diffrazioni ha recensito Villa del seminario di Sacha Naspini
Review of 'Villa del seminario' on 'Goodreads'
4 stelle
Uno su tre
Alla conferenza di uno studioso sulla deportazione, il professor Brunello Mantelli, mi colpì una frazione. Un terzo, uno su tre. In Italia, su tre deportati nei campi di concentramento nazisti, uno era stato catturato e avviato alla deportazione da italiani. Italiane e italiani hanno contribuito attivamente, riuscendoci, a riempire i lager nazisti con loro concittadini.
A guerra finita, questo zelo genocida di noi italiani è stato dimenticato. Per vari motivi: si voleva andare avanti, non siamo in grado di fare autocritica e credo anche la paura di dover fare i conti con le proprie responsabilità, se si indicano quelle di chi ci sta vicino.
Però, i conti con questa cosa li dobbiamo fare e Villa del seminario credo sia molto utile, per farlo. Il nostro collaborazionismo con il nazismo è stato alle volte improvvisato, alle volte organizzato. I centri di reclusione - chiamarli campi di concentramento forse …
Uno su tre
Alla conferenza di uno studioso sulla deportazione, il professor Brunello Mantelli, mi colpì una frazione. Un terzo, uno su tre. In Italia, su tre deportati nei campi di concentramento nazisti, uno era stato catturato e avviato alla deportazione da italiani. Italiane e italiani hanno contribuito attivamente, riuscendoci, a riempire i lager nazisti con loro concittadini.
A guerra finita, questo zelo genocida di noi italiani è stato dimenticato. Per vari motivi: si voleva andare avanti, non siamo in grado di fare autocritica e credo anche la paura di dover fare i conti con le proprie responsabilità, se si indicano quelle di chi ci sta vicino.
Però, i conti con questa cosa li dobbiamo fare e Villa del seminario credo sia molto utile, per farlo. Il nostro collaborazionismo con il nazismo è stato alle volte improvvisato, alle volte organizzato. I centri di reclusione - chiamarli campi di concentramento forse è meglio - ci sono stati, anche in una struttura religiosa, come quella in cui Naspini ambienta questo suo romanzo.