The Gib ha recensito La Costituzione spiegata ai fascisti di Antonio Cabras
Una piacevole sorpresa
4 stelle
Questo libro fumetto, che ho acquisito in ritardo, è stata una piacevole sorpresa. Un po' per lo stile allegro seppur affrontando temi forti; un po' per la perfetta triangolazione fumetto(Cabras)-approfondimento(Covelli)-riferimenti(Gubitosa). Un plauso anche alla capacità di accostare ai temi fondamentali della Costituzione non solo i "fascisti propriamente detti", ma anche quanti ne hanno ignorato i principi (della Costituzione, non del fascismo) nel corso della storia recente; spolverando episodi, come D'Alema-Öcalan, che anche iome tende a dimenticare. Quindi una bella idea, un bell'esercizio, una bella occasione per ripassare idee/concetti/problemi che dovremmo sapere a memoria; iome per primo, che ha sempre snobbato tali materie in ambito scolastico.
Gubitosa poi, nella parte dei riferimenti, riesce a mantenere una onestà intellettuale invidiabile, scavando nelle singole vicende senza dimenticare le varie posizioni (esemplare il caso di Galeazzo Bignami). Ecco, parto da qui per spiegare il corsivo iniziale sul termine "piacevole": se l'opera volutamente(?) mantiene, nella …
Questo libro fumetto, che ho acquisito in ritardo, è stata una piacevole sorpresa. Un po' per lo stile allegro seppur affrontando temi forti; un po' per la perfetta triangolazione fumetto(Cabras)-approfondimento(Covelli)-riferimenti(Gubitosa). Un plauso anche alla capacità di accostare ai temi fondamentali della Costituzione non solo i "fascisti propriamente detti", ma anche quanti ne hanno ignorato i principi (della Costituzione, non del fascismo) nel corso della storia recente; spolverando episodi, come D'Alema-Öcalan, che anche iome tende a dimenticare. Quindi una bella idea, un bell'esercizio, una bella occasione per ripassare idee/concetti/problemi che dovremmo sapere a memoria; iome per primo, che ha sempre snobbato tali materie in ambito scolastico.
Gubitosa poi, nella parte dei riferimenti, riesce a mantenere una onestà intellettuale invidiabile, scavando nelle singole vicende senza dimenticare le varie posizioni (esemplare il caso di Galeazzo Bignami). Ecco, parto da qui per spiegare il corsivo iniziale sul termine "piacevole": se l'opera volutamente(?) mantiene, nella parte disegnata, un tono leggero e vignettistico, a mio parere questo può inficiare lo scopo informativo/esplicativo/critico dell'opera stessa presa nel suo insieme; cioè, a mio parere, si doveva osare di più e senza cercare banalità come il titolo rivisto del libro del Generalissimo. Analogamente il deciso utilizzo delle vicende pinguinesche, bellino bellino per un'opera fanciullesca e per degradare le controparti, è un esempio di "arma a doppio taglio": poiché si basa su un espediente retorico un po' traballante, volendo fare l'avvocato del diavolo può diventare obiezione ragionata con effetto boomerang.
Per cui carino sì, bellobello non sono sicuro. Va detto che iome divora fumetti da più di 50 anni (praticamente iome ha imparato a leggere con Topolino); e acquisisce con frenesia laqualunque di Ortolani e Zerocalcare, due soggetti che sul balletto umorismo-criticaferoce-compassione-satira dovrebbero essere studiati all'università. Quindi iome probabilmente non rappresenta il "lettore standard" ;)