cretinodicrescenzago ha recensito The Infernal Bargain and Other Stories di D.M. Ritzlin
Di tutto e un po' in quel calderone che è la spada e stregoneria
4 stelle
Per chi come me ha il pallino dei racconti di avventura fantasy (alias la sword & sorcery), DMR Books è un'ottima casa editrice specializzata da cui recuperare testi classici raramente ristampati, ma francamente non ho ancora dato una chance alle loro proposte di inediti, visto che (prevedibilmente) il catalogo propone solo scrittori caucasici metallari con i capelli unti (a quanto so, la gente punk sinistronza del settore scrive sulla rivista «New Edge Sword & Sorcery»); astutamente, però, DMR offre a chi si iscrive alla loro newsletter questo The Infernal Bargain and Other Stories, una selezione di campioni gratuiti estrapolati da varie loro pubblicazioni, e mi ha fatto ottimamente compagnia come lettura da relax pomeridiano. La qualità dei racconti è globalmente buona, dal più che competente al grossolano che però fa il giro e diventa piacevolmente kitsch: i tre pezzi a mio giudizio più deboli sono “The Gift …
Per chi come me ha il pallino dei racconti di avventura fantasy (alias la sword & sorcery), DMR Books è un'ottima casa editrice specializzata da cui recuperare testi classici raramente ristampati, ma francamente non ho ancora dato una chance alle loro proposte di inediti, visto che (prevedibilmente) il catalogo propone solo scrittori caucasici metallari con i capelli unti (a quanto so, la gente punk sinistronza del settore scrive sulla rivista «New Edge Sword & Sorcery»); astutamente, però, DMR offre a chi si iscrive alla loro newsletter questo The Infernal Bargain and Other Stories, una selezione di campioni gratuiti estrapolati da varie loro pubblicazioni, e mi ha fatto ottimamente compagnia come lettura da relax pomeridiano. La qualità dei racconti è globalmente buona, dal più che competente al grossolano che però fa il giro e diventa piacevolmente kitsch: i tre pezzi a mio giudizio più deboli sono “The Gift of the Ob-men” e “Black Genesis”, e in parte “Thannhausefeer’s Guest”, tutti ascrivibili a quell'approccio alla s&s mediato dall'heavy metal, in cui si privilegiano estetiche truculente e atmosfere di ferocia maschile belluina come modalità per affermarsi in un mondo decadente e marcescente; già “Adventure in Lemuria” risulta più elegante nelle sue atmosfere decisamente più solari e, oso dire, ottimiste, più in linea con il lato gioviale della s&s classica, lato gioviale che “The Infernal Bargain” tocca per altra via, cioè assemblando deliberatamente così tante situazioni archetipiche ed esagerate da risultare un pastiche finemente autoironico. Simili sensazioni di simpatia mi hanno dato, per ragioni opposte, i due pezzi composti da autori antichi e ristampati da DMR: “The Sapphire Goddess” comprime quella che oggi sarebbe la trama di un isekai in poche decine di pagine e risulta "così assurdo che diventa geniale" per quanto vertiginoso è il suo ritmo (e per quanto cruciale sia il comprimario fatato rispetto all'eroe marziale), “The Thief of Forthe” mette in bocca ai suoi personaggi (forse inconsapevolmente) una buona dose di sarcasmo e smargiassate che, in qualche modo, riesce comunque a intrecciarsi a una scena climatica discretamente emotiva. In ogni caso, i miei testi preferiti restano quelli più audaci per temi e situazioni: “The Mountains Have Eyes and the Woods Have Teeth”, itera in modo più che competente su una trama assolutamente trita ma assolutamente archetipica se non mitica, il brevissimo “The Heaviest Sword” è al limite della parodia amara di ciò che ci aspettiamo da questo genere... e “Into the Dawn of Storms” è il primo episodio di un maledetto romanzo a puntate che mi toccherà recuperarmi a parte, accidenti.