle situazioni in cui nessuna pista può essere …

1 edizione

Ottimo giallo

4 stelle

Il terzo episodio de l'Indiano mi ha convinto: L’Indiano era fondamentalmente un anarchico, uno spirito libero. Non sopportava l’idea di essere comandato e nemmeno quella di comandare. Lo schiavo e il padrone sono imprigionati con la stessa catena, che si chiama potere. Chi da un lato, chi dall’altro. Potere esercitato o potere subito. Cambia la prospettiva ma non la dipendenza che esso genera

La trama ti tiene incollato alle pagine e pur essendo frutto di fantasia per ammissione dello stesso autore fa riferimento ad alcuni eventi drammatici che hanno segnato le cronache del secolo scorso. Rimane un bel po' di amarezza a pensare che le crudeltà descritte capitano veramente e che non si verrà mai a capo di alcuni misteri irrisolti che riguardano i rapporti stato-mafia-servizisegreti-chiesa-estremadestra.

Buona la caratterizzazione dei personaggi e del protagonista, efficace e scorrevole la scrittura di Fusco. Ottimo giallo.