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ha recensito V for Vendetta di Alan Moore

Alan Moore, Alan Moore (undifferentiated), David Lloyd: V for Vendetta (Paperback, 1989, Vertigo) 5 stelle

A seminal graphic novel that defined sophisticated storytelling, Alan Moore's best-selling V For Vendetta is …

Immortale

5 stelle

V for Vendetta nasce come serie a fumetti, scritta da Alan Moore (autore di opere quali Watchmen, From Hell, The Killin Joke) e illustrata da David Lloyd.

Dopo anni di lettura e rilettura del fumetto, ancora mi ritrovo a rifletterci. In una rilettura distopica della realtà britannica, la giovane Evey in un incidente con la Polizia segreta entra in contatto con V. Costui è una figura misteriosa, vestito come il vecchio rivoluzionario inglese degli inizi del 1600. Ma ciò che lo rende unico, oltre ad apparire dotato di poteri sovrannaturali, è il fatto che indossi una maschera con le sembianze stilizzate di Guy Fawkes.

“REMEMBER, REMEMBER THE FIFTH OF NOVEMBER”

Scopro che molti hanno conosciuto l’opera attraverso il film del 2005, opera meritoria che ha reso a mio parere giustizia al lavoro di Moore circa la trasposizione della storia.

Come sovente capita, per quanto ben fatto, un film non può trasmettere quanto un disegno. Per fare un esempio molto concreto, il tratto di Lloyd comunica un’angosciosa e tagliente raffigurazione della realtà immaginata da Moore.

Realtà che, alla luce del periodo storico di riferimento (l’epoca thatcheriana nel pieno degli ’80ies), non si discostava molto da ciò che si viveva in alcuni ambienti della Gran Bretagna.

“ARTISTS USE LIES TO TELL THE TRUTH, WHILE POLITICIANS USE THEM TO COVER THE TRUTH UP.”

Il testo è costellato di citazioni letterarie. Il lettore che vuole capire bene di cosa si tratti viene invitato ad andare a cercare da quali altre opere siano tratte. Forse arrivando anche a leggerle, perché Moore dimostra una cultura profonda e la precisa volontà di diffonderla.

“WHO? WHO IS BUT THE FORM, FOLLOWING THE FUNCTION OF WHAT, AND WHAT I AM IS A MAN IN A MASK.”

No, V per Vendetta non è un fumetto facile da leggere e richiede impegno. Ecco perché è importante che venga conosciuto. Non solo per il messaggi che veicola, ma per come è stato costruito.

Un fumetto che provoca il pensiero, l’esatta esemplificazione del desiderio di V. Ciò che V fa è indurre il popolo britannico a risvegliare il proprio spirito critico. Il fine è aiutarlo a cogliere la devastante retorica che lo ha anestetizzato.

“PEOPLE SHOULD NOT BE AFRAID OF THEIR GOVERNMENTS. GOVERNMENTS SHOULD BE AFRAID OF THEIR PEOPLE.”

L’inversione dei fattori determina l’imporsi dell’assolutismo e la voce di V ce lo ricorda. É una costante lungo tutta la storia. La paura è un’arma potente: i cappucci, la prigionia, il dolore non sono nulla rispetto alla paura di doverli subire. Il richiamo orwelliano alle sue gabbie e ai suoi terribili topi è agghiacciante.

“BENEATH THIS MASK, THERE IS MORE THAN FLESH. BENEATH THIS MASK, THERE IS AN IDEA, MR CREEDY. AND IDEAS ARE BULLET-PROOF!”

Il potere delle Idee è la molla che può scalzare qualsiasi paura. V for Vendetta è un inno a questo concetto, il sacrificio del protagonista un atto che conclude l’epopea di Guy Fawkes iniziata secoli prima.

Retorica, diranno forse alcuni.

Per quel che mi riguarda, fare appello a tutto ciò che ci rende squisitamente umani è doveroso e va ricordato nel tempo. V for Vendetta è uno dei testi che ci aiuta a farlo.