Copertina rigida, 339 pagine
lingua Italian
Pubblicato il 01 Luglio 2000 da Mondolibri.
Copertina rigida, 339 pagine
lingua Italian
Pubblicato il 01 Luglio 2000 da Mondolibri.
«Quando Montalbano incornava su una cosa, non c'erano santi». Il narratore che da anni ci racconta le storie del commissario di Vigàta, immaginarie e vere come la provincia siciliana in cui si svolgono, lo sa bene. Una parola stonata, un gesto incontrollato, un dettaglio incongruo, isolati con percezione sovracuta nella catena di assurdità del vivere quotidiano, bastano a mettere in moto la macchina delle sue indagini. E Montalbano indaga non tanto sulla colpa quanto sulla nostra armata, e disarmante, umanità. Anche se è una mattina di pioggia, non ha ancora preso il caffè ed è di umore nivuro come l'inchiostro; o se a mezzanotte, piegato dalla stanchezza, guida verso la sua casa di Marinella pregustando un'ora di fresca solitudine sulla verandina in riva al mare; o persino se sul suo tavolo alla trattoria San Calogero hanno appena servito un piatto cucinato «come Dio comanda». Così, da una impercettibile crepa nella …
«Quando Montalbano incornava su una cosa, non c'erano santi». Il narratore che da anni ci racconta le storie del commissario di Vigàta, immaginarie e vere come la provincia siciliana in cui si svolgono, lo sa bene. Una parola stonata, un gesto incontrollato, un dettaglio incongruo, isolati con percezione sovracuta nella catena di assurdità del vivere quotidiano, bastano a mettere in moto la macchina delle sue indagini. E Montalbano indaga non tanto sulla colpa quanto sulla nostra armata, e disarmante, umanità. Anche se è una mattina di pioggia, non ha ancora preso il caffè ed è di umore nivuro come l'inchiostro; o se a mezzanotte, piegato dalla stanchezza, guida verso la sua casa di Marinella pregustando un'ora di fresca solitudine sulla verandina in riva al mare; o persino se sul suo tavolo alla trattoria San Calogero hanno appena servito un piatto cucinato «come Dio comanda». Così, da una impercettibile crepa nella "normalità", prendono avvio o trovano soluzione anche queste nuove storie, dove Montalbano si imbatte nei criminali più eterogenei e strani: vecchie coppie di attori che recitano, nel segreto della camera da letto, un funereo copione; insospettabili presidi in pensione che raggirano generose prostitute; incolpevoli padri di mafiosi trasformati in implacabili giustizieri; mogli astutamente fedeli che ordiscono crudeli vendette ai danni dei loro tronfi mariti; meticolosi raccoglitori di immondizia che custodiscono il mistero di traffici di droga; contadini abbrutiti e violenti con cellulari che finiscono per tradirli; giudici in ritiro angosciati dal pensiero di non aver agito secondo verità. Seguendo il suo commissario, con ironia amara e solidale, tra Vigàta, Roma, Genova e New York, Camilleri si trova anche costretto, lungo il percorso, a un lapidario colloquio telefonico col suo personaggio. Naturalmente, la lingua della loro comunicazione è quell'impasto sapido e corposo di italiano e siciliano che li accomuna e che ha contribuito a farne il caso letterario più importante degli ultimi anni. Poche battute, e subito l'incidente si trasforma in un piccolo divertimento alle spalle di... Non togliamo gusto al gioco. Lasceremo Montalbano a Capodanno, colpito da una «gran botta di malinconia» dopo l'ennesima «azzuffatina» con Livia, l'eterna fidanzata genovese, che per punirlo del suo carattere scorbutico è andata a Viareggio con alcuni colleghi d'ufficio. Unica luce in quella giornata scura, gli arancini della cammarera Adelina, «celestiale bontà». Montalbano farà di tutto, escogitando scorciatoie nella soluzione di una rapina, per non perdersi quella festa. La stessa che è per noi, in ogni pagina, leggerlo.
Attenzione: edizione Mondolibri senza ISBN