Pubblicato da Sperling & Kupfer.
Splendori e miserie del gioco del calcio
Come la maggior parte dei sudamericani, anche Eduardo Galeano sognava, da bambino, di diventare un grande calciatore e la fama conquistata come scrittore non l'ha guarito dal rimpianto di essere stato «il peggior scarpone» mai comparso sui campetti del suo Paese. La passione, però, è rimasta intatta: non potendola esprimere con i piedi, si è rassegnato a farlo con la penna. Questi racconti, ricordi e appunti, aggiornati fino agli ultimi anni, sono la celebrazione del mondo che gira intorno al pallone, dei suoi protagonisti di ieri e di oggi: i tifosi in eterno pellegrinaggio verso lo stadio; Pelé esultante per il suo millesimo gol al Maracaná; il portiere che, con un solo errore, perde il campionato; Maradona che, con due gol inflitti all'Inghilterra, di cui uno di mano, vendica l'orgoglio argentino ferito a morte alle Malvine. Galeano non nasconde gli aspetti meno luminosi di uno sport che è anche un …
Come la maggior parte dei sudamericani, anche Eduardo Galeano sognava, da bambino, di diventare un grande calciatore e la fama conquistata come scrittore non l'ha guarito dal rimpianto di essere stato «il peggior scarpone» mai comparso sui campetti del suo Paese. La passione, però, è rimasta intatta: non potendola esprimere con i piedi, si è rassegnato a farlo con la penna. Questi racconti, ricordi e appunti, aggiornati fino agli ultimi anni, sono la celebrazione del mondo che gira intorno al pallone, dei suoi protagonisti di ieri e di oggi: i tifosi in eterno pellegrinaggio verso lo stadio; Pelé esultante per il suo millesimo gol al Maracaná; il portiere che, con un solo errore, perde il campionato; Maradona che, con due gol inflitti all'Inghilterra, di cui uno di mano, vendica l'orgoglio argentino ferito a morte alle Malvine. Galeano non nasconde gli aspetti meno luminosi di uno sport che è anche un lucroso affare. Tuttavia, come accade agli innamorati, le irrimediabili miserie non diminuiscono, al suo sguardo, lo splendore di questo gioco, che è festa per gli occhi dello spettatore e allegria delle gambe che sfidano la palla. Fenomeno sorprendente, che ha il potere di avvicinare le sensibilità più diverse, soffocare la ragione e riunire sotto la stessa bandiera uomini in lotta fra loro. Come quando gioca la nazionale e, come per magia, «si ferma il respiro del Paese, tacciono i politici, i cantori e i ciarlatani da fiera, gli amanti frenano i loro amori e le mosche interrompono il volo».