The beauty myth

how images of beauty are used against women

Brossura, 348 pagine

lingua English

Pubblicato il 1991 da Vintage.

ISBN:
978-0-09-986190-4
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4 stelle (1 recensione)

In today's world, women have more power, legal recognition, and professional success than ever before. Alongside the evident progress of the women's movement, however, writer and journalist Naomi Wolf is troubled by a different kind of social control, which, she argues, may prove just as restrictive as the traditional image of homemaker and wife. It's the beauty myth, an obsession with physical perfection that traps the modern woman in an endless spiral of hope, self-consciousness, and self-hatred as she tries to fulfill society's impossible definition of "the flawless beauty."

25 edizioni

Una nuova prigione

4 stelle

Il Mito della Bellezza svaluta indebolisce isola la donna odierna, rea di voler ricercare l'autodeterminazione, la libertà e la realizzazione personale. Tale mito, in sostituzione dell'autorità religiosa come forza di controllo sulla vita femminile, è stato inventato per riportare la donna, pericolosa nella nuova competizione sul posto di lavoro, nel suo ruolo storicamente subalterno e nel suo compito di consumatrice frustrata, quando ormai cominciava a concentrarsi sulle sue conquiste in termini di emancipazione. La Vergine di Ferro della bellezza è un'arma di distrazione di massa del potenziale femminile. Il testo è sicuramente datato (1990), ma è ancora una lettura potente, che va in profondità e proprio per questo rivelatore, a volte doloroso, devastante e destabilizzante. Consigliato!

Argomenti

  • Feminine beauty (Aesthetics)
  • Femininity.
  • Sex role.