giapi ha recensito Il desiderio di Dio
2,5
2 stelle
Simpatico e piacevole da leggere, ogni tanto ha degli spunti interessanti (tipo il collegamento tra ateismo e machismo) ma poi non li porta molto avanti e alla fine mi sembra lasci poco.
Chi non vorrebbe che Dio esistesse?
Il desiderio di Dio (Paperback, Altrecose)
Brossura, 128 pagine
Pubblicato da Altrecose.
David Baddiel sarebbe felicissimo se Dio esistesse, e ha passato un sacco di tempo a fantasticare su quanto sarebbe meglio sapere che in cielo c’è un papà supereroe in grado di scacciare la morte. Ma sfortunatamente non c’è: Dio non esiste. O almeno è la conclusione a cui è arrivato lui: ed è proprio l’intensità con cui vogliamo credere che esista a provare la sua non esistenza: è un desiderio così forte che non possiamo che trasformarlo in realtà. Anche lui, ammette Baddiel, desidera che Dio sia vero, ed è questa ammissione a rendere il libro più vulnerabile e indulgente – e più aperto a riconoscere il valore e il potere della religione, e di alcune religioni rispetto ad altre – rispetto a ogni altra invettiva di intellettuali e scrittori atei e ateisti. In questo breve saggio filosofico Baddiel mette in mostra tutto il suo talento retorico e ironico e …
David Baddiel sarebbe felicissimo se Dio esistesse, e ha passato un sacco di tempo a fantasticare su quanto sarebbe meglio sapere che in cielo c’è un papà supereroe in grado di scacciare la morte. Ma sfortunatamente non c’è: Dio non esiste. O almeno è la conclusione a cui è arrivato lui: ed è proprio l’intensità con cui vogliamo credere che esista a provare la sua non esistenza: è un desiderio così forte che non possiamo che trasformarlo in realtà. Anche lui, ammette Baddiel, desidera che Dio sia vero, ed è questa ammissione a rendere il libro più vulnerabile e indulgente – e più aperto a riconoscere il valore e il potere della religione, e di alcune religioni rispetto ad altre – rispetto a ogni altra invettiva di intellettuali e scrittori atei e ateisti. In questo breve saggio filosofico Baddiel mette in mostra tutto il suo talento retorico e ironico e la sua capacità di mescolare aneddoti personali e ragionamenti, e dà da pensare in termini nuovi, e straordinariamente brillanti, sul più antico dei dibattiti.
Simpatico e piacevole da leggere, ogni tanto ha degli spunti interessanti (tipo il collegamento tra ateismo e machismo) ma poi non li porta molto avanti e alla fine mi sembra lasci poco.