Damiana Atzeni ha recensito Riccardino di Andrea Camilleri
Riccardino, ovvero l'eredità di Camilleri (precedentemente pubblicata su Goodreads)
5 stelle
In molti, l'estate scorsa, quando hanno saputo del ricovero in ospedale del Maestro Camilleri, hanno trepidato e sperato che si riprendesse e che potesse continuare, in qualche modo, a lavorare alla saga del commissario più famoso d'Italia. Oltre a un grande vuoto difficilmente colmabile, la sua scomparsa ci ha lasciato, come eredità, questo libro, che è stato pubblicato in due versioni: una col solo romanzo, editato nel 2016 e consegnato alla casa editrice con la promessa di pubblicarlo una volta Camilleri fosse passato a miglior vita; un'altra, che è questa che sto recensendo, che contiene sia la versione del 2016 che quella del 2005, la prima stesura del romanzo realizzata all'epoca della pubblicazione de La luna di carta. Nel romanzo, il trentunesimo dell'intera saga, ritroviamo Montalbano alle prese non solo col solito morto ammazzato, ma anche alle prese con due conflitti inusuali: uno con l'Autore a cui aveva raccontato alcuni …
In molti, l'estate scorsa, quando hanno saputo del ricovero in ospedale del Maestro Camilleri, hanno trepidato e sperato che si riprendesse e che potesse continuare, in qualche modo, a lavorare alla saga del commissario più famoso d'Italia. Oltre a un grande vuoto difficilmente colmabile, la sua scomparsa ci ha lasciato, come eredità, questo libro, che è stato pubblicato in due versioni: una col solo romanzo, editato nel 2016 e consegnato alla casa editrice con la promessa di pubblicarlo una volta Camilleri fosse passato a miglior vita; un'altra, che è questa che sto recensendo, che contiene sia la versione del 2016 che quella del 2005, la prima stesura del romanzo realizzata all'epoca della pubblicazione de La luna di carta. Nel romanzo, il trentunesimo dell'intera saga, ritroviamo Montalbano alle prese non solo col solito morto ammazzato, ma anche alle prese con due conflitti inusuali: uno con l'Autore a cui aveva raccontato alcuni dei casi da lui affrontati e che sono diventati prima dei romanzi e poi dei telefilm di successo; l'altro col personaggio che lo interpreta in televisione nei suddetti telefilm. Sul giallo in sé non c'è molto da aggiungere, è uno dei classici gialli a cui Camilleri ci ha abituato in tutti questi anni, dove in più si avverte tutta la stanchezza dell'autore e il suo desiderio di chiudere una volta per sempre col personaggio di Montalbano. Al termine del libro rimane una sorda malinconia, ma anche un profondo senso di gratitudine per quest'ultimo regalo postumo.