La canzone di Achille

Brossura, 384 pagine

lingua Italiano

Pubblicato il 21 Novembre 2019 da Marsilio/Feltrinelli.

ISBN:
978-88-317-8098-8
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Goodreads:
43786248

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(6 recensioni)

Grecia, al tempo degli eroi. Patroclo, giovane e gracile principe, vive in esilio nel regno di Ftia, all’ombra del re Peleo e del suo figlio prediletto, il glorioso Achille. Achille “il migliore tra i greci” è così diverso da lui: forte, bellissimo, figlio di una dea. Eppure un giorno Achille prende il ragazzo maldestro sotto la propria ala e presto il loro incontro, mentre si allenano a diventare uomini esperti nell’arte della guerra, si trasforma in una salda amicizia, e perfino in qualcosa di più. Ma, come ben sappiamo, il destino è in agguato e presto i due giovani si troveranno a combattere sotto le mura di Troia.

29 edizioni

Meraviglioso

La storia tra Patroclo e Achille, raccontata dal punto di vista del primo e non dell'eroe greco. Una storia toccante e delicata, con la guerra e i combattimenti in secondo piano, e in primo piano invece i sentimenti di Achille, il più grande tra i greci, e Patroclo, il più grande di animo. Libro bellissimo, anzi di più. "Non sono riuscita a far di lui un dio" "Ma hai fatto lui"

Un capolavoro mancanto, non fosse stato per la bicancellazione

Partiamo dal brutto. Per i miei gusti La canzone di Achille presenta un difetto enorme: nel primo terzo circa del romanzo, l'amore giovanile fra Achille e Patroclo è palesemente strutturato secondo gli stilemi di un harmony su adolescenti gay a uso e consumo di donne etero, e tanti saluti alla particolare forma di bisessualità presente nella cultura greca antica ed esemplificata dai due personaggi. Il fatto che il giovane Achille sia letteralmente un ragazzo d'oro, eccezionale in tutto e tenuto in palmo di mano da tutti, è perfettamente coerente con il personaggio, ma sua madre Teti è rappresentata come una "mamma elicottero" che disprezza Patroclo con atteggiamento omofobo totalmente anacronistico ed esteso a tratti pure a Odisseo e Neottolemo Pirro (perché ovviamente il pubblico yankee ha bisogno di atteggiamenti cattivi ovvi per capire che l'antagonista è l'antagonista), e quanto al giovane Patroclo, è uno sfigato mingherlino senza spina dorsale, proattivo …

Lived up to the hype.

One of the rare cases that I absolutely loved a book that I have seen heavily recommended on social medias. This was a fantastic read. I never read The Iliad (and obviously really should, reading more book revolving around the gods would be a fun challenge for next year), so I cannot speak on how it holds up against that. But from my understanding, this is a retelling of the tale from Patroclus' perspective.

The wording was beautiful and there were no wasted moments that were plugged in to elongate the book. Truthfully there was a lot of time that was skipped over to be able to stick to the major moments. I also very much appreciated that the relationship between Achilles and Patroclus was not watered down or skirted around. It was the driving factor behind this book and the story would not have worked without it.

Overall very …

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