Brossura, 270 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 1983 da Bompiani.
Brossura, 270 pagine
lingua Italiano
Pubblicato il 1983 da Bompiani.
Dopo aver raccolto in Io, robot (1950) una prima manciata di episodi diventati romanzo ed epopea, Isaac Asimov, il grande romanziere e divulgatore americano d'origine russa, non è riuscito a dimenticare i suoi meccanici eroi, ha continuato a riprendere il tema. I robot di Asimov non hanno in un certo senso precedenti letterari, ma hanno una discendenza immensa e ormai famosa. Nessun autore di fantascienza oggi si azzarda a inventare un robot, senza condizionarlo alle Leggi asimoviane: 1) un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno; 2) un robot deve ubbidire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge; 3) un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.