Il figlio

, #4

Copertina rigida, 381 pagine

lingua Italiano

Pubblicato il 2013 da Giunti.

ISBN:
978-88-09-77699-9
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Goodreads:
17409562
(1 recensione)

Questa è la storia di Claire, ma anche di Gabe, Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell’inquietante realtà distopica di The Giver. Claire ha 14 anni, le è stato assegnato il ruolo di «Anfora» e ora sta per partorire. Nessuno le ha spiegato niente al Villaggio, dove i dolori del parto sono minimizzati come un breve «fastidio». Nessuno l’ha avvertita che dovrà portare una benda che le impedirà di vedere il suo «Prodotto». Così tutto sarà più semplice, la rassicurano i medici. Invece Claire subisce il primo cesareo della Comunità e viene «decertificata» e assegnata alla piscicoltura. I dottori perdono interesse per lei e dimenticano di prescriverle il medicinale obbligatorio che reprime ogni pulsione ed emozione. Claire è sconvolta da una sensazione di perdita: il suo unico scopo è trovare suo figlio. Al vivaio ittico incontra la ciurma della nave dei rifornimenti, giunta da un luogo sconosciuto chiamato …

1 edizione

ha recensito Il figlio di Lois Lowry (The Giver, #4)

5 stelle

Ebbene siamo arrivati al quarto episodio della saga di The giver, e il cerchio si chiude. Il figlio è il romanzo di chiusura di questa splendida quadrilogia di Lois Lowry (gli altri: The Giver, Gathering Blue e The Messenger). Ritroviamo subito la società del primo libro della serie, dove regnano incontraste l’obbedienza cieca alle regole, il conformismo, la passività, la freddezza, l’apatia e l’indolenza, ma nella seconda (e terza) parte del libro c’è spazio anche per un pò di speranza, altre comunità che non sono certo perfette (ricordiamoci sempre che l’autrice ambienta questa storia in un futuro distopico), ma almeno vi si trova un briciolo di umanità e benevolenza, e proprio per questo il Male cerca in tutti i modi di farsi spazio, tentando e ingannando. Il libro è scritto molto bene, l’autrice sa coinvolgere il lettore, ha uno stile semplice e meraviglioso ed è impossibile non rimanere incollati alle …

Argomenti

  • Distopia