Bartleby (Penguin 60s)

lingua English

Pubblicato il 21 Febbraio 1995

ISBN:
978-0-14-600012-6
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(2 recensioni)

"Bartleby, the Scrivener: A Story of Wall Street" is a short story by the American writer Herman Melville, first serialized anonymously in two parts in the November and December 1853 issues of Putnam's Magazine and reprinted with minor textual alterations in his The Piazza Tales in 1856. In the story, a Wall Street lawyer hires a new clerk who, after an initial bout of hard work, refuses to make copies or do any other task required of him, refusing with the words "I would prefer not to." Numerous critical essays have been published about the story, which scholar Robert Milder describes as "unquestionably the masterpiece of the short fiction" in the Melville canon.

17 edizioni

"Bartleby el escribiente"

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Bartleby es un clásico, y según leí es considerado una de las mejores obras de la literatura estadounidense.

Hay infinidad de interpretaciones sobre el comportamiento del protagonista, desde las políticas como la resistencia a la patronal, hasta las psiquiátricas como el efecto de un estado depresivo y de abulia.

Mi interpretación particular viene de comparar a Bartleby con los otros personajes, el borracho que diluye su destino gris en alcohol, y el ambicioso que se odia por ser lo que es y está de mal humor durante las mañanas.

Ambos en comparación con el niño, que no tiene pretensiones particulares y está ahí por decisión de su padre carrero.

Mientras los dos adultos reaccionan a la mediocridad de su vida de modo autodestructivo, chocante, pero paradójicamente demuestran que están vivos, Bartleby es un personaje suave y absolutamente no agresivo, que acepta su destino con la abulia progresiva de la muerte …

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Alla ricerca del mio posto

Almeno una stella delle quattro è per la lettura, bellissima, di Elia Schilton. Per quanto riguarda il racconto, mi resta la curiosità di capire quali fossero i problemi del povero scrivano. So - perché l'ho letto ;) - che nel suo personaggio c'è qualcosa di profondo, di simbolico, c'è una riflessione intensa di Melville sulla società del suo tempo, anche se, prima di leggerlo, mi ero fatto un'idea diversa.

La frase ripetuta ossessivamente da Bartleby l'ho visto citata una miriade di volte, e spesso mi è sembrato che venisse usata in chiave anticonformista, come forma di rifiuto di qualcosa ritenuto ingiusto. Dopo aver letto il racconto, il 'preferirei di no' di Bartleby mi sembra la replica di una persona che, alla fine, non ha capito bene cosa vuole, benché dichiari il contrario. Il che rende il racconto molto bello, almeno ai miei occhi, forse più …