cretinodicrescenzago ha recensito Piranesi di Susanna Clarke
La Casa è anche la mia Casa
4 stelle
L'opera prima di Clarke, Jonathan Strange & Mr Norrell, mi ha fatto compagnia proprio nel periodo in cui mi sono congedato dagli ultimi retaggi del me stesso studente e mi sono trasformato in un giovane lavoratore; Piranesi, il suo secondo e per ora ultimo romanzo (e speriamo non l'ultimo davvero, considerando che l'autrice scrive lentissimamente per problemi di salute gravi), mi ha fatto compagnia ora, che da giovane lavoratore divento uomo adulto, e che dire, mi ha dato tanto, perché nel protagonista Piranesi ho trovato tanto, ma tanto di me stesso. Certo, il romanzo è costruito come trama di mistero (diciamo pure "giallo") e funziona egregiamente sia perché si tratta di un mistero fantastico situato in un mondo immaginario fuori dagli schemi, sia perché la voce narrante è tutto meno che un detective convenzionale (da giallo realstico o fantastico che sia); indubbiamente ciò lo rende più "cerebrale" di …
L'opera prima di Clarke, Jonathan Strange & Mr Norrell, mi ha fatto compagnia proprio nel periodo in cui mi sono congedato dagli ultimi retaggi del me stesso studente e mi sono trasformato in un giovane lavoratore; Piranesi, il suo secondo e per ora ultimo romanzo (e speriamo non l'ultimo davvero, considerando che l'autrice scrive lentissimamente per problemi di salute gravi), mi ha fatto compagnia ora, che da giovane lavoratore divento uomo adulto, e che dire, mi ha dato tanto, perché nel protagonista Piranesi ho trovato tanto, ma tanto di me stesso. Certo, il romanzo è costruito come trama di mistero (diciamo pure "giallo") e funziona egregiamente sia perché si tratta di un mistero fantastico situato in un mondo immaginario fuori dagli schemi, sia perché la voce narrante è tutto meno che un detective convenzionale (da giallo realstico o fantastico che sia); indubbiamente ciò lo rende più "cerebrale" di Strange & Norrell, che invece indulgeva di più nel ritratto psicologico, e questa cerebralità, anzi, risulta via via più avvincente, man mano che la trama si infittisce e la risoluzione del mistero passa anche per un'alternanza di voci che ci riporta allo stile ergodico dell'opera precedente; nondimeno, in aggiunta alla bella, bella trama di mistero, Piranesi mi ha avvinto anche per la sua struttura di diario e il conseguente dialogo a tu per tu fra noi pubblico e Piranesi il portagonista, e più entravo nella sua testa più ci riconoscevo la mia, e a più riprese ho esperito una profonda empatia e tenerezza per le sue pratiche di vita, i suoi modi di pensiero e il suo approccio ai problemi: il momento massimo è successo in una particolare scena in cui il nostro eroe sceglie di riposarsi per assimilare con calma una fatica cognitiva... e io stavo leggendo per riposarmi dopo una fatica cognitiva! Essendo un romanzo del mistero, e non un romanzo mondo, intrinsecamente Piranesi non ha la rileggibilità infinita del suo fratello maggiore, ma è un romanzo del mistero che parla di una persona come me, e me lo porterò nel cuore.